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Negli ultimi giorni, i meteorologi hanno lanciato un avviso per un’imminente nuova ondata di caldo africano che interesserà gran parte del territorio italiano. Questa ondata di calore, proveniente dal Sahara, è destinata a portare le temperature a livelli estremamente elevati, con picchi che supereranno i 40°C in molte regioni. Di seguito, analizziamo le previsioni e gli impatti attesi.
Da dopo venerdì 26 luglio, quindi dal fine settimana prossimo, l’intensa calura africana riconquisterà rapidamente tutto il Paese. La giornata di domenica 28 sarà particolarmente calda, ma il picco è atteso per settimana prossima, il 30 e il 31 luglio. Attesi 40 gradi a Roma, Firenze e Terni. L’ondata di caldo si prolungherà, secondo le previsioni, almeno fino al 10 agosto.
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Il fenomeno del caldo africano si riferisce a masse d’aria calda provenienti dal deserto del Sahara che si spostano verso nord, raggiungendo l’Europa meridionale. Queste masse d’aria sono caratterizzate da temperature molto elevate e bassi livelli di umidità, creando condizioni di caldo torrido che possono durare giorni o settimane.
Secondo le previsioni meteo, le regioni che saranno maggiormente colpite includono la Sicilia, la Sardegna, la Calabria e la Puglia, dove le temperature potrebbero raggiungere i 45°C. Anche altre regioni del centro-sud, come Lazio e Campania, sperimenteranno temperature sopra i 40°C. Nel Nord Italia, sebbene le temperature siano leggermente più basse, si prevedono comunque picchi tra i 35 e i 38°C.
L’ondata di caldo rappresenta un serio rischio per la salute, in particolare per le persone anziane, i bambini e chi soffre di malattie croniche. Gli esperti raccomandano di evitare l’esposizione diretta al sole durante le ore più calde della giornata, di rimanere idratati e di utilizzare ventilatori o condizionatori per mantenere gli ambienti freschi.
Le alte temperature possono avere un impatto significativo anche sulle infrastrutture. I binari ferroviari, ad esempio, possono deformarsi sotto il calore estremo, causando ritardi e interruzioni nei servizi. Anche le strade possono soffrire per i caldo, con l’asfalto che può ammorbidirsi e creare condizioni pericolose per la guida.
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Le autorità locali e nazionali devono prepararsi per affrontare l’ondata di caldo con piani di emergenza adeguati, tra cui l’apertura di centri di raffreddamento pubblici, l’incremento dei servizi di assistenza per le persone vulnerabili e la comunicazione tempestiva delle informazioni alla popolazione.
L’arrivo del caldo africano richiede attenzione e preparazione da parte di tutti. Mantenere la calma, seguire i consigli degli esperti e adottare le misure di prevenzione suggerite è essenziale per affrontare questa ondata di calore senza gravi conseguenze. Con la collaborazione di tutti, è possibile mitigare gli effetti negativi del caldo estremo e garantire la sicurezza della popolazione. Attenzione particolare, poi, ai bambini, ai malati e agli anziani. Sono, queste 3, categorie di cittadini e di persone che non devono per alcun motivo restare non protette dal caldo.
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