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Telefonata fra Salvini e Di Maio: “Ora c’è l’intesa sullo sblocca-cantieri”

Trovata l’intesa sul decreto sblocca-cantieri. Lo riferiscono fonti di governo Lega e Movimento Cinque Stelle. Nella mattinata di oggi 4 giugno si era svolta una “lunga e cordiale” telefonata tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Un clima “positivo” che, come per incanto, sembra tornare fra i leader della maggioranza. Su cui, però, non sono in molti a scommettere.

In sostanza sarebbe in via di superamento il muro contro muro fra Lega e M5S sul nodo della sospensione di regole amministrative più stringenti per l’assegnazione degli appalti sulle opere pubbliche. Per La Lega occorreva fermarle per due anni al fine di far ripartire celermente i lavori pubblici e infrastrutturali in Italia. Il Movimento Cinque Stelle, invece, era il primo fautore di una regolamentazione più severa per evitare abusi e corruzione.

Dal suo punto di vista il presidente del Consiglio Giuseppe Conte valuta “positivamente il fatto che dopo la sua conferenza stampa di ieri i leader delle due forze di maggioranza siano tornati a parlarsi – affermano fonti di palazzo Chigi riportate dalle agenzie di stampa -: il ritorno al dialogo è una buona premessa – proprio come auspicato ieri nel discorso del premier – per procedere nella giusta direzione”.

“Faccio un appello alla Lega: il tempo è poco, mi raccomando” ha detto ancora il premier Conte. Il riferimento era all’emendamento del Carroccio sul Codice degli Appalti. “Il super-emendamento – ha detto ancora il presidente del Consiglio – rischia di creare il caos”. Intanto sono in corso riunioni sul decreto Sblocca cantieri, dopo la sospensione dei lavori del Senato. I tecnici dei ministeri, insieme tra gli altri al relatore Agostino Santillo (M5S), si stanno concentrando sulle proposte di modifica al provvedimento. Esclusa però, la riformulazione della Lega che chiede la sospensione per due anni del Codice degli Appalti.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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