L'Italia che per la terza volta vince la Davis - Credits X @DavisCup (VelvetMag.it)
Berrettini e Cobolli trascinano gli azzurri al terzo trionfo di fila nella competizione, Spagna battuta dopo i singolari per 2-0 con Cobolli protagonista di una straordinaria rimonta
Con una prestazione da squadra vera, al di là della grande capacità dei singoli, l’Italia riscrive una pagina epica del tennis mondiale: a Bologna gli azzurri conquistano la terza Coppa Davis consecutiva, un’impresa che non riusciva a nessuna nazionale dal 1972. Il successo arriva nel calore infuocato della SuperTennis Arena di Bolgona, gremita da 10mila tifosi che hanno accompagnato passo dopo passo la cavalcata del gruppo guidato da Filippo Volandri.
Dopo Malaga nel 2023 e 2024, l’Italia completa un trittico straordinario vincendo finalmente in casa, trasformando Bologna nel cuore pulsante del tennis internazionale. Era la decima finale di Coppa Davis nella storia del tennis azzurro, la quarta vittoria, le terza del ciclo di Sinner ma senza Jannik Sinner né Lorenzo Musetti, che hanno dato forfait alla vigilia delle Final 8 acciaccati e doloranti al termine di una stagione estenuante.
Sono passati cinquant’anni dalla prima storica vittoria, in Cile, dell’Italia di Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli.
La giornata decisiva si apre con un Matteo Berrettini in formato deluxe: preciso, intenso, dominante nei momenti che contano. Il romano, protagonista già nei turni precedenti, sconfigge Pablo Carreno Busta 6-3 6-4 regalando all’Italia il primo punto. Una prestazione solida, vissuta in simbiosi con il pubblico che dopo la sua vittoria comincia a pregustare una serata di trionfo.
Ma il punto che consegna il titolo arriva, ancora una volta, dalla racchetta di Flavio Cobolli. Il romano, ufficialmente top seeded della squadra azzurra dopo i ritiri di Musetti e Sinner, era chiamato a una impresa difficilissima contro Jaume Munar, tennista preciso e ospitico. Cobolli inizia molto contratto, perde cinque game di fila e chiude il primo set sotto pesantemente. Poi si riprende, combatte, costringe Munar al tie-break che vince senza indecisione e in un terzo set combattutissimo, trascinato da un’arena che vibra a ogni scambio, va a vincere mantenendo lucidità nei momenti più caldi per trovare i colpi decisivi proprio nel momento decisivo.
Il secondo set è un romanzo: sette set point complessivi, tensione pura, un tiebreak gestito con coraggio e aggressività. Il terzo è una sfida di nervi risolta da un break decisivo sul 5-5 che lancia l’Italia verso il trionfo. L’ultimo game, giocato con la spinta di un palazzetto in delirio, è il sigillo su un’impresa che entra di diritto nella storia dello sport italiano.
L’Italia che per la quarta volta vince la Davis – Credits X @DavisCup (VelvetMag.it)
Il successo arriva senza Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, entrambi Top 10: la dimostrazione più evidente della profondità del movimento. Berrettini e Cobolli, amici d’infanzia, hanno incarnato lo spirito della Davis in modo perfetto: sacrificio, energia, chimica di squadra, fame di vittoria. Volandri, al terzo trionfo da capitano, entra nel gotha dei tecnici azzurri.
Cobolli saluta la vittoria emozionato fino alle lacrime: “È il sogno di tutta una vita, sono felicissimo di avere vissuto questa incredibile esperienza che penso resterà la più importante della mia vita, indipendentemente da quello che riuscirò ancora a fare nella mia vita”.
Alla squadra sono subito arrivati anche i complimenti del Presidente della Repubblica Mattarella: “Ci ha detto che siamo stati grandi e che ci aspetta al Quirinale” ha detto Matteo Berrettini, tornato ad altissimo livello e grande protagonista dopo un periodo davvero molto complicato a causa di parecchi infortuni.
Il tutto in chiaro, sulla RAI, scalzando addirittura il TG1 delle 20 che per una sera non è andato in onda puntuale proprio per lasciare spazio alla grande impresa di Cobolli e della squadra azzurra.
L’Italia si conferma così una potenza mondiale del tennis, capace di un dominio che ha pochi precedenti. L’ultima squadra capace di vincere la Davis per tre volte di fila era stata quella degli USA, nel 1972, cinque edizioni di fila. Intanto l’Italia anche per l’anno prossimo vede garantita la sua presenza in Final 8 come squadra ospitante: il torneo decisivo si terrà di nuovo a Bologna.
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