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Legittima difesa, via libera dal Quirinale: ora è legge

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge relativa alle modifiche al codice penale in materia di legittima difesa.

Lo ha reso noto il Quirinale, oggi 26 aprile. Contestualmente Mattarella ha inviato una lettera ai presidenti del Senato, Elisabetta Casellati, della Camera, Roberto Fico, e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sottolineando che “la nuova normativa non indebolisce né attenua la responsabilità dello Stato”.

Legittima difesa, Di Maio attacca Salvini: “No alle armi facili…”

(notizia di archivio del 29 marzo 2019) Dopo l’approvazione della legittima difesa, il vicepremier e capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio parte all’attacco. E, in un post su Facebook, precisa: no a un Paese in cui è più facile acquistare armi.

“Mettiamo un attimo i puntini sulle ‘i’: io un Paese con la libera circolazione delle armi non lo voglio. Non lo vuole il Movimento 5 Stelle e sono sicuro non lo vogliano nemmeno gli italiani”. Così Di Maio su Facebok. “C’è una proposta di legge firmata da 70 deputati in Parlamento che punta a facilitare l’acquisto di armi per la difesa personale. Nessun eletto del Movimento la voterà. Nessuno! Anche perché più sicurezza non vuol dire certo più armi in strada, al contrario – aggiunge – Andiamo avanti col contratto di governo, rispettando la volontà dei cittadini”.

“Se mai un giorno avrò la fortuna di avere un figlio, voglio che vada a scuola sereno e tranquillo, che da adolescente passi il tempo a studiare e a viversi la vita, non che trovi il modo di comprarsi facilmente una pistola – aggiunge Di Maio -. Abbiamo fin troppi problemi da risolvere in questo Paese, non aggiungiamone altri. Pensiamo alle imprese e a creare nuovi posti di lavoro, piuttosto. L’Italia ha bisogno di questo, di più opportunità per i giovani, di più facilitazioni per chi vuole fare figli, di più sostegno alle famiglie, non di più armi”.

Photo credits: Twitter

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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