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L’Onu contro l’Italia: “Diritti umani a rischio col decreto Salvini”

AGGIORNAMENTO ORE 11:22 – +++ Replica sarcastica del Viminale alla lettera dell’Onu +++ che ha accusato l’Italia di violazione dei diritti umani con il decreto sicurezza bis.

“Il Viminale non ha sottovalutato la lettera dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’Onu, soprattutto alla luce della competenza e dell’autorevolezza delle Nazioni Unite in materia. Autorevolezza testimoniata da alcuni Paesi membri dell’Onu come Turchia e Corea del Nord“. È quanto affermano fonti del Viminale ribadendo che “l’auspicio” è che il provvedimento sia “approvato nel Cdm di lunedì”. Dal ministero di Matteo Salvini respingono con ferocie ironia al mittente le accuse di violazione dei diritti umani augurandosi che “l’autorevole Onu dedichi le energie all’emergenza umanitaria in Venezuela, anziché fare campagna elettorale in Italia“.

Inoltre, aggiungono le fonti, “è singolare che l’Alto Commissariato per i Diritti Umani non si fosse mai accorto che la multa per chi favorisce l’ingresso non autorizzato di immigrati fosse già presente da tempo nell’ordinamento italiano (articolo 12 del Testo unico sull’immigrazione)”. E il decreto Sicurezza Bis “aggiorna la norma”. Una “svista”, dicono al Viminale, che il ministero avrebbe “segnalato riservatamente agli autori della lettera, se solo l’Alto Commissariato l’avesse inviata prima al Viminale e poi, eventualmente, ai media e non viceversa”. Il Dl Sicurezza bis è “necessario, urgente e tecnicamente ineccepibile”.

 

Dura presa di posizione delle Nazioni Unite contro l’Italia. L’Onu ha infatti chiesto al governo italiano di respingere il decreto sicurezza bis, fortemente voluto dal ministro Salvini.

Il motivo? A giudizio dell’organizzazione internazionale, di cui anche l’Italia fa parte, tale decreto “è potenzialmente in grado di compromettere i diritti umani dei migranti”. “Inclusi i richiedenti asilo e le vittime o potenziali vittime di detenzione arbitraria, tortura, traffico di esseri umani e altre gravi violazioni dei diritti umani”.

Il Ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero ha confermato di aver ricevuto dalla Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite a Ginevra una lettera. Nella missiva sono contenute richieste di chiarimenti e “rilievi di preoccupazione con riguardo alla bozza del cosiddetto decreto sicurezza bis non ancora discusso dal Consiglio dei Ministri”. “La lettera è stata trasmessa anche al Ministero dell’Interno – dice Moavero – e, naturalmente, riceverà da parte del Governo la dovuta attenzione, in coerenza con il tradizionale rispetto degli impegni internazionali e dell’assoluta tutela dei diritti umani”.

Migranti e rifugiati in fuga dalle guerre: temi all’ordine del giorno all’Onu

Photo credits: Twitter

“Norme Salvini come leggi razziali”, prof. sospesa per video studenti

(notizia del 17 maggio 2019) Il Movimento Cinque Stelle va all’attacco sulla vicenda della professoressa sospesa a Palermo dall’Ufficio scolastico provinciale. L’insegnante, Rosa Maria Dell’Aria, 63 anni, è accusata di “mancata vigilanza” per un video di alcuni suoi studenti. I ragazzi hanno accostato le leggi razziali fasciste al decreto sicurezza del ministro Salvini in alcune slide.

La professoressa, docente da 40 anni, che fra un anno andrà in pensione, si è difesa, dicendosi molto amareggiata. Ha puntualizzato di passare, così, come una “sovversiva anti-Salvini”. E sui social media in molti si sono schierati con lei. “Quanto accaduto lo considero la più grande amarezza e la più grande ferita della mia vita professionale – ha dichiarato la docente – . Naturalmente non parlo del danno economico legato ai giorni di sospensione ma al danno morale e professionale dopo una intera vita dedicata alla scuola e ai ragazzi”.

I pentastellati, intanto, presentano una interrogazione parlamentare. “Piacciono solo i cittadini indottrinati? – scrive su Facebook il presidente della Commissione cultura M5S, Luigi Gallo – . Obbedienti e quindi incapaci di costruire un mondo migliore di quello che ereditano, di spingerci oltre i diritti già conquistati? Noi lavoriamo affinché gli studenti abbiano un pensiero critico, sviluppino ragionamenti indipendenti e imparino a pensare con la propria testa. E il Ministero della Lega cosa fa? Li censura. Un atto veramente grave e per questo il M5S ha depositato un interrogazione a prima firma Vittoria Casa”.

La professoressa Dell’Aria insegna italiano e storia nell’istituto industriale Vittorio Emanuele, a Palermo. La sospensione è arrivata sabato scorso 11 maggio. Per due settimane. Secondo l’Ufficio scolastico provinciale non avrebbe vigilato sul lavoro dei suoi studenti. I quali nella Giornata della memoria in cui si ricorda la Shoah, lo sterminio nazista degli ebrei, avevano presentato una videoproiezione. Un filmato in cui si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Un paragone definito “demenziale” dal vice premier. Dal canto suo il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha chiesto ai propri uffici un “approfondimento” della vicenda. La sospensione è il risultato. Ma questa vicenda ha tutta l’aria di non finire qui.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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