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Irlanda, il nuovo premier Harris è una star di TikTok da un milione di like

Subentra all'uscente Leo Varadkar dopo una folgorante carriera politica partita dal basso

A soli 37 anni Simon Harris è diventato il più giovane primo ministro della storia d’Irlanda. Come riporta Agi, l’ascesa politica di Harris è stata fulminea. Un po’ come quella di Matteo Renzi, aggiungiamo noi, che divenne premier in Italia nel 2014 a 39 anni. Ma per il capo del Governo di Dublino i social network, e TikTok in particolare, dove è una star, sono stati fondamentali, oltre all’indubbio talento.

Il neo premier è divenuto a marzo leader del partito di Centrodestra Fine Gael. È stato l’unico candidato a succedere al primo ministro Leo Varadkar alla guida di questo partito. Varadkar si è dimesso il 20 marzo, destando un generale sconcerto, perché riteneva di non essere più “la persona adatta” per assumere queste funzioni. Simon Harris, che finora ha ricoperto la carica di ministro dell’Istruzione superiore, ha promesso di impegnarsi “con duro lavoro, con sangue, sudore e lacrime, giorno dopo giorno, con responsabilità e umiltà“. È già soprannominato dai media TikTok Taoiseach, una parola gaelica che significa “capo” o “leader” e pronunciata “Tee-shock“. Tutto a causa del suo uso intensivo dei social network.

Simon Harris Irlanda premier
Simon Harris. Foto Ansa/Epa Damien Desiderati

Chi è Simon Harris

Voglio portare anche la mia esperienza di vita concreta” al Governo, ha detto Harris, nativo della città costiera di Greystones, vicino a Dublino. Figlio di un tassista e di un assistente scolastica, il nuovo capo di Governo dell’Irlanda ha rinunciato a terminare gli studi di giornalismo e francese all’Università per dedicarsi alla politica fin da giovane.

Ha cominciato con una campagna per migliorare la condizione delle persone autistiche, sensibilizzato da suo fratello affetto dalla sindrome di Asperger, e ha aderito al partito Fine Gael quando aveva solo 16 anni. Ha poi rapidamente scalato i ranghi, diventando funzionario locale a 22 anni, deputato a 24 anni – cosa che gli è valsa il soprannome di “bambino del Dail“, il Parlamento irlandese. Per poi entrare nel Governo come segretario di Stato per le Finanze nel 2014, a soli 27 anni.

Irlanda premier Varadkar
L’ex premier irlandese Leo Varadkar. Foto Ansa/Epa Mark Marlow

So che per molti versi la mia carriera è stata un po’ strana. La vita mi si è imposta molto più rapidamente di quanto avrei immaginato“, ha ammesso durante un’intervista alla rivista Hot Press nel 2022. Diventato ministro della Sanità nel 2016, carica che ha ricoperto per 4 anni e in particolare all’inizio della pandemia di Covid-19, Harris ha ricevuto elogi per il suo talento di comunicatore. Ma in molti lo hanno criticato per il numero di anziani morti nelle case di riposo.

TikTok e la politica in Irlanda

Padre di due figli e sposato con un’infermiera cardiologa, Simon Harris ha affermato la sua presenza quotidiana sui social network. Su TikTok, il social più gettonato dai giovanissimi (che però sta incontrando difficoltà negli Usa), il neo-premier dell’Irlanda raccoglie più di un milione di like ai suoi post. È ormai una delle personalità politiche a più alta visibilità dell’Isola. Per la sua età e le sue capacità comunicative i suoi avversari lo hanno già soprannominato “Leo 2.0“. Un modo per sottolineare che sarà soltanto versione ‘aggiornata’ dello stile politico del premier di Centrodestra uscente, Leo Varadkar. Per i suoi sostenitori, il suo entusiasmo potrebbe rivitalizzare il Fine Gael, al terzo posto nei sondaggi a poche settimane dalle elezioni locali e per il Parlamento europeo. E soprattutto a meno di un anno dalle elezioni legislative.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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