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Berlusconi, un anno fa la morte del Cavaliere. Meloni: “Nel suo ricordo daremo il massimo”

"Mio padre è amore!" ha affermato Pier Silvio Berlusconi alla celebrazione di Mediaset in ricordo del fondatore

A un anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha condiviso sui social un suo ricordo. Con lui, scrive la premier, “abbiamo condiviso molte battaglie e momenti decisivi per la nostra nazione. Anche nel suo ricordo, continueremo a dare il massimo per ridare visione e grandezza all’Italia”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto pervenire ai figli del fondatore di Forza Italia un pensiero di rinnovato cordoglio.

Ci manchi. Ciao, Presidente” è stato invece il messaggio che Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha dedicato a Berlusconi sul suo profilo X. Il vicepremier ha postato anche un video che ripercorre alcuni momenti della carriera politica di Berlusconi con la voce di Tajani in sottofondo che ricorda come “i suoi progetti sono importanti per l’Italia e noi faremo di tutto perché possano andare avanti i valori di cui era portabandiera. Continueremo a portarli avanti tutti insieme perché non ci sarà mai un altro Silvio Berlusconi e, proprio perché lui è il nostro leader ancora oggi e lo sarà per sempre, faremo in modo che le sue idee e valori possano essere protagonisti della storia d’Italia e d’Europa“.

Giorgia meloni Silvio Berlusconi
Foto X @GiorgiaMeloni

Berlusconi, il ricordo degli “eredi” politici

Silvio Berlusconi, ha detto il suo erede politico in Forza Italia, “è stato il grande leader che ha fondato il bipolarismo in Italia, che ha creato la coalizione di Centrodestra alternativa alla sinistra. Ma con un posizionamento in un contesto europeista e atlantista, con un rapporto privilegiato in politica internazionale con gli Stati Uniti. Quindi, una grande forza popolare che ha portato al successo. Anche il Governo attuale è figlio della sua intuizione“.

Tajani ha quindi aggiunto che “oggi grazie alle sue idee Forza Italia con il mondo popolare è la terza forza politica del Paese. Questo significa che la sua eredità è un’eredità feconda. Noi non abbiamo fatto un partito museo o nostalgico, ma un partito che guarda al futuro“, ha aggiunto.

Per la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, “un anno fa ci lasciava un uomo che ha fatto la storia della nostra nazione, ma per me anche un amico che ricordo con affetto“. “A un anno dalla morte, ricordiamo commossi Silvio Berlusconi, un grande innovatore, dall’imprenditoria alla politica” ha scritto su X il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Per il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio GasparriBerlusconi ha eccelso in tutti i campi che ha attraversato“.

Mediaset Berlusconi ricordo un anno dalla morte
Pier Silvio Berlusconi ricorda il padre in mezzo ai dipendenti di Mediaset riuniti a Cologno Monzese. Foto TgCom24.it

Mediaset, cerimonia per Silvio

Mio padre è stato un uomo eccezionale nel vero senso della parola. Con il suo pensiero e con il suo agire ci ha insegnato dei valori preziosissimi” ha ha detto Pier Silvio Berlusconi. “Valori che oggi sono un esempio. Sono un esempio non solo per chi lo ha amato ma anche per chi non lo ha amato o addirittura lo ha osteggiato. Il suo garbo, la sua umanità, la sua combattività e la sua generosità oggi sono riconosciuti da tutti e da tutti sono apprezzati. Io ho avuto la fortuna di poter ricordare mio padre in diverse occasioni. E ho citato le parole a lui più care: libertà, rispetto e futuro. Bene, oggi voglio usare la parola che più di tutte lo rappresenta. Silvio Berlusconi, mio padre, è amore! Mio padre aveva una capacità unica di amare e di farsi amare. Mio padre è amore per la vita. Amore per la famiglia. Amore per il lavoro. E amore incondizionato per il suo paese“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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