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Amazon contro le false recensioni, storica sentenza in Italia

Per la prima volta un tribunale del nostro Paese porta alla chiusura di un sito che offriva rimborsi a chi ne parlava bene sulla piattaforma di e-commerce

Il gigante mondiale del commercio elettronico Amazon vince la prima causa civile in Italia contro le recensioni false. Il 19 marzo il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza contro malintenzionati che hanno tentato di agevolare la pubblicazione di valutazioni a 5 stelle su Amazon.it. Lo rende noto il colosso dell’e-commerce. La sentenza ha portato alla chiusura del sito Realreviews.it e ha vietato al suo gestore di porre in essere attività simili in futuro. Il tribunale ha stabilito che il proprietario del sito ha agito in violazione delle leggi sulla concorrenza, causando così un danno sia ad Amazon sia ai suoi clienti.

La sentenza ha rivelato come il sito Realreviews.it offrisse ai potenziali recensori un rimborso completo dei prodotti acquistati se avessero pubblicato e fornito la prova di una recensione a 5 stelle. L’azione legale fa parte – spiega l’azienda – “di una più ampia e continua attività di Amazon volta a contrastare le recensioni false a livello globale. L’anno scorso Amazon ha preso provvedimenti nei confronti di 44 malfattori in Europa, promuovendo nove nuove azioni legali in Spagna, Germania e Francia“.

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Foto X @greenMe_it

La sentenza a favore di Amazon

La sentenza del Tribunale di Milano segna una tappa importante nella nostra lotta per proteggere i clienti dalle recensioni false. Il nostro obiettivo è assicurare che ogni recensione sullo store di Amazon sia affidabile e che rifletta le reali esperienze dei consumatori“, ha detto Claire O’Donnell, Direttore di Selling Partner Trust & Store Identity di Amazon. “Non possiamo che approvare l’impegno di Amazon e plaudire alla prima storica sentenza emessa da un tribunale civile in Italia contro un sito di recensioni false” è il commento Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo. “Denunciamo da tempo il fenomeno delle recensioni abusive che inganna e colpisce in primis i consumatori in buona fede“.

Il sito che vendeva presunte false recensioni a 5 stelle circa gli articoli commercializzati su Amazon è stato in grado di “distorcere” non solo il mercato per via di una “grave interferenza” sotto il profilo della “leale concorrenza“. Ma “anche il mercato del servizio di offerta di recensioni online” è stato condizionato sia sul “versante dei consumatori, le cui scelte consapevoli” sarebbero state “compromesse da informazioni false“, sia sul “versante del fornitore del servizio qual è, in questo, caso” lo stesso store dell’azienda di Seattle. Lo scrive il giudice di Milano Alessandra Dal Moro nel provvedimento con cui ha disposto in via cautelare la chiusura del sito Realreviews.it e ha vietato al suo gestore di porre in essere attività simili in futuro.

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Il Palazzo di Giustizia di Milano. Foto Ansa Mourad Balti Touati

Il sito condannato

Attività che è stata ritenuta “senz’altro illecita (…) poiché in pieno contrasto con le normative (…) e con i principi di correttezza professionale. E idonea a produrre, in capo” al portale di e-commerce “il danno ingiusto della inaffidabilità del servizio di recensione offerto. E più in generale all’immagine dello store online e alla sua reputazione commerciale“. Il che avrebbe come conseguenza una “perdita di affidabilità agli occhi sia di potenziali venditori che dei consumatori“. Per tanto il tribunale ha ordinato al titolare di Realreviews.it “di cancellare tutte le pagine relative a tale servizio in connessione con Amazon da qualsiasi sito web che egli possiede o controlla“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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