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Eredità Agnelli, John Elkann indagato dopo un’esposto di sua madre

Senza fine la saga dell'immenso patrimonio (almeno 100 miliardi) della più celebre famiglia italiana di imprenditori

L’eredità di Gianni e Marella Agnelli appare un tormento senza fine. In primo luogo per Margherita Agnelli, figlia dell’Avvocato. Ma anche per John Elkann e i suoi fratelli. A seguito di un esposto in procura a Torino da parte di Margherita Agnelli, madre di John, Lapo e Ginevra Elkann, il presidente di Stellantis e Ferrari, pupillo dell’Avvocato, si ritrova sotto inchiesta. Assieme a lui altre due persone: il commercialista torinese Gianluca Ferrero e l’amministratore dell’eredità di Marella Agnelli per incarico dell’autorità giudiziaria svizzera, Robert Von Groueningen.   

I magistrati torinesi indagano a partire da un fascicolo sulle fiduciarie del gruppo controllato dalla famiglia Agnelli. Dunque per una vicenda legata indirettamente all’annosa querelle relativa all’eredità familiare che va avanti da molti anni. La famiglia Elkann-Agnelli è spaccata e ai ferri corti da tempo. Margherita Agnelli ha rapporti difficili con i figli per ciò che riguarda la ripartizione dell’eredità poiché ritiene che non le sia stato riconosciuto ciò che le spetta. Ora un nuovo esposto che lei stessa ha presentato, ha innescato gli accertamenti che riguardano eventuali violazioni di carattere fiscale.

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John Elkann. Foto Ansa/Alessandro Di Marco

Madre contro figli e figli contro madre

Su indicazione dei pubblici ministeri, la Guardia di finanza ha acquisito una copiosa documentazione. Il faro, in particolare, sarebbe acceso sul trattamento fiscale del pagamento vitalizio che Margherita versava alla madre, Marella, in virtù di accordi presi nel 2004, dopo la morte dell’Avvocato. Gli anni presi in esame sono il 2018 e il 2019. In tribunale a Torino deve riprendere una causa civile che vede Margherita come “attore” e i suoi tre figli, sul versante opposto, come “parte resistente“.

A luglio scorso i giudici avevano decretato uno stop dicendosi del parere che fosse necessario attendere l’esito di 3 procedimenti aperti in Svizzera. La Corte di Cassazione, però, ha parzialmente annullato la loro ordinanza invitandoli a motivare meglio la decisione. Il 2 marzo 2004, un anno dopo la morte di Gianni Agnelli, Margherita stipulò a Ginevra con la madre, Marella Caracciolo, un accordo transattivo. Tramite il quale, in cambio della rinuncia alle partecipazioni nelle società di famiglia, ottenne il conferimento di beni per l’equivalente di 1 miliardo e 275 milioni di euro. La madre di John, Lapo e Ginevra Elkann rinunciò a detenere quote azionarie persino nella società Dicembre, cedendole a sua madre Marella Caracciolo.

Dicembre, la cassaforte degli Elkann

Oggi la Dicembre altro non è che la società finanziaria che costituisce la ‘cassaforte‘ degli Elkann. Vale circa 3 miliardi di euro. Tutto il patrimonio aziendale, societario e personale che gli odierni Agnelli-Elkann hanno ereditato dopo la morte di Gianni, difficile da stimare, vale come minimo 100 miliardi.

Margherita Agnelli eredità
Margherita Agnelli. Foto Ansa/Alessandro Di Marco

Chi controlla la Dicembre ha in mano le chiavi del tesoro. Come spiega il Sole24Ore, Dicembre è controllata da John Elkann al 60%, mentre il restante 40% è di proprietà di Lapo e Ginevra Elkann. Questa società è l’azionista più forte – con una quota del 38% – della Giovanni Agnelli Bv, a cui fa capo il controllo di Exor. E quindi del relativo impero. Ossia di Stellantis, Ferrari, Cnh, Iveco, Gedi, la Juventus e altre partecipazioni nel lusso.

Come nasce la spaccatura fra gli Agnelli

Di quell’intesa di vent’anni fa, nel lontano 2004, in seguito Margherita Agnelli non riconobbe la validità. Ritenne di essere stata vittima di un complotto ai suoi danni. Questa tesi, portata nelle aule di giustizia tramite cause civili e denunce penali, non ha mai convinto la magistratura italiana. Donna Marella (la moglie di Gianni Agnelli, madre di Margherita e nonna di John, Lapo e Ginevra) è morta nel 2019. Ha indicato come eredi alcuni dei suoi nipoti: John, Lapo e Ginevra Elkann. Margherita sostiene di essere stata esclusa ingiustamente dalla successione insieme agli altri figli avuti con il secondo marito, Serge De Pahlen. E ha impugnato i testamenti.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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