Angelica è una donna determinata e consapevole delle sue capacità e del suo talento. La passione per la musica non ha tardato a manifestarsi e adesso prosegue la sua carriera di cantautrice e musicista. Curiosa del futuro che verrà, nel frattempo si gode i successi raggiunti, tra album e singoli.

Angelica Schiatti, in arte semplicemente Angelica. Attraverso la sua musica è riuscita a trovare la sua strada e continua il suo percorso a suon di successi e nuovi traguardi. A cinque anni di distanza dalla prima uscita discografica, quest’anno l’artista ha pubblicato il nuovo album, Sconosciuti Superstar, in attesa di tornare molto presto nella dimensione dei live.

Angelica, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Angelica ha esordito nel panorama musicale nel 2019 con la pubblicazione del suo primo progetto discografico, Quando finisce la festa. Ed è proprio per celebrare le sue origini e i traguardi raggiunti in questi primi cinque anni di carriera, che nello stesso giorno – l’8 marzo – ha pubblicato il nuovo album, Sconosciuti Superstar. Un disco contenente 11 nuove tracce, scritte a sei mani con Calcutta e Domenico Finizio. Tra melodie sperimentali con un sound variegato ma omogeneo che fa da sfondo. Dallo stile disco alle ballate, passando per chitarre distorte, synth e arpeggiatori: mettendo in mostra la versatilità di Angelica, che riesce a sintetizzare coerentemente qualsiasi melodia gli piaccia. Sconosciuti Superstar è stato un album emotivamente impegnativo, ma allo stesso tempo liberatorio per la cantante. Noi di VelvetMAG l’abbiamo voluta incontrare a qualche settimana dall’uscita del disco per parlare del suo percorso e dei prossimi progetti.

Angelica, l’intervista esclusiva su VelvetMAG

Quando c’è stato però il tuo primo approccio alla musica? E come hai capito che fosse la strada giusta?
In casa mia non c’era nessun appassionato di musica, non c’erano dischi, non c’era praticamente neanche la radio. Poi un’estate ho preso l’otite e sono rimasta chiusa a casa al mare per giorni mentre gli altri facevano i bagni. Così ho chiesto una radio per passare il tempo, o forse me l’ha regalata mio papà, insomma, nella radio era rimasto un cd dei Beatles lasciato dal negoziante e da lì ho capito che la musica non mi avrebbe mai lasciata. Ho imparato a suonare ed è stata poi la vita giorno dopo giorno a farmi diventare una musicista e cantautrice. Non so ancora se sia la strada giusta, non so se esista una strada giusta in generale o se si possa esserne consapevoli.

Angelica: gli esordi, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Non ti sei mai fermata tra il vecchio e nuovo anno, con l’uscita di tantissimi singoli. In cosa trovi l’ispirazione quando scrivi nuova musica?
Vado ad ondate. Ci sono momenti in cui scrivo ogni giorno cose che mi soddisfano e dei momenti dove invece sento che devo fermarmi e non scrivo niente perché è come se mi stessi ricaricando le batterie della creatività ed è inutile sforzarsi. Quello che esce magari è anche bello, ma è più mestiere che cuore.

Sei terzo album in studio, con la partecipazione di Calcutta. Com’è stato lavorare a questo nuovo progetto?

Il disco è prodotto quasi nella sua totalità da Pietro Paroletti, Golden Years, con il quale abbiamo fatto un lavoro che porterò sempre nel cuore per la quantità di bei ricordi e di belle vibes. In alcuni pezzi (che avevo già buttato giù in solitudine) c’è stata poi l’incursione di Edoardo – Calcutta – e di Domenico Finizio, per la parte musicale, e sono contenta perché sono tutte persone che porto nel cuore per motivi diversi. Sono gelosa della mia musica, le mani le faccio mettere solo se sono sicura che ci sia un coinvolgimento emotivo, una conoscenza reciproca, un rispetto umano oltre che quello artistico.

Angelica, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Lo hai quasi definito un album di rinascita. In cosa ti senti cambiata? Cosa ti ha insegnato la musica fino ad oggi?
La musica mi ha curata (insieme alla mia psicologa e ai miei affetti). Mi ha trasformata e accompagnata nella trasformazione. La musica mi ha insegnato ad avere meno paure, ad essere più a contatto con le mie emozioni, senza appunto la paura di non essere all’altezza. Mi ha fatto diventare più consapevole e meno ingenua e, nonostante questo, anche più leggera e più capace di divertirmi. La musica mi ha fatto anche arrabbiare molto, ma ho imparato come gestire i sentimenti come rabbia e odio canalizzandoli in qualcosa di costruttivo.

Angelica, foto Courtesy of Press Office – VelvetMag

Anche nei live sei sempre stata operativa nella tua carriera. A quando i prossimi appuntamenti?
Da maggio si ricomincia e non vedo l’ora. Sarà bello.

Cosa ti auguri per il tuo futuro da artista?
Finché ne avrò la necessità espressiva, il mio augurio è di poter continuare a fare musica. E di poter sperimentare ed evolvermi sempre in libertà e divertendomi.