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Governo, ultimatum di Salvini. E c’è il rischio della maxi multa Ue

Molto probabilmente, l’Europa darà domani (il 5 giugno, ndr.) il suo via libera ufficiale all’apertura della procedura d’infrazione per debito eccessivo contro l’Italia”. E sarebbe “la prima volta dalla sua creazione”. Così il responsabile economico di Forza Italia, Renato Brunetta, lancia l’allarme sui conti pubblici nazionali.

Un monito al governo M5S-Lega. “Dopo aver visionato gli scostamenti eccessivi rispetto agli obiettivi di debito e deficit fatti dal Governo giallo-verde, Bruxelles si è convinta infatti che bisogna intervenire contro Roma”. La Commissione europea vuole “evitare che la crisi del debito monstre italiano si ripercuota sull’intera Eurozona“, sostiene ancora Brunetta.

“E così, domani, i commissari europei probabilmente daranno il loro via libera alla procedura, che dovrebbe essere ratificata formalmente nella riunione Ecofin del prossimo 9 luglio – insiste Brunetta -. Nel frattempo il Governo italiano avrà pochissimi giorni per dire alla Commissione cosa intende fare per mantenere i conti pubblici in ordine”. “Sempre ammesso che Matteo Salvini e Luigi Di Maio siano disposti a collaborare con gli attuali commissari europei. Il che non è scontato, considerando gli intenti bellicosi ribaditi anche nelle ultime ore dal leader della Lega”.

 

Renato Brunetta (Forza Italia)

Sulla situazione politica sempre più traballante del governo, dopo il discorso di Conte, ieri 3 giugno, interviene Matteo Salvini. “Non ho alcuna intenzione di far cadere il governo – dice a Rtl il vero uomo forte dell’Esecutivo -. Ma il governo è pagato per fare, i ministri e i presidenti sono pagati per fare”. E sulle normative “sblocca cantieri” “non è la Lega ma il Paese che ha le idee chiarissime”. Bisogna dunque “resettare il codice degli appalti – conclude Salvini – aprire i cantieri e cancellare tutta quella burocrazia”.

“La mia volontà c’è” ma “se mi dovessi accorgere che tra 15 giorni ci ritroviamo qui a dirci le stesse cose, allora sarebbe un problema“. “Noi siamo pronti, vogliamo fare, abbiamo idee e progetti – ha aggiunto Salvini – Conto che assorbiti i voti di questa campagna elettorale tutti partano determinati e compatti”.

“Mi sono stancato della retorica che Salvini dice sì e il M5s dice no”. Lo afferma il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli intervistato a Radio24 secondo cui “si dice sì alle cose giuste”. Per il ministro “lo sblocca cantieri è il giro di boa, risolto quello si va avanti. Io dico che sulla Flat tax siamo con lui. Salvini la vuole fare? Si chiudesse in una stanza con il ministro Tria e trovasse un accordo con la Ue e non continuasse ad andare in campagna elettorale. Noi non lo osteggeremo”.

A Salvini che dice che non vuole far cadere il governo e andare avanti chiedo di venire al tavolo” ha insistito Toninelli. “La campagna elettorale è finita“. Per Toninelli “a parole dice andiamo avanti ma nei fatti con l’emendamento allo sblocca cantieri bocciato da tutti e non solo da noi, fa l’esatto opposto”.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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