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Ronaldo, resta l’accusa di stupro: non è stata ritirata

L’accusa di stupro contro il calciatore della Juventus Cristiano Ronaldo non è stata affatto ritirata una volta per tutte. Dopo gli errori di informazione sul caso di Noa Pothoven, la ragazza di 17 anni che si è lasciata morire smettendo di mangiare e di bere e non di eutanasia attiva, adesso rimbalza sui media un’altra rettifica da dare.

Il 5 giugno l’agenzia di stampa americana Bloomberg – una delle più prestigiose al mondo – aveva parlato in sostanza di un clamoroso passo indietro da parte di Kathryn Mayorga. L’ex modella di 34 anni che ha denunciato il calciatore più famoso del mondo per una presunta violenza sessuale avvenuta nel 2009 a Las Vegas (Usa).

I legali della donna sono intervenuti spiegando di avere trasferito la denuncia di Mayorga da un tribunale statale a uno federale. Ossia un tribunale con competenza su tutto il territorio degli Stati Uniti. Per fare ciò gli avvocati hanno dovuto formalmente ritirare l’accusa dal tribunale statale. Ciò probabilmente ha portato Bloomberg a dare la notizia errata, riportata purtroppo anche da VelvetMag.

Per quale motivo la decisione di cambiare tribunale? Secondo quanto riporta online il Post, la ragione è di ordine tecnico-procedurale. Risiede nella difficoltà di recapitare l’avviso di querela a Ronaldo al suo indirizzo italiano. Il settimanale tedesco Der Spiegel, che aveva raccontato per primo la storia di Mayorga, aveva spiegato i vari tentativi falliti di far arrivare l’avviso a Ronaldo. Seguendo le procedure internazionali la cosa risultava molto complicata. Le agenzie a cui si erano rivolti gli avvocati per recapitare l’avviso a Ronaldo si erano rifiutate per via della popolarità del calciatore. In altri casi non erano riuscite a trovare l’indirizzo esatto della sua villa a Torino.

Questi rallentamenti avevano provocato l’avvicinarsi della scadenza. Ossia il termine entro il quale l’avviso avrebbe dovuto essere recapitato a Ronaldo perché il processo proseguisse – spiega Il Post -. Per questo a un certo punto gli avvocati di Mayorga hanno deciso di presentare l’accusa in un tribunale federale. Obiettivo: poter disporre di modalità diverse e più agevoli per inviare l’avviso a Ronaldo. Alla fine, aveva scritto Der Spiegel, il servizio che doveva recapitarlo aveva trovato l’indirizzo esatto: ciononostante, la procedura per spedire l’avviso richiede mesi.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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