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Iran e Israele, tensione altissima dopo l’attacco di Teheran

Quasi certa una rappresaglia. Gli ayatollah: "Non vogliamo un'escalation". Macron: "Lavoriamo con la Cina per la tregua in Medio Oriente"

In Medio Oriente alla guerra di Israele a Gaza contro Hamas, che ha compiuto il pogrom del 7 ottobre, si è sommato l’attacco dell’Iran, nella notte fra il 13 e il 14 aprile. Una risposta a un altro attacco. Quello israeliano contro il consolato iraniano di Damasco, in Siria, in cui è stato ucciso un alto esponente di Teheran. Adesso si attende la possibile rappresaglia di Tel Aviv, in un’escalation di morte e distruzione che sta allarmando il mondo. 

Il regime islamico di oggi “non è diverso dal terzo reich e l’ayatollah non è diverso da Adolf Hitler” ha detto perentoriamente Gilad Erdan, rappresentante di Israele all’ONU, durante il suo intervento al Consiglio di Sicurezza. “Dobbiamo condannare con fermezza l’Iran, e infliggergli delle sanzioni: va fermato ora. Non per il bene di Israele, non per quello della Regione ma per il mondo intero” ha chiosato, sottolineando che “il mondo deve schierarsi contro l’Iran. Dobbiamo batterci. La sola opzione possibile è utilizzare tutti i mezzi che abbiamo perché paghino per questi crimini e reati orribili il giusto prezzo“. “L’Iran viola da anni la Carta dell’ONU, è il primo sponsor del terrorismo e oggi ha gettato la maschera” ha concluso.

Iran guerra Israele
Foto X @sehirkazmi

Iran: “Azione necessaria

Secca la replica di Amir-Saeid Iravani, rappresentante dell’Iran, durante il suo intervento nella riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. “Israele deve rispondere delle sue azioni, dei crimini e delle atrocità commesse. Il Consiglio di sicurezza deve agire tempestivamente. Qui non c’e nessuna guerra per procura e noi non vogliamo un’escalation del conflitto” ha dichiarato. “Si è trattato di autodifesa come sancito della carta dell’Onu e riconosciuto anche dal diritto internazionale” ha poi sottolineato. “Questa azione – ha affermato – è stata necessaria, moderata, proporzionale, con soli bersagli militari e portata avanti attentamente per minimizzare il potenziale di escalation e per evitare di nuocere ai civili“.

Macron: “Israele non risponda

Si apprende intanto che nel corso dell’attacco dell’Iran contro Israele la Francia ha “intercettato droni su richiesta della Giordania“. Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron a BFMtv. Per La Francia l’Iran, sparando centinaia di missili e droni contro Israele, ha rispostoin modo sproporzionato” all’attacco al suo consolato a Damasco. Ma Parigifarà di tutto per evitare un’escalation in Medioriente” e cercherà di “convincere Israele a non rispondere” all’attacco subìto dall’Iran.

Xi Macron guerra pace
Macron e Xi Jinping con le rispettive mogli. Foto X @Terror_Alarm

Macron ha detto inoltre di “sperare in una tregua olimpica (quest’estate ci saranno le Olimpiadi di Parigi, ndr.)” che sospenda il conflitto nella Striscia di Gaza tra Hamas e Israele. Ma anche l’aggressione russa dell’Ucraina. Intervistato dall’emittente Bfmtv, il capo dell’Eliseo ha dichiarato che chiederà al presidente cinese Xi Jinping di aiutarlo a raggiungere questo obiettivo. Dall’agenzia di stampa palestinese Wafa si apprende intanto che le forze di Israele hanno bombardato una moschea nel campo Nuseirat, nel centro della Striscia, radendola al suolo. La situazione a Gaza è drammatica. I palestinesi vivono già, di fatto, quella che potrebbe diventare una carestia. Indotta non da cause naturali, ma dall’uomo attraverso la guerra.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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