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Giugno e l’arte contemporanea. Tutte le mostre da non perdere

Il freddo sembra essere passato, finalmente è arrivata l’estate! Giugno porta con sé il sole e tanta voglia di viaggiare per scoprire quanto di più bello ci mette a disposizione l’Europa e il nostro Belpaese. Ecco quindi che VelvetMag, puntuale come sempre, vi offre qualche suggerimento per non mancare le iniziative culturali più interessanti…

I corridoi affollati di ArtBasel. © Art Basel

ART BASEL 2019

Iniziamo come sempre dagli appuntamenti fieristici e ovviamente non potevamo esimerci dalla segnalazione dell’evento con la “e” maiuscola: Art Basel. La fiera si svolgerà dal 13 al 16 giugno a Basilea (Messeplatz 10) e coinvolgerà 290 gallerie internazionali che presenteranno opere moderne e contemporanee. Diciannove quelle che parteciperanno per la prima volta, tra le quali l’italiana SpazioA di Pistoia con un solo show di Giulia Cenci (Cortona, 1988). Impossibile non ricordare Unlimited, la piattaforma situata al piano superiore della Hall 1 dedicata ai progetti artistici che superano i limiti di uno stand tradizionale. Inoltre, anche quest’anno torna Parcours – a cura di Samuel Leuenberger – con sculture, performances e interventi e site-specific che hanno lo scopo di valorizzare ulteriormente la parte vecchia della città di Basilea. Invece, il 21° Baloise Art Prize sarà assegnato a due artisti che espongono in fiera; in particolare, le loro opere verranno acquisite dal gruppo e donate ad importanti musei europei che ospiteranno successivamente delle mostre personali. Maggiori informazioni al sito www.artbasel.com/basel

Pier Paolo Calzolari, Mangiafuoco, 1979. Collezione privata. Foto © Michele Alberto Sereni.

PIERPAOLO CALZOLARI AL MADRE DI NAPOLI

Ancora non si hanno molte informazioni riguardo alla tanto attesa mostra di Pierpaolo Calzolari (Bologna, 1943), in programma al Madre di Napoli dall’8 giugno al 30 settembre 2019 (opening 7 giugno ore 19). Painting as a Butterfly è il titolo della prima retrospettiva dedicata esclusivamente all’opera pittorica e grafica del grande poverista italiano, a cura di Achille Bonito Oliva e Andrea Viliani. Organizzata in stretta collaborazione con la Fondazione Calzolari, l’artista torna ad esporre in uno spazio pubblico a Napoli a quarant’anni dall’ultima mostra che ebbe luogo a Villa Pignatelli nel ‘77. Si potranno ammirare oltre 70 dipinti, disegni e opere multi-materiche realizzate dalla metà degli anni Sessanta a oggi, con l’intenzione di fornire una quanto più possibile ampia panoramica del suo lavoro. Una straordinaria occasione per approfondire la complessa ricerca di Pierpaolo Calzolari, caratterizzata da una profonda attenzione nei confronti della sperimentazione materica. Egli è infatti conosciuto perlopiù per le sue opere di sale, di ghiaccio o ancora per l’uso di candele, foglie di tabacco e neon che, combinati insieme, sembrano generare vere e proprie poesie per gli occhi. Per orari e biglietti, clicca qui.

Julian Charrière
We Are All Astronauts, 2013
11 globi trovati in vetro, plastica, carta e legno, base in acciaio con pannello MDF, polvere dalla superficie dei globi e minerale internazionale, carta vetrata
Edizione di 1 + 1 AP
280 x 280 cm
Copyright l’artista; VG Bild-Kunst, Bonn, Germania

JULIAN CHARRIERE AL MAMbo

Julian Charrière è un giovane artista svizzero (Morges, 1987), a cui il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna dedica All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere, la prima personale in un’istituzione museale italiana, a cura di Lorenzo Balbi. Nella Sala delle Ciminiere – a partire da sabato 8 giugno alle ore 20 – verrà presentata una selezione di opere tra fotografie, installazioni, sculture e video che affrontano varie tematiche: dalla storia della scienza, allo sviluppo dei media e dal romanticismo dell’esplorazione, alla crisi ecologica contemporanea. Con i suoi lavori Charrière cerca di comprendere la storia guardando al passato, per tentare di immaginare come sarà il futuro. Dai suoi viaggi, l’artista riesce a far emergere non solo la pura e semplice bellezza della natura, ma anche la vulnerabilità e la frattura tra natura e civiltà. L’opening è accompagnato, dalle ore 22, dal Live e Dj Set di Lotus Eater (Lucy&Rrose) [Stroboscopic Artefacts] e di Rhyw [Arcing Seas | Fever AM | Avian], ospitati sul palco del Biografilm Park, all’interno del Parco del Cavaticcio.

Capitolium, Sommità Parco Archeologico

HYPERMAREMMA

Hypermaremma è un festival di arte contemporanea ideato per attivare la terra della Maremma nel sud della Toscana attraverso mostre, conferenze, esperienze sonore e interventi site specific di artisti locali e internazionali, invitati ad aprire un dialogo con il territorio confrontandosi sul tema dell’iperattività. Il progetto è diviso in capitoli: il primo si è svolto dal 20 al 22 aprile, il secondo sarà dal 22 al 23 giugno e l’ultimo dal 13 al 14 luglio. Quello che ci interessa è proprio il secondo, dal titolo La città sommersa (The Sunken City), che avrà luogo nell’affascinante città di Cosa, oggi sito archeologico situato sul promontorio di Ansedonia. Tra le rovine di un antico insediamento romano, quattordici giovani artisti sono stati invitati a creare una serie di installazioni di forte impatto che porteranno i visitatori a ripensare l’ambiente attraverso nuove visioni. L’obiettivo è far riemergere la città attraverso una rilettura onirica dei suoi spazi, della sua storia e dei suoi paesaggi. Quindi, la città sarà immaginata per vivere una seconda vita.

 

Manuela Valentini

Arte&Cultura

Manuela Valentini lavora tra Roma e Bologna. Laureata in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Bologna, è curatrice indipendente di mostre d’arte contemporanea in Italia e all’estero. Tra i vari progetti realizzati, si ricorda New Future – una collettiva promossa da Visioni Future, MAMbo e BJCEM – durante la quale sono stati presentati i lavori di tredici artisti visivi selezionati al W.E.Y.A World Event Young Artist di Nottingham. Ha inoltre curato un focus a proposito dell’arte giovane italiana in occasione di Mediterranea 16, la sedicesima edizione della Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo. Infine, nel 2014 ha portato un’installazione di Marcos Lutyens in esposizione al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Iscritta all’ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, si è occupata di due rubriche (Ritratto del curatore da giovane e L’altra metà dell’arte) per Exibart – per cui continua a scrivere – ma l’esordio in ambito giornalistico è avvenuto nel 2010 sulle pagine culturali de Il Resto del Carlino.

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