Tutti pazzi per il Pastis: la bevanda dell’estate arriva da Marsiglia
![](https://www.velvetmag.it/wp-content/uploads/2019/08/la-marseillaise.jpg)
Quel “pasticcio” buono per ogni occasione. L’aperitivo per eccellenza dei marsigliesi. Con il caffè o con la Coca Cola, come cocktail o per accompagnare i piatti. La tradizione a base d’anice arriva dalla Francia. Nato grazie all’esperimeno di un giovane francese, che provò a miscelare sapientemente anice, anice stellata, liquirizia, zucchero, alcol ed erbe aromatiche.
Il risultato? Un composto dalla gradazione alcolica di 45%. Siamo nella Francia di inizio Novecento, nasce così il Pastis. Considerato oggi uno dei simboli di Marsiglia. Tra i brand più conosciuti e ricercati spiccano senza dubbio il Pastis Ricard e il Pastis 51. Essendo un liquore dalla gradazione alcolica elevata, il Pastis va servito e bevuto diluito con acqua ghiacciata. Il mix perfetto risulta essere una parte di liquore unita a cinque parti di acqua, rigorosamente senza ghiaccio.
L’aroma:
La fama del Pastis è basata sulla qualità e la varietà dei suoi ingredienti naturali. L’anice stellata costituisce l’ingrediente principali. Si raccoglie nel sud della Cina, dove i frutti migliori vengono raccolti a mano e distillati sul posto, al fine di preservarne l’aroma.
![](https://velvetmag.it/wp-content/uploads/2019/08/an-stell-e1497782024882.jpg)
La selezione rigorosa garantisce l’utilizzo dei migliori oli essenziali di anice. La strada dei sapori prosegue in Medio Oriente alla scoperta di un altro ingrediente naturale: la liquirizia. Nei locali del raccolto è la selezione di legno (radici) della liquirizia più aromatico. Questo è anche l’ingrediente che porta rotondità al pastis e gli dà il suo leggendario colore giallo. Il viaggio si conclude sulle colline della Provenza.
La ricetta:
Ecco tutto quello di cui abbiamo bisogno:
5 litri di alcol a 45 gradi
100 grammi di anice stellata
50 grammi di semi di anice
25 grammi di finocchio
25 grammi di coriandolo
5 grammi di liquirizia
Home made:
La preparazione di questo liquore è piuttosto lunga, bisogna infatti far macerare le erbe nell’alcol per un mese; è importante che il composto venga lasciato in un contenitore chiuso e mescolato tutti i giorni. Trascorso un mese, bisogna filtrare il composto e imbottigliarlo. Una volta pronto, potrà essere consumato.
![](https://velvetmag.it/wp-content/uploads/2019/08/67722321_461895127942565_1187374013523798354_n-1.jpg)
La tradizione suggerisce di bere questo liquore allungato con acqua per sentire meno la base alcolica. Ha un sapore delicato, il Pastis è ideale anche per accompagnare il gelato o la macedonia durante le calde giornate estive. Il Pastis è nato come di aperitivo per “scaldare il palato” prima dei pasti, ma con gli anni, per dare un tocco di originalità alla tradizione, è diventato anche il protagonista di alcuni cocktail.
I cocktail:
I cocktail più famosi aventi il Pastis come protagonista sono i seguenti: il “Perroquet” (letteralmente pappagallo), prende il nome dall’unione cromatica di sciroppo di menta e pastis.
![](https://velvetmag.it/wp-content/uploads/2019/08/perroquet-pour-crop-vert.jpg)
Il “Tomate” (letteralmente pomodoro), è l’incontro di pastis e granatina; e infine il “Rourou” e “Mauresque” che significa (letteralmente moresco). Di cui, rispettivamente il primo drink esotico è frutto dell’unione di Pastis, acqua e sciroppo di fragole mentre il secondo è il risultato del connubio di Pastis e orzata.
![](https://velvetmag.it/wp-content/uploads/2019/08/DSC_0399.jpg)
Anche se, a dirla tutta, quello che spopola di più tra i giovani è il “Mazut”, composto ottenuto dell’unione di pastis e Coca Cola. E dulcis in fundo, per gli amanti del caffè, da provare il “Café Electrique”, cocktail che unisce Pastis e caffè.