Primo piano

Super Bowl 2019, Adam Levine è un raggio di luce: l’esibizione dei Maroon 5 risolleva le sorti dello show

Al Super Bowl 2019, la finale del campionato della National Football League, si sono esibiti i Maroon 5 che hanno dato il loro meglio.

Lo show però non è partito nel migliore dei modi. In effetti organizzarlo è stato un’impresa e  molti degli artisti che sono stati chiamati ad esibirsi non si sono presentati, tra cui Rihanna e Cardi B.

L’esibizione dei Maroon 5

I Maroon 5 hanno aperto lo show dell’halftime su un palco dalla scenografia pazzesca. La petizione firmata da 115mila obiettori e l’invito di molti artisti a boicottare l’evento e lanciare un chiaro messaggio alla linea dura della National Football League, colpevole di aver obbligato i giocatori a eliminare la pratica di inginocchiarsi durante l’inno nazionale in segno di rispetto verso gli afroamericani discriminati non li hanno fermati.

La band ha deciso di esibirsi ugualmente. Salgono sul palco a forma di “emme” tesi e super concentrati. Ma questa esibizione non è stata molto convincente, nessun tipo di sorpresa. Certo c’è stato l’ingresso di Travis Scott, compagno di Kyle Jenner, come un meteorite infuocato e il grande Big Boi degli OutKast con addosso una pelliccia calda e soffice e a bordo di un cardillac, ma il pubblico è rimasto insoddisfatto.

Adam Levine, negli ultimi minuti dello show, ha scelto di sfilarsi la canotta restando a torso nudo mentre canta uno dei suoi migliori successi, Moves Like Jagger. Forse è stato l’unico momento frizzantino in uno show definito “terribilmente noioso”.

Pulsante per tornare all'inizio