NewsPrimo piano

“Chico Forti oggi in Italia”, l’annuncio che la famiglia attendeva da 24 anni

All'ergastolo negli Usa per un omicidio di cui si è sempre detto innocente, potrà scontare la pena nel nostro Paese: andrà in carcere a Verona

Chico Forti rientrerà in Italia oggi 18 maggio, a Pratica di Mare (Roma), lo scalo dell’Aeronautica militare. Poi andrà in carcere a Verona. Il 65enne trentino, rilasciato nelle ultime ore dal penitenziario di Miami, in Florida (Usa), dopo una detenzione lunga 24 anni, arriverà dunque nel nostro Paese per continuare a scontare la sua pena. Questo in virtù di un’accordo con le autorità statunitensi che la premier Giorgia Meloni aveva annunciato nei mesi scorsi. 

A dare la notizia in esclusiva è stata l’Ansa al mattino del 18 maggio. Secondo l’agenzia di stampa un aereo Falcon 2000 del 31° Stormo dell’Aeronautica italiana è partito da Miami per riportare il connazionale a casa. Enrico ‘Chico’ Forti sta scontando un ergastolo per omicidio. Una vicenda giudiziaria, la sua, che però ha destato molti dubbi fin dall’inizio. Forti si è sempre detto innocente. E ormai sono in tanti a credere che in realtà furono altri a incastrarlo, gettandogli addosso un’accusa tanto infamante quanto falsa, al momento dell’assassinio, nel 1998, di Dale Pike, figlio di Anthony Pike. Quest’ultimo era il re delle notti di Ibiza, proprietario del Pikes Hotel, il locale degli artisti e delle rockstar, e Chico Forti, imprenditore, voleva rilevarlo.

Chico Forti Usa Italia
Chico Forti

I tentativi di riportare Forti in Italia

Rigoroso no comment da parte dei familiari e amici di Forti in merito al rientro in Italia del loro congiunto. L’auspicio comunque è che “questa vicenda che ormai dura da 25 anni si possa velocemente concludere“. È stato fatto presente anche che “l’intervento del Governo Meloni nelle scorse settimane ha dato un’accelerata all’iter” giudiziario e burocratico per riportare Forti a casa. Chico Forti, ex surfista e produttore televisivo italiano, ha dunque lasciato il carcere in cui era detenuto in Florida e torna nel suo Paese. Lo aveva annunciato il 1° marzo 2024 la premier Giorgia Meloni.

Era stato condannato all’ergastolo negli Usa per l’omicidio di Dale Pike, avvenuto il 15 febbraio del 1998. Da sempre Forti si è dichiarato innocente. Negli anni si sono susseguite inchieste giornalistiche e televisive e appelli bipartisan dal mondo della politica per il suo ritorno in patria, fino a quando, il 23 dicembre 2020, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva annunciato il suo rientro in Italia per finire di scontare la pena dell’ergastolo. Quella volta però si era sbilanciato troppo: l’accordo era sfumato per problemi burocratici.

Chico Forti Italia carcere Verona
Foto X @fisco24_info

La vicenda del Pikes Hotel di Ibiza

Nel 1998 Forti finisce sotto accusa per la morte dell’imprenditore australiano Dale Pike, il cui cadavere viene ritrovato su una spiaggia in Florida. Era il figlio di Anthony Pike, con cui l’imprenditore trentino era in trattativa per acquistare il Pikes Hotel, a Ibiza. L’ipotesi era che qualcuno avesse informato Dale che suo padre, affetto da demenza senile, stava per essere raggirato da Forti. Nel 2000 va all’ergastolo – senza possibilità di condizionale – che inizia subito a scontare nel Dade Correctional Institution di Florida City, poco distante da Miami. Forti ha sempre dichiarato di essere stato vittima di un errore giudiziario. Cominciò una lunga battaglia, prima processuale e poi anche diplomatica e politica, per tornare in Italia, sulla base della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, chiedendo di poter scontare la pena nel suo Paese. Adesso è ciò che accadrà.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio