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Terrore a Kharkiv, la Russia bombarda un megastore pieno di clienti

Le vittime accertate sono 12 ma i morti potrebbero essere decine. L'ONU: "Attaccare infrastrutture civili è vietato dal diritto internazionale"

Non si fermano gli orrori della guerra russa in Ucraina: il bombardamento di un centro commerciale di Kharkiv, il 25 maggio ha provocato una strage di civili innocenti. Si contano 12 morti accertati, al momento, ma le vittime sarebbero varie decine. I feriti sono al momento 43, i dispersi 16. La coordinatrice umanitaria dell’ONU per l’Ucraina, Denise Brown, ha condannato l’attacco definendolo “assolutamente inaccettabile”.

Brown si dice “sconvolta e scioccata dalle terrificanti notizie che arrivano da Kharkiv” si legge in un messaggio sul sito delle Nazioni Unite. “In pieno giorno, mentre le persone, nonostante tutti gli orrori che sopportano ogni giorno in questa città, cercavano di vivere la loro giornata, le loro vite sono state sconvolte da un altro attacco da parte delle forze armate russe“. L’attacco ha colpito “un affollato centro commerciale provocando decine di vittime civili e ingenti danni alle strutture civili. Ciò è assolutamente inaccettabile“.

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L’ipermercato bombardato dai russi a Kharkiv, in Ucraina: è una strage, forse decine i morti. Foto Ansa/Epa Sergey Kozlov

Kharkiv, gli ucraini nel terrore

Gli attacchi della Federazione Russa contro i civili e le infrastrutture civili devono finire” ha sottolineato Denise Brown. “Dirigere intenzionalmente un attacco contro infrastrutture civili è severamente vietato dal diritto“. “Sfortunatamente, il numero dei morti nel megastore ‘Epicentro’ è salito a 11 persone“, ha annunciato su Telegram il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Sinegoubov. Come detto, però, il bilancio di sangue sembra destinato a crescere ancora, tanto che al mattino del 26 maggio si parlava ormai di 12 morti, 43 feriti e 16 dispersi.

Secondo gli ucraini, i russi hanno condotto l’attacco utilizzando 2 bombe plananti. Ossia ordigni di epoca sovietica ammodernati con ali e navigazione satellitare, che li rendono economici e distruttivi. L’edificio colpito faceva parte di una catena di ipermercati, Epitsentr, che vende articoli per la casa e il bricolage.

L’incendio provocato dalle esplosioni si è propagato su una superficie di 10mila metri quadrati. Sembra chiaro l’intento delle forze armate russe di spargere il terrore più cupo fra la popolazione civile.

Le truppe russe avanzano

Attorno a Kharkiv, la città settentrionale dell’Ucraina che dopo alcuni mesi di guerra si era liberata dalla morsa russa costringendo i nemici alla ritirata, è in corso un’offensiva delle truppe di Putin. L’esercito ucraino è in difficoltà e Zelensky chiede ogni giorno di più l’apporto delle armi e della difesa aerea occidentale per non veder soccombere il proprio paese.

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L’incendio dopo il bombardamento sul centro commerciale di Kharkiv. Foto Ansa/Epa Sergey Kozlov

Zelensky: “Putin è un pazzo

Come detto, il bilancio dei morti di Kharkiv potrebbe salire ulteriormente. Secondo il sindaco di Kharkiv, infatti, i 15 dipendenti del megastore non sono riusciti a mettersi in contatto con le circa 200 persone che si trovavano all’interno della struttura al momento del bombardamento. “La Russia ha sferrato un altro duro colpo alla nostra Kharkiv. Solo pazzi come Putin sono capaci di uccidere e terrorizzare civili” ha tuonato Volodymyr Zelensky.

Il presidente dell’Ucraina si è poi rivolto ancora una volta, l’ennesima, agli alleati della NATO. “Se l’Ucraina avesse abbastanza difesa aerea e moderni aerei da combattimento, tali attacchi sarebbero semplicemente impossibili“. La Germania ha appena consegnato a Kiev altri missili aria-aria di tipo Iris-T, ma per gli ucraini l’arsenale non è sufficiente per arginare l’offensiva russa.

Gli invasori russi, contando proprio sul fatto che i nuovi aiuti militari occidentali (soprattutto dagli Stati Uniti) non sono ancora arrivati, stanno continuando a martellare Kharkiv, da almeno due settimane. Sono migliaia i cittadini evacuati altrove. Così come l’intera regione del nord-est dell’Ucraina. Con l’obiettivo dichiarato di creare una zona cuscinetto al confine. Ma anche per costringere i difensori a inviare rinforzi in quell’area, sguarnendo così il fronte del Donbass. Nel sud i russi proseguono l’avanzata e hanno rivendicato la conquista di un altro villaggio.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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