Da sinistra Nilla Pizzi Foto ©Archivio Moreschi, al centro Claudia Koll con un abito di Gianni Versace, a destra Belen Rodriguez con un abito con spacco inguinale di Fausto Puglisi
Il Palco dell’Ariston e le sue canzoni, ma anche gli abiti dei cantanti in gara e dei presentatori segnano anno dopo anno la storia del costume della moda e la sua evoluzione. Ci sono look iconici del Festival di Sanremo che hanno avuto il merito di farci ricordare la kermesse canora non solo per le melodie, ma anche per le mise dei protagonisti della musica italiana.
In settantaquattro edizioni del Festival della Musica Italiana sul palco dell’Ariston si sono viste tante stravaganze. Ripercorriamo in questo articolo le creazioni fashion che hanno entusiasmato e colpito maggiormente il pubblico sia in positivo che in negativo. Mise che negli anni sono state anche reinterpretate, a conferma che la loro forza e suggestione è rimasta invariata nel tempo e nell’immaginario collettivo di tutti noi, perché come affermava Cesare Pavese: “Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi” e quelli fashion, aggiungiamo noi, sono davvero indimenticabili.
Da sinistra Nilla Pizzi Foto ©Archivio Moreschi, al centro Claudia Koll con un abito di Gianni Versace, a destra Belen Rodriguez con un abito con spacco inguinale di Fausto Puglisi
L’abito bianco modello new look dai variopinti ricami, indossato da Nilla Pizzi nel 1951 quando vinse il primo Festival di Sanremo con “Grazie dei fior”, divenne subito imitato da tutti. L’edizione numero uno di Sanremo si fa ricordare quindi per la mise della vincitrice. La Pizzi nella sua carriera ha partecipato sette volte al Festival, si è presentata sul palco dell’edizione numero uno con un lungo abito bianco, impreziosito da ricami in paillette e pizzo, con cui conquistò tutti. Il capo divenne infatti immediatamente un punto di riferimento, un vero e proprio look iconico del Festival di Sanremo. Nell‘edizione in cui l’aveva vista trionfatrice Nilla Pizzi aveva indossato per le tre serate sempre lo stesso abito di pizzo bianco, mentre nel 1960 si era servita nell’atelier di Anna Mode, la fornitrice di costumi di Canzonissima.
Giovanissima, biondissima, talentuosa e spregiudicata quanto basta. Patty Bravo agli albori della sua carriera nel 1984 stupisce ed ammalia il pubblico in versione geisha, in un look iconico che rientra nella storia del costume del Festival di Sanremo. Un omaggio al Giappone avrebbe rivelato successivamente la cantante, studiato nei minimi dettagli insieme a Gianni Versace che elaborò l’abito in maglia di ferro scelto dalla ragazza del Piper nel corso di una delle serate. “Per una bambola” è il titolo del suo brano e Patty non poteva trovare mise più giusta per interpretarlo. Sexy ed irriverente.
Ed è ancora Gianni Versace la firma a cui si affida anche Loredana Bertè quando canta “Re” di Mango. La cantautrice calabrese, sorella minore dell’indimenticabile Mia Martini, nel 1986 suscita clamore e dissensi con una mise forte e provocatoria in total look nera di pelle con un finto pancione a favore dell’aborto.
A sinistra Patty Bravo in versione geisha, a destra Loredana Bertè con il finto pancione provocatorio
Tutti i look di Anna Oxa negli anni hanno sempre lasciato il segno. In particolare nella storia dei look iconici del Festival di Sanremo c’è quello del 1986 in cui la Oxa indossò un audace vestito nero satinato che lasciava scoperto l’ombelico con un oblò mentre interpreta uno dei suoi brani più celebri “E’ tutto un attimo” con cui si classificherà al quinto posto. Iconico il cappuccio della star in versione androgina e con le fasce incrociate sul seno che sui social ancora oggi è tra i più amati di sempre. Nel 2022 sarà Noemi a omaggiare la Oxa ripetendo il look della diva durante la sua esibizione a Sanremo con una seducente creazione firmata da Alberta Ferretti. Un omaggio della stylist Susanna Ausoni, che curava i look sanremesi di Noemi fatto creare appositamente per la cantante dalla Ferretti.
A sinistra Anna Oxa con l’abito scandalo con l’ombelico scoperto, a destra il bozzetto di Alberta Ferretti dell’abito di Noemi ispirato proprio al look della Oxa
Nel 1991, Sabrina Salerno e Jo Squillo hanno presentato a Sanremo il brano “Siamo donne”: il look sfoggiato dalle due interpreti è rimasto nella storia dell’Ariston, soprattutto quello di Sabrina Salerno che sul palco ha sfoggiato un bikini lamé, l’unico due pezzi visto al Festival. Una rivoluzione. Jo Squillo ha virato invece su un mini abito aderente rosa.
Una raffinata e suadente Regina di scacchi solca la passerella del Teatro Ariston. Il fascino di Claudia Koll è incorniciato da un’emblematica creazione del geniale Gianni Versace. Un suntuoso vestito ampio a scacchi che entra di diritto nella storia dei look iconici del Festival di Sanremo (foto abito in copertina).
A sinistra Sabrina Salerno in bikini e Jo Squillo, a destra l’abito in piume di Valeria Marini
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