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Governo Conte, ora è crisi vera. Salvini: “Basta, andiamo al voto”

L’esperienza complicatissima del Governo Conte, un Esecutivo di “contratto” fra Movimento Cinque Stelle e Lega, nato a giugno 2018, volge al termine. L’Italia rischia di tornare al voto presto, forse già a ottobre. Sebbene formalmente la crisi di governo, a stasera 8 agosto, non sia aperta ufficialmente. Nella sostanza, però, lo è a tutti gli effetti.

In serata di oggi 8 agosto, infatti, in una nota ufficiale, Matteo Salvini scrive: “Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori”.

Le parole del leader leghista esprimono la volontà del partito di maggioranza relativa. Uscita terza nelle urne, dopo M5S e Pd, il 4 marzo 2018, La Lega è risultata il partito più votato alle Europee del maggio scorso. Dal canto suo il Movimento Cinque Stelle è scivolato dal primo al terzo posto, dietro il Partito democratico, perdendo in poco più di un anno 6 milioni di voti.

Un tracollo che, quasi inesorabilmente, porta oggi alla rottura definitiva degli equilibri di maggioranza. Nel pomeriggio del 8 agosto si è svolto un vertice a Palazzo Chigi tra il premier, Giuseppe Conte, e il vicepremier Matteo Salvini. “Inutile andare avanti a colpi di No e di litigi – dice Salvini -, come nelle ultime settimane, gli italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di Signor No. Non vogliamo poltrone o ministri in più, non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le elezioni”.

Luigi Di Maio prova a fare il pompiere. “Sono tranquillo, stiamo lavorando per il Paese. Ci sono dei colloqui in corso ma io sono pagato per lavorare per gli italiani”. Contatti tra il vicepremier Luigi Di Maio e il presidente della Camera Roberto Fico, secondo quanto si apprende, si sono registrati nella giornata di oggi. Fonti parlamentari M5S, interpellate a riguardo, non escludono che il leader del Movimento abbia visto, questa mattina, prima Fico e poi i capigruppo Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.

Conte, dal canto suo, ha visto il Capo dello Stato. Secondo quanto si è appreso, si è trattato di un colloquio informativo per fare il punto della situazione. Non si è quindi parlato di apertura di crisi e tanto meno di dimissioni del premier. Sono fonti leghiste a sottolineare che Matteo Salvini è contrario a ogni ipotesi di rimpasto, in qualsiasi forma.

Luigi Di Maio, in alto Conte, lo stesso Di Maio e Salvini

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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