NewsPrimo piano

Trump, a rischio le primarie in Illinois: sarebbe il terzo Stato a cacciarlo dopo Maine e Colorado

"Ha violato la clausola anti-insurrezione" afferma un giudice, in relazione all'assalto al Congresso del 6 gennaio 2021

Si fa ogni settimana più tesa e complessa per Donald Trump la sfida elettorale in vista delle elezioni presidenziali del prossimo novembre. Un giudice dell’Illinois ha deciso di escludere l’ex presidente alla competizione per le primarie repubblicane di questo Stato a causa del suo ruolo nell’insurrezione in Campidoglio del 6 gennaio 2021. Come è noto, Trump è sotto processo con l’accusa di aver collaborato, se non istigato, la cospirazione che portò all’assalto di migliaia di suoi sostenitori al Congresso degli Stati Uniti, 3 anni fa. Ci furono 5 morti, 13 feriti e 52 arresti, oltre alla devastazione degli uffici dei parlamentari. Fu una delle pagine più buie nella storia della democrazia americana.

Il giudice ha però ritardato l’entrata in vigore della sua sentenza alla luce di un previsto appello dell’ex presidente americano. L’Illinois è ora il terzo Stato dove Trump non potrà presentarsi per chiedere il voto degli elettori alle primarie repubblicane, dopo Colorado e Maine. Il giudice della contea di Cook, Tracie Porter, si è schierato con gli elettori dell’Illinois che hanno sostenuto che l’ex presidente dovrebbe essere squalificato dalle primarie statali del 19 marzo e dalle elezioni generali del 5 novembre. Per lui l’accusa è di aver violato la clausola anti-insurrezione del 14° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.

Donald Trump primarie repubblicane
Foto Ansa/Epa Jim Lo Scalzo

Trump invoca l’immunità

Le primarie repubblicane dell’Illinois sono fissate al 19 marzo. “La sentenza è incostituzionale, faremo ricorso” hanno replicato i portavoce di Trump, Steven Cheung. “Un giudice attivista democratico dell’Illinois ha sommariamente annullato il consiglio elettorale statale. E ha contraddetto le precedenti decisioni di dozzine di altre giurisdizioni statali e federali. Si tratta di una sentenza incostituzionale contro cui faremo tempestivo ricorso in appello“. Nella notte, però, Trump ha anche incassato un parziale successo in vista delle presidenziali. La Corte Suprema ha infatti accettato di esprimersi sull’immunità invocata dal tycoon. Deciderà quindi se si può o meno perseguire l’ex presidente con l’accusa di aver interferito con le elezioni del 2020. E ha stabilito un percorso per una rapida risoluzione.

primarie usa Trump Haley
Foto Ansa/Epa Jim Lo Scalzo

La Corte Suprema ha già affermato in precedenza che i presidenti sono immuni dalla responsabilità civile per gli atti ufficiali, ma gli avvocati di Trump sostengono che tale protezione dovrebbe essere estesa anche ai procedimenti penali. La Corte esaminerà le argomentazioni ad aprile, con una decisione probabilmente entro la fine di giugno. “Senza l’immunità – ha esultato Trump – un presidente non può operare adeguatamente o prendere decisioni nel migliore interesse degli Stati Uniti“.

Primarie repubblicane, le date

Le primarie del partito repubblicano negli Stati Uniti per il 2024, in vista delle presidenziali di novembre, sono cominciate con Iowa (15 gennaio) e New Hampshire (23 gennaio). Si concluderanno il 4 giugno con Sud Dakota, Montana, New Jersey e New Mexico. La data chiave però la prossima settimana, il 5 marzo, quando ci sarà il Super Tuesday. In quel super martedì andranno al voto 15 Stati. La Convention nazionale repubblicana del 2024 è un evento in cui i delegati selezioneranno i candidati del partito alla presidenza e alla vicepresidenza degli Usa, sottoponendoli al responso delle urne federali il 5 novembre 2024. La Convention si terrà dal 15 al 18 luglio 2024 al Fiserv Forum di Milwaukee, nel Wisconsin.

I democratici hanno scelto Chicago, nell’Illinois, come sede della convention del partito. L’assemblea si terrà dal 19 al 22 agosto prossimi. Joe Biden sembra in fase di recupero nei sondaggi sul voto finale, ma di certo per lui il confronto con Trump sarà molto duro.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio