Primo piano

Madonna perde l’appello per bloccare la vendita della lettera di Tupac

Il loro è stato un amore giovanile: Madonna e Tupac Shakur hanno avuto una liason quando avevano poco più che vent’anni, prima che il rapper venisse ucciso da un sicario rimasto ancora senza nome a Las Vegas. Ma Tupac l’ha lasciata, per via del fatto che lei era bianca, con una lettera. Documento che il loro comune amico Darlene Lutz ha poi consegnato a una casa d’aste per essere venduto al miglior offerente. Madonna ha provato a bloccare l’asta adducendo che la lettera era una questione molto privata, ma la Corte di New York non le ha dato ascolto.

Due ragazzi giovani, belli e con davanti una carriera in ascesa. Lei è l’italoamericana Madonna, ha 26 anni ed è una promessa della musica pop. Lui è Tupac, 24 anni, rapper dalla vita “movimentata” visto che in quel momento, era il 1995, si trovava in carcere.  I due avevano una storia di sesso clandestina da un paio d’anni. Ma le cose tra loro dovevano finire: il perché lo spiega il rapper alla futura popstar con una lettera di tre pagine scritta di suo pugno e datata 15 gennaio 1995: ” Se ti facessi vedere in giro con un nero la tua carriera non ne risentirebbe. Anzi, ti dimostreresti ancora più aperta ed eccezionale. Per colpa della mia immagine invece, se mi vedessero con te deluderei metà delle persone che mi hanno reso quello che sono”.

Insomma: il problema era che lei era bianca e che il pubblico di Tupac, composto essenzialmente da neri, non avrebbe preso bene la cosa. Una scelta dolorosa perché Tupac teneva a Madonna. “Ho aspettato tanto per scriverti. Stavo lottando per trovare tutte le risposte e non lasciare nessuna domanda evasa. Devo scusarmi con te perché, come hai detto, non sono stato il genere di amico che avrei potuto essere. Ti offro la mia amicizia di nuovo, ma questa volta sarà più forte. Se sei ancora interessata vorrei discuterne di nuovo, ma per dire certe cose non potevo più aspettare”.

Tupac, che era già stato vittima di una sparatoria e si era già beccato 5 pallottole, è in pena per lei. Avrebbe piacere che Madonna lo andasse a trovare in prigione, ma non vuole che lei si senta obbligata. “Per favore stai attenta. Le persone non sono oneste come sembrano. I cuori di alcuni sanguinano con il male e l’invidia. Non esiterebbero un attimo a farti del male! I miei 5 proiettili ne sono la prova. Non so cosa ne pensi di venire a farmi visita, ma se riuscissi a trovare il coraggio nel tuo cuore sarei felice di parlare faccia a faccia con te. È buffo ma questa esperienza mi ha insegnato a non dare il tempo per scontato”. Sedici mesi dopo, la morte violenta.

Questa lettera è stata data dall’amico della cantante Darlene Lutz, suo vecchio amico e consulente d’arte, alla casa d’aste online GottaHaveRockandRoll.com per essere venduta partendo da una base di 100.000 dollari. Madonna ha cercato in tutti i modi di bloccare questa asta: la prima volta l’anno scorso, ma il giudice ha bocciato la sua richiesta adducendo la motivazione che esisteva un contratto firmato con cui la popstar si impegnava a non intraprendere vie legali per evitare l’asta.

Ora anche la Corte D’Appello dello Stato le ha dato torto: la GottaHaveRockandRoll.com può vendere non solo la lettera ma anche tutta una serie di oggetti personali ceduti dalla cantante a Darlene Lutz. I rappresentanti legali di Madonna non hanno voluto rilasciare dichiarazioni: certo è che la cantante è molto provata dal fatto di vedere una sua lettera dal contenuto tanto intimo finire alla mercè di chiunque se la possa permettere.

L’asta si svolgerà il mese prossimo e i fan più accaniti dei due artisti sono già sul piede di guerra per accaparrarsi l’ambito cimelio.

Photo credits: TMZ, Mirror, Longroom

 

Pulsante per tornare all'inizio