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Elezioni in Piemonte, zero voti per Mercalli. E in Cadore un turista si ritrova sindaco

Il climatologo era candidato consigliere a Usseaux (Torino), mentre Sandro Gerardi, che voleva aiutare l'amico sindaco, ha finito col batterlo

Luca Mercalli, climatologo di fama e noto volto televisivo, ha preso zero voti come candidato consigliere alle elezioni comunali di Usseaux, un piccolo borgo di 180 abitanti della città metropolitana di Torino. Lo studioso era candidato alla carica di consigliere con la lista “Insieme per Usseaux”: non essendo residente nel paese non ha neppure potuto votarsi da solo.

Malgrado la celebrità nazionale, Luca Mercalli non ha convinto gli elettori di Usseaux, una piccola località considerata uno dei borghi più belli d’Italia e dal 2011 Bandiera arancione dal Touring Club Italiano. I cittadini hanno scelto la lista Usseaux nel cuore della candidata sindaca Cristina Cappelletti con 88 voti, mentre lo sfidante Alberto Sasso con la sua Insieme per Usseaux ha preso 39 preferenze di cui nessuna per Mercalli.

Mercali Gerardi casi elezioni comunali
Da sin., Luca Mercalli e Sandro Gerardi

Elezioni, il record (negativo) di Mercalli

Mi ha sorpreso ma in fondo la diffidenza da parte di Usseaux nei miei confronti non è tanto diversa da quella che, in tutto il mondo, investe i temi ambientali” ha commentato il climatologo a La Stampa. “Volevo partire dal basso. Dalla lotta al clima. Ma a dettare l’agenda sull’ambiente – ha aggiunto – non ci riescono Antonio Guterres e Papa Francesco, figuriamoci io. I Verdi in passato mi hanno proposto molte volte cariche politiche, anche a livelli più alti. C’è anche chi mi voleva ministro“. Al Corriere della Sera, sempre a proposito delle elezioni, Mercalli ha invece spiegato che neanche lui si è votato. Perché non è “residente in paese, ma ancora ad Almese, nonostante ormai viva lì“. La sconfitta politica è comunque stata presa con filosofia: “Ci rido su“.

A Cibiana un sindaco ‘per caso’

Dal Piemonte al Veneto, le elezioni comunali del 9 giugno hanno riservato notizie davvero particolari. Sandro Gerardi, un 68enne di Venezia, si era candidato ‘per caso’ ed è stato eletto sindaco di Cibiana di Cadore. È la vicenda del turista che si era presentato alle elezioni comunali della località montana, in provincia di Belluno, con una lista civetta. L’obiettivo di Germani era aiutare il primo cittadino uscente, Mattia Gosetti, ad aggirare il problema del raggiungimento del quorum. “Assurdo, ma lo farò“, ha confermato Gerardi in un’intervista al Corriere della Sera.

Elezioni comunali Piemonte e Veneto
Usseaux (Torino). Foto X @Paola_Glmnn

Da anni Gerardi frequenta Cibiana di Cadore dove ha una casa in cui passa le vacanze. Per fare in modo che Gosetti, con la lista Noi per Cibiana, potesse essere rieletto, si era proposto come alternativa con la lista civetta Cibiana due. “Se io non avessi accettato (la candidatura, ndr) sarebbe arrivato il commissario e avremmo perso tutto, finanziamenti compresi. Un lavoro che, continuo a dirlo, è stato enorme” ha spiegato Gerardi. Non ha fatto campagna elettorale e ha sempre mantenuto un profilo basso, ma la sua lista si è ritrovata con il 55% dei voti contro il 44% di quella dell’ormai ex primo cittadino. La tornata elettorale, che coincideva con le elezioni europee, gli ha perciò riservato una grossa sorpresa.

Mi è arrivato un sms di Gosetti che mi avvisava“, ha detto al Corriere aggiungendo che probabilmente si è trattato di “un voto di protesta che io trovo ingiustificato“. Gli obiettivi di Sandro Gerardi per Cibiana dopo le elezioni? “Il mio impegno sarà di dare continuità alla giunta uscente perché l’arrivo o la perdita del milione e 600mila euro del bando borghi e di 680mila euro per le imprese faranno la differenza per il rilancio del paese“, sono le prime parole di Gerardi dopo aver saputo di essere diventato sindaco. Il veneziano ritiene che Mattia Gosetti abbia lavorato bene per il territorio e vuole proseguire nella sua direzione, magari anche con il suo contributo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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