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Solstizio d’estate 2019: le curiosità sul giorno più lungo dell’anno

Solstizio d’estate 2019: ci siamo. Anche se l’estate climatica è arrivata, in tutta Italia, già dai primi giorni di giugno, con le temperature torride e il clima da spiagge. Abbiamo già assistito a giornate di afa, in cui il termometro è arrivato ben oltre i 35°, con un rialzo se parliamo delle temperature percepite. Il caldo perdurerà ancora per moltissimo tempo e nelle prossime settimane. Con l’arrivo ufficiale dell’estate, dal 21 giugno, ci saranno anche i soliti alluvioni, temporali estivi e, in alcune parti del Nord Italia, è già pericolo frane.

L’estate astronomica, invece, arriva solo con il solstizio d’estate 2019, il 21 giugno, con il solstizio d’estate. La parola solstizio deriva dal latino “solstitium”, composta dal sostantivo “sol”, Sole e “stare”, ovvero fermarsi. Questo indica, più precisamente dal punto di vista astronomico, un momento particolare: quando il Sole raggiunge la sua massima inclinazione. Ciò sempre durante il suo tragitto apparente, lungo l’eclittica. La stella del Sole smette di alzarsi al di sopra dell’equatore celeste e sembra che si fermi per un attimo, per poi tornare ad abbassarsi. 

Esattamente, il momento preciso del solstizio cadrà alle 17:54 dell’orario italiano. In questa giornata, ma anche nei giorni che la seguono, la durata delle ore di luce arriverà al massimo dell’anno. Tutto l’opposto di quel che accade nel giorno più breve, che cade nel solstizio d’inverno. Il 21 giugno i raggi del sole arriveranno, con il minimo dell’inclinazione e per più tempo, nell’Emisfero Boreale, quello in cui c’è anche l’Europa (e l’Italia). Avremo dunque il maggiore irraggiamento possibile nel corso dell’anno, ma anche raggi più intensi.

Il motivo? E’ da ricercare nell’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano di rivoluzione della Terra. Questo è inclinato di 23,5° rispetto al piano citato. Solitamente, in questa giornata, le ore di luce arrivano fino a 15 (e sono maggiori se ci si sposta più a nord). A Bolzano, ad esempio, si riescono a raggiungere addirittura 16 ore diurne mentre, in Sicilia, poco più di 14 ore e mezzo. Ovviamente, inizierà il ciclo inverso perché, a partire dal solstizio d’estate, le ore di luce inizieranno lentamente a diminuire (di circa un minuto al giorno). Questo per arrivare fino all’equinozio d’autunno, nel mese di settembre, quando le ore diurne e notturne raggiungo la stessa durata.

Nella stessa giornata, il 21 giugno, nell’emisfero australe (quello a Sud della Terra) ci sarà il giorno del solstizio d’inverno. I raggi del sole raggiungeranno la superficie terreste con il massimo dell’inclinazione, per minor tempo possibile e molto indeboliti.

Ci sono tantissimi miti e credenze, legati al solstizio d’estate, che è un fenomeno che anche gli antichi studiavano e a cui guardavano con estrema curiosità. I Romani antichi, per esempio, legavano questa ricorrenza al dio Giano Bifronte e usavano bagnare in correnti d’acqua naturali e saltare sui fuochi accesi, per purificarsi. I popoli precolombiani del Sud America, soprattutto i polinesiani, indonesiani e alcuni dell’Africa, praticavano (e praticano ancora) dei riti ad hoc. Una delle mete privilegiate per il solstizio d’estate è il monumento di megaliti di Stonehenge, in Inghilterra. Una folla incredibile di curiosi si reca sul posto, per ammirare il gioco che il sole e l’opera d’arte compongono. Stonehenge, nell’antichità, era una sorta di calendario delle stagioni. E, nel giorno del solstizio d’estate, un raggio di sole attraversa un trilite, cadendo sull’altare centrale, creando uno spettacolo magico.

 

 

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