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Un’altalena “trapassa” il Muro della divisione. E i bambini giocano…[VIDEO]

Per sfidare la costruzione del muro sul confine tra Stati Uniti e Messico sono da tempo scesi in campo gli artisti. Così, in questi giorni, è sorta un’installazione particolare. Che commuove e fa, almeno un po’, sorridere. Due artisti hanno costruito un bilico: l’altalena composta da un asse sui vertici opposti del quale si siedono i bambini dondolandosi. Proprio tra le sbarre della barriera, come si vede nella foto che pubblichiamo.

Si tratta di una parte del barriera elevata tra California e Messico. In questo modo si permette ai bambini americani e messicani di giocare insieme. Ronald Rael, professore di architettura di Berkeley, e Virginia San Fratello, professoressa di design alla San Jose State, già nel 2009 avevano realizzato il progetto.

Lo avevano messo in campo per la “Teetertotter Wall”, con l’idea di trasformare il muro da elemento di divisione “a fulcro” letterale tra i due Paesi. Un momento di incontro e interazione. Ora che Donald Trump ha ottenuto dalla Corte Suprema lo sblocco dei fondi per la costruzione del suo più ampio muro, i due artisti hanno deciso di realizzare questo progetto con un’installazione performance. All’inaugurazione, due giorni fa, hanno partecipato molte persone sui due lati del confine.

Photo e video credits: Twitter

Migranti, un papà e la sua bimba annegati: la foto che indigna l’America

(notizia del 26 giugno 2019) Un papà e la sua bambina di due anni morti annegati nel Rio Grande. Mentre cercavano di attraversare il confine tra Messico e Stati Uniti per il evitare il muro che sbarra gli accessi. Questa l’immagine fotografica che sta facendo il giro del mondo e che ha indignato gli Stati Uniti.

Una fotografia destinata a diventare il simbolo della tragedia dei migranti dal Centro America. Così come l’immagine del corpicino di piccolo Aylan riverso su una spiaggia turca è divenuta il triste simbolo dell’immigrazione verso l’Europa.

Oramai sulla terribile immagine scattata sul fiume che separa il Messico dal Texas si sa quasi tutto. L’uomo era un cittadino salvadoregno, Oscar Alberto Martinez, la sua figlioletta Angie Valeria. I due corpi sono a faccia in giù, immersi nell’acqua di un canneto sporca di fango, trasportati a riva dalla corrente sulla sponda sud del fiume. Si vede la bimba ancora con le scarpette, legata al padre da quella che sembra essere una maglietta con il quale l’uomo forse cercava di tenere la piccola stretta a sé nel disperato tentativo di proteggerla.

Il braccio della bimba è ancora attorno al collo del padre. La tragedia sarebbe avvenuta domenica scorsa 23 giugno e i due corpi sono stati ritrovati lunedì. Saranno rimpatriati nei prossimi giorni. Il ministro degli affari esteri di El Salvador ha intanto invitato le famiglie che tentano di migrare negli Usa a ripensarci: “Non rischiate”.Le principali emittenti Usa e i media sul web ripropongono in continuazione quelle immagini che sono come un pugno nello stomaco. Ma dalle autorità americane c’è solo il silenzio. L’unico fragore che si può sentire è quello delle polemiche politiche, con la Camera a maggioranza democratica che stanzia 4,5 miliardi da destinare alla crisi del confine sud e la Casa Bianca già pronta al veto.

Gli agenti federali Usa che vigilano sulle frontiere hanno trovato in questi ultimi giorni quattro morti nei pressi del Rio Grande, al confine col Messico. Si tratta di una giovane donna, due bambini e un neonato. Il ritrovamento è avvenuto in una zona della Rio Grande Valley, in Texas, dove è in costruzione una sezione del muro voluto da Trump. Le autorità Usa affermano che le vittime sono probabilmente decedute per disidratazione ed esposizione all’eccessivo caldo. In pratica: di sete e di caldo.

Nei campi di reclusione al confine con il Messico, intanto, il massimo responsabile dell’agenzia federale che li gestisce ha dovuto dare le dimissioni. Lì vengono trattenuti i bambini separati dalle famiglie “illegali”. Un gruppo di avvocati ha testimoniato le condizioni terribili in cui i minori sono costretti a vivere. I piccoli reclusi dalle autorità statunitensi vivono senza cibo adeguato, con scarsa assistenza medica. I neonati vengono accuditi da altri minori. Una situazione che ha destato la preoccupazione persino del presidente Donald Trump.Il Papa “ha visto, con immensa tristezza, l’immagine del papà e della sua bambina morti annegati nel Rio Grande mentre cercavano di passare il confine tra Messico e Stati Uniti. Il Papa è profondamente addolorato per la loro morte, prega per loro e per tutti i migranti che hanno perso la vita cercando di sfuggire alla guerra e alla miseria”. Lo ha detto, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, il direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti.

Photo e video credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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