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Festival di Cannes 2019, in gara Marco Bellocchio, Pedro Almodovar e Ken Loach

Amore e rivolta sono il sale della vita. Il romanticismo politico vi prenderà il cuore in questa edizione del Festival di Cannes”. Con queste parole Thierry Frémaux, delegato generale della kermesse cinematografica più importante al mondo, ha introdotto al mondo l’annuncio del programma della settantaduesima edizione che si svolgerà dal 14 al 25 maggio.
E per l’Italia la notizia più importante è che in concorso per la Palma d’oro ci sarà il nuovo film di Marco Bellocchio, intitolato “Il traditore”: in questo lungometraggio il regista di Bobbio fa interpretare a Pierfancesco Favino il personaggio di Tommaso Buscetta, e ripercorre parte della vita del “boss dei due mondi”, partendo da quando era braccato, in Brasile, dai corleonesi di Riina. La pellicola passa anche attraverso l’amicizia con Giovanni Falcone e la testimonianza al maxiprocesso che mise in ginocchio l’organizzazione mafiosa. Nel cast figurano anche Luigi Lo Cascio (che interpreta Totuccio Contorno) e Fabrizio Ferracane (Pippo Calò). “Mi interessa il personaggio di Tommaso Buscetta perché è un traditore” afferma Bellocchio nelle sue note di regia. “Ma in verità chi ha veramente tradito i principi ‘sacri’ di Cosa Nostra non è stato Buscetta, ma Totò Riina e i Corleonesi. Come si vede due modi opposti di tradire. Nella storia tradire non è sempre un’infamia. Può essere una scelta eroica. I rivoluzionari, ribellandosi all’ingiustizia anche a costo della vita, hanno tradito chi li opprimeva e voleva tenerli in schiavitù”.
Una storia molto italiana ma con una morale universale, dunque, quella raccontata da Marco Bellocchio, che torna a Cannes per la decima volta (dopo aver presentato in concorso, tra gli altri, “Enrico IV” nel 1984, “L’ora di religione” nel 2002 e “Vincere” nel 2009), dopo essere stato anche membro di giuria nel 2007.

Pierfrancesco Favino interpreta Tommaso Buscetta nel film “Il traditore” di Marco Bellocchio, in gara al Festival di Cannes

In gara con Bellocchio per il premio più prestigioso della kermesse della Costa Azzurra, anche i nuovi lavori di alcuni tra i più importanti e stimati cineasti mondiali. C’è grande attesa per il nuovo film di Pedro Almodovar dal titolo “Dolor Y Gloria”, con Antonio Banderas e Penelope Cruz. Dopo tre anni di assenza dai grandi schermi (la sua ultima opera “Julieta” risale al 2016) il creatore di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, “Tutto su mia madre” e “Volver” propone la storia di un regista spagnolo in declino che ricorda con nostalgia tutta la sua vita, dall’infanzia, ai primi amori fino all’età adulta. Chissà se quest’anno Almodovar, alla sua settima partecipazione in concorso a Cannes, riuscirà finalmente a conquistare quella Palma d’oro che è ancora assente dalla lista di premi inanellati in quarant’anni di carriera.

Pedro Almodovar in gara a Cannes con “Dolor Y Gloria”, con Penelope Cruz e Antonio Banderas

Nella selezione ufficiale della settantaduesima edizione del Festival di Cannes, troviamo un altro grande ritorno, quello di Ken Loach con il film “Sorry We Missed You”. L’ottantaduenne regista britannico è un habitué della Croisette, giunto alla sua quattordicesima partecipazione in concorso, dopo aver già vinto due Palme d’oro (nel 2006 con “Il vento che accarezza l’erba” e nel 2016 con “Io, Daniel Blake”). Da sempre attento osservatore e critico della realtà sociale e politica della sua Gran Bretagna, attivista e schierato dalla parte dei più deboli, Loach porta in gara la storia di un corriere e della moglie, che faticano a cavarsela nell’Inghilterra di oggi.

Ken Loach prova a vincere la sua terza Palma d’oro al Festival di Cannes con il film “Sorry We Missed You”

Frequentatori affezionati del festival di Cannes sono anche i fratelli belgi Luc e Jean-Pierre Dardenne, che portano in concorso il film “Le jeune Ahmed”. La storia è quella di un tredicenne che, dopo aver portato all’estremo l’interpretazione di alcuni passi del Corano, mette a punto un piano per uccidere il suo insegnante. Anche i Dardenne hanno già vinto due Palme d’oro (nel 1999 per “Rosetta” e nel 2005 per “L’enfant”) e tornano in gara a Cannes per l’ottava volta.
Un altro cineasta che crea sempre molte aspettative è sicuramente Terrence Malick, creatore di capolavori come “I giorni del cielo” e “La sottile linea rossa”. Ebbene,dopo aver vinto la Palma d’Oro nel 2011 con “L’albero della vita”, il regista texano ci riprova con il film “A Hidden Life”, tre ore di lungometraggio per narrare la storia di un obiettore di coscienza che si oppose al Terzo Reich, e venne ghigliottinato nel 1943.

Festival di Cannes 2019, in gara per la Palma d’oro anche i nuovi film dei fratelli Dardenne e di Terence Malick

Ha appena compiuto trent’anni ma a Cannes (tra concorso e sezioni collaterali) è già stato quattro volte. Il canadese Xavier Dolan la Palma d’oro non l’ha ancora conquistata (limitandosi, si fa per dire, al Premio della Giuria per “Mommy” nel 2014 e al Grand Prix nel 2016 per “E’ solo la fine del mondo”) e ci ritenta quest’anno con il film “Matthias and Maxime”. Si prospetta un altro lavoro intenso, forte ed emotivo, che racconta la storia di un gruppo di giovani amici di Montréal che si ritrovano dopo tanto tempo. Le loro chiacchierate si soffermando in particolare sul rapporto che lega profondamente Matthias e Maxime, migliori amici da una vita: i due giovani si accorgeranno di essere innamorati l’uno dell’altro proprio durante questa inaspettata reunion.

“Matthias and Maxime”, anche il nuovo film di Xavier Dolan in gara per la Palma d’oro a Cannes

Altro genere e altri toni per il film di apertura della selezione ufficiale, “The Dead Don’t Die” di quel Jim Jarmusch che proprio a Cannes 35 anni fa portò la sua opera prima “Più strano del Paradiso” vincendo la Caméra d’Or. La prima montée des marches di questa edizione vedrà sfilare i protagonisti Bill Murray, Adam Driver, Selena Gomez, Steve Buscemi e Tilda Swinton e farà parlare di zombie, di chiari omaggi a George Romero, di lotta per la sopravvivenza in una placida cittadina americana.
Diciannove i film in gara per la Palma d’oro (ma potrebbero esserci alcune aggiunte nei prossimi giorni che forse porteranno sulla Croisette anche il nuovo film di Quentin Tarantino con Brad Pitt e Leonardo Di Caprio), ancora esclusi i film di Netflix e come al solito molti eventi e film fuori concorso al Festival di Cannes. Tra questi spiccano sicuramente “Rocketman”, l’attesissimo biopic di Dexter Fletcher che dovrebbe portare sulla Croisette Elton John. Grande aspettativa c’è anche per le due puntate della miniserie “Too Old to Die Young – North of Hollywood, West of Hell” diretta da Nicholas Winding Refn, il regista di “Bronson”, “Drive” e “The Neon Demon”. Curiosità c’è per il documentario “Diego Maradona” del regista anglo-indiano Asif Kapadia, e per il nuovo film di Abel ferrara con il suo attore feticcio Willem Dafoe dal titolo “Tommaso”.

“Rocketman”, il biopic su Elton John fuori concorso al Festival di Cannes

In un Festival il cui poster è un omaggio alla grande cineasta e fotografa belga Agnes Varda (morta lo scorso 29 marzo a 90 anni), c’è sempre spazio per dire grazie a coloro che hanno contribuito a far crescere il cinema e a trasformarlo in un’arte meravigliosa e che ci fa sognare: ed ecco che la Palma d’Oro alla carriera 2019 sarà assegnata a uno degli attori simbolo della settima arte in Francia, quell’Alain Delon che ha fatto sognare generazioni di spettatrici con le sue interpretazioni in film come “Rocco e i suoi fratelli” di Luchino Visconti, “L’eclisse” di Michelangelo Antonioni e “Il gattopardo” di Luchino Visconti, solo per citarne alcuni.
Insomma, l’appuntamento con il cinema di qualità ma anche con la moda, il lusso e i grandi nomi del mondo dello spettacolo, è in Costa Azzurra, al Festival di Cannes, dal 14 al 25 maggio.

Martina Riva

Musica&Cinema

Da sempre appassionata di tutto ciò che riguarda il mondo dell’intrattenimento, mi sono laureata in Conservazione dei Beni Culturali con una tesi di laurea in Storia del Cinema sul film “Lolita” di Stanley Kubrick. Finita l’università, mi sono trasferita a Los Angeles, dove, tra le altre cose, ho ottenuto un certificate in giornalismo a UCLA; nella Città degli Angeli ho lavorato per varie TV tra cui KTLA, dove per tre anni mi sono occupata principalmente di cinema, coprendo le anteprime mondiali dei film e i principali eventi legati al mondo spettacolo (Golden Globes, Academy Awards, MTV Awards e altri). Nel 2005 sono approdata alla redazione spettacoli di SKY TG24 dove ho lavorato come redattrice, inviata ai Festival e conduttrice. Le mie passioni principali, oltre al cinema, sono i viaggi, il teatro, la televisione, l’enogastronomia e soprattutto la musica rock. Segni particolari? Un amore incondizionato per i Foo Fighters!

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