In occasione del Natale di Roma del 21 aprile è andato in scena un patto di unione e gemellaggio tra l’Italia e la Romania per celebrare i 2777 anni di Roma. Per lo speciale anniversario si è svolto infatti un doppio evento culturale: il finissage della mostra “Dacia, l’ultima frontiera della romanità“, ospitata al Museo Nazionale Romano, e la presentazione della nuova collezione “Dacica, il tempo che si rinnova” della stilista Daniela Otea.
Un connubio particolare quello tra moda e archeologia andato in scena nelle prestigiose Terme di Diocleziano, ispirate all’antica Dacia, che corrisponde alla moderna Romania. Un evento fortemente voluto dal commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, insieme a Gabriela Dancau, ambasciatrice della Romania in Italia, Stéphane Verger, direttore del Museo Nazionale Romano, Renata Sansone, direttore operativo di Civita Mostre e Musei e Andrea Buccolini, responsabile delle relazioni esterne del Gruppo Storico Romano.
La sfilata della stilista romena Daniela Otea
In questo scenario è significativo l’inserimento nel palinsesto della moda, con la talentuosa stilista Daniela Otea, che attraverso i suoi abiti apre un dialogo importante con il contesto delle Terme di Diocleziano e la rievocazione storica: “La presentazione di abiti eccezionali, ispirati alla nostra cultura comune”- afferma Gabriela Dancau- “creati dalla stilista Daniela Otea, un’occasione unica per ammirare le creazioni di una stilista di talento, immerse nell’atmosfera suggestiva delle Terme di Diocleziano”. Eleganza contemporanea e radici storiche: un viaggio nel tempo che riporta in luce simboli ed archetipi stilistici di una civiltà millenaria. Modelli di alta moda sostenibile che reinterpretano il passato in chiave moderna, creati dalla designer romena che vive da oltre vent’anni in Italia.
La sfilata rievoca simboli di una civiltà millenaria
Ispirata all’antico patrimonio culturale dei Daci, la collezione Dacica, il tempo che si rinnova è un lavoro minuzioso nel passato con una rilettura contemporanea. Gonne peplo, pantaloni palazzo, abiti scivolati e mantelle con cappuccio si fondono con la maestria della tecnica couturière. I capi danno vita a creazioni di alta moda sostenibili, ricche di valori antropici. I tesori archeologici della Dacia, insieme ai preziosi ornamenti del vestiario antico, rendono la collezione una rievocazione della memoria del patrimonio culturale dei Daci. La sfilata si configura come un dialogo tra passato e presente, tra il tempo e il luogo. Le Terme di Diocleziano diventano palcoscenico ideale per la collezione di Daniela Otea, che celebra la bellezza senza tempo della femminilità. Un omaggio alle radici storiche della stilista che si intreccia con la modernità del design e la sostenibilità dei tessuti e materiali utilizzati.
La sfilata di Daniela Otea e la mostra Dacia
La mostra Dacia. L’ultima frontiera della Romanità al Museo Nazionale Romano-Terme di Diocleziano, a cura di Ernest Oberlander (direttore del Museo Nazionale di Storia della Romania) e di Stéphane Verger (direttore del Museo Nazionale Romano), rappresenta la più ampia e importante esposizione di reperti archeologici organizzata dalla Romania all’estero negli ultimi decenni, per illustrare lo sviluppo storico e culturale di questa nazione lungo l’arco di oltre millecinquecento anni, dall’VIII sec. a.C. all’VIII sec. d.C. Nelle sale delle Terme sono stati presentati infatti circa mille oggetti provenienti da quarantasette musei rumeni, oltre che dal Museo Nazionale di Storia della Repubblica di Moldova. Cimeli esposti per la prima volta insieme ad alcuni reperti del Museo Nazionale Romano.