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René Favaloro: chi era il medico a cui oggi Google ha dedicato il Doodle

René Favaloro: chi è il cardiochirurgo celebrato nel Doodle della home page di Google? Nacque 96 anni fa, a La Plata, in Argentina e il più famoso motore di ricerca mondiale, ha deciso di rendergli omaggio. Non era di certo originario di una famiglia benestante, anzi, suo padre era un carpentiere e sua madre una sarta. Ma l’ambizione di diventare medico nacque sotto la spinta della nonna materna alla quale, al termine degli studi, ha dedicato la tesi di dottorato. Dopo aver frequentato l’università nella sua città natale, iniziò subito a praticare in un centro nevralgico per la città di La Plata. Nel 1949 si laureò, iniziando ad affiancare medici già affermati: in quegli anni nacque la passione per la materia che lo rese famoso. Si avvicinò alla chirurgia toracica e cardiovascolare che, in quegli anni, non era ancora sviluppata.

L’inizio degli anni Sessanta, rappresenta per René Favaloro la svolta della sua carriera: i suoi professori universitari lo raccomandarono al Cleveland Clinic. Quest’ultimo è un importante ospedale e centro di ricerca medica in Ohio, negli Usa. Qui Favaloro si stabilì, lavorando nel reparto di chirurgia, soprattutto a casi di difetti alle valvole cardiache. Già nel 1967 iniziò a fare pratica con il bypass coronarico con vena safena. E’ con lo studio dell’uso di questa tecnica, che iniziò a dare il suo principale contributo alla chirurgia cardiaca. Il bypass coronarico è una tecnica che permettere di riperfondere un’area cardiaca non efficacemente vascolarizzata, utilizzando un vaso sanguigno funzionante. Fu René Favaloro il primo a pensare di utilizzare un segmento venoso degli arti inferiori, in particolare la vena safena.

Nel 1971 fece ritorno in Argentina dove, nel 1975 creò la Fondazione Favaloro. Questa permise a studenti di varie parti del mondo di partecipare a corsi di alta formazione medica. Il cardiochirurgo, però, si espose anche con le sue posizioni favorevoli alla liberà di scelta delle donne sull’aborto. In merito, parlò in un’intervista nel 1996, in cui disse

La legalizzazione dell’aborto non significa che stiamo dando a tutti l’autorizzazione ad abortire. Ma piuttosto che, in determinate circostanze, la povera ragazza disgraziata, che non ha nessuna possibilità, non finisca in quel mondo nascosto orribile che può condurre alla morte. Perché lì non ne muore una, ne muoiono tante. Al contrario, la ragazza privilegiata di una famiglia coi soldi va in una clinica prestigiosa e lo fa senza che nessuno se ne accorga. E, nel pomeriggio, se vuole può andare pure a ballare perché è già tutto passato. A me questa disuguaglianza non piace.

Purtroppo, nonostante la battaglia di René Favaloro, in Argentina come in altri Stati del Sud America, l’aborto è del tutto illegale.

All’inizio del 2000, l’Argentina ha attraversato una profonda crisi economica, trascinando con sé anche la Fondazione di Favaloro. Questo disastro finanziario colpì duramente il cardiochirurgo e, in molti, credono sia una delle cause della sua morte. Il 29 luglio del 2000 René Favaloro si tolse la vita, poco dopo aver compiuto 77 anni. Non verrà mai dimenticato il grande valore dei suoi studi medici e il prezioso apporto del suo lavoro alla medicina. Nel corso della sua vita, per il suo operato, ricevette numerose onorificenze, tra cui il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito. Questo gli è stato conferito nel 1991 dall’allora Presidente della Repubblica Italiana, Francesco Cossiga. René Favaloro era, infatti, legato all’Italia: i nonni erano di Valdichiesa, nelle Eolie. Proprio lì, oggi, c’è un busto del cardiochirurgo nella piazzetta antistante l’ambulatorio medico.

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