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Sicilia, ballottaggi alle comunali: chi ha vinto e chi ha perso…

Sorride M5s mentre resta a mani vuote la Lega. Questo il senso dei risultati elettorali per il ballottaggi in Sicilia. Domenica 12 maggio si è votato in cinque comuni e il Movimento Cinque Stelle ha fatto il pieno. Sebbene M5S fosse fuori dai giochi a Bagheria e Gela, adesso trionfa a Caltanissetta – ancora sotto shock per lo scandalo del cosiddetto sistema Montante, l’ex presidente di Sicindustria condannato due giorni fa a 14 anni di carcere – e a Castelvetrano, la cittadina del superlatitante Matteo Messina Denaro. A Castelvetrano si votava dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose.

Una vittoria celebrata su Facebook in nottata, quando lo spoglio era a metà ma dall’esito scontato, dal vice premier Luigi Di Maio. “Abbiamo vinto con il nostro candidato Roberto Gambino, quando ci danno per morti noi ci siamo sempre”, ha scritto in un post. E nel pomeriggio di lunedì 13 maggio Di Maio sarà a Caltanissetta per festeggiare, assieme al padrone di casa Giancarlo Cancelleri, la vittoria di Gambino, che ha ottenuto il 58,85%, staccando il rivale Michele Giarratana, del centrodestra, che si è fermato al 41,15%.

Una festa doppia perché con Di Maio, a Caltanissetta, ci sarà pure Enzo Alfano, eletto nuovo sindaco a Castelvetrano. Il grillino al ballottaggio ha totalizzato il 64,67% dei voti, quasi il doppio dell’avversario civico Calogero Martire (35,33%). A bocca asciutta la Lega, che si deve accontentare del solo comune di Motta Sant’Anastasia, appena 12 mila abitanti conquistato al primo turno.

I suoi candidati Giuseppe Spata e Giorgio Randazzo perdono i duelli a Gela (Caltanissetta) e a Mazara del Vallo (Trapani) nonostante le piazze riempite da Salvini durante il suo tour elettorale. Qui vincono Salvatore Quinci (52,41%) del centrosinistra, ma sostenuto anche da liste civiche e moderati, e Lucio Greco (52,45%), appoggiato da Forza Italia e liste civiche.

A Monreale, invece, vince Alberto Arcidiacono, sostenuto da liste civiche e da “DiventeràBellissima”, il movimento del governatore Nello Musumeci: col 55,73% ha sconfitto l’uscente Piero Capizzi (44,27%). Bassa l’affluenza nei cinque comuni, pari al 43,60%, con un calo del 15,37% rispetto al primo turno. Ai seggi si sono recati 98.783 elettori sui 226.546 aventi diritto. Il crollo maggiore a Gela, dove ha votato il 40,49% degli elettori rispetto al 58,41% del primo turno.

Photo credits: Twitter

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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