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Fidel Castro: 90 anni di un comunismo che si sta spegnendo

90 anni e Fidel Castro è sul viale del tramonto: da 10 anni lontano dal potere, ma non fa autocritica, un gigante dietro cortine di eroismo e imbrogli.

È stato primo ministro di Cuba dal 16 febbraio 1959 all’abolizione della carica. È stato, dal 3 dicembre 1976 al 18 febbraio 2008, Presidente del Consiglio di Stato e Presidente del Consiglio dei ministri, nonché Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba, il partito unico del Paese. È stato assieme al fratello Raúl, a Che Guevara e Camilo Cienfuegos uno dei protagonisti della rivoluzione cubana contro il regime del dittatore Fulgencio Batista. È stato. Fidel Castro che domani, 13 agosto, compirà 90 anni è stato, perchè oggi non è più.

Ormai vecchio e fragile, Fidel indossa una tuta logora da pensionato, che ha sostituito la fiera uniforme militare, ha la barba bianca, le gambe deboli, la voce flebile, i compañeros lo aiutano a stare in piedi. Non è più il simbolo di Cuba, ma dentro di ui vive ancora il sogno di un mito che è nato insieme a lui e alla sua battaglia. Un personaggio controverso, amato o odiato, che ha segnato la storia del pianeta nel secolo della Guerra Fredda e della divisione in blocchi.

Un eroe per alcuni, un mostro per altri, oggi è solo un uomo che osserva da lontano il potere che ha lasciato nelle mani del fratello Raul. Le visite pubbliche si diradano, storica divenne quella con il papa Benedetto XVI quando l’ex leader cubano era già malato, ma Castro non si arrende completamente e domani, 13 agosto, spegnerà 90 di candeline che non saranno solo un riconoscimento alla sua vita ma anche alla sua politica che, nonostante le critiche, ha cambiato non solo le sorti del suo paese ma ha anche influenzato gli equilibri mondiali, riscrivendo completamene una storia che sembrava aver preso un indirizzo completamente diverso.

Fidel na posse de Lula

Photo Credits: Twitter

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