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Il futuro della Chiesa Anglicana? Le intenzioni del principe William

Il sovrano inglese da Enrico VIII è anche la massima autorità religiosa

Mentre la Famiglia Reale inglese deve affrontare un difficile vuoto di potere, si è scatenato il caos per le affermazioni che riguardano il principe William e la Chiesa Anglicana. Secondo l’esclusiva del Daily Mail, infatti, il principe di Galles in futuro potrebbe diventare il primo sovrano britannico a rompere i legami ufficiali con la Chiesa d’Inghilterra dopo ben cinque secoli dallo scisma.

Per molti il principe William mantiene delle posizioni molto vicine a quelle di sua nonna, la regina Elisabetta. Secondo le fonti vicine alla Famiglia Reale, infatti, il marito di Kate Middleton cerca di seguire le sue orme e si riferirà proprio a lei quando toccherà a lui regnare un giorno. Ma in un punto i due sarebbero lontanissimi: il rapporto tra Corona e Chiesa Anglicana. Secondo la notizia lanciata dal tabloid, infatti, il principe di Galles avrebbe una visione diversa dalle cose e potrebbe stravolgere la tradizione secolare.

Principe William e la Chiesa Anglicana
Ansa

Negli ambienti reali si pensa già a quando il principe William assumerà il titolo di Capo Supremo della Chiesa Anglicana diventando re dopo suo padre. Secondo la fonte, il principe ammira e rispetta molto la Chiesa e gli piace partecipare alle funzioni religiose in periodi significativi dell’anno, come Natale e Pasqua. Tuttavia non condividerebbe l’idea di un sovrano legato alla sfera religiosa. L’argomento è trattato all’interno della nuova biografia di re Carlo, scritta dal famoso scrittore reale Robert Hardman, considerato una fonte affidabile quando si parla di Famiglia Reale britannica.

Il principe William taglierà i legami con la Chiesa Anglicana?

Come ha riportato il Daily Mail, che pubblica a puntate gli estratti della nuova biografia, il principe William non condividerebbe la fede della regina Elisabetta. Hardman ha scritto: “Negli ambienti reali, non è un segreto che egli non condivida il senso spirituale del re, per non parlare dell’incrollabile devozione della defunta regina alla chiesa anglicana. Suo padre è molto spirituale e felice di parlare di fede, ma il principe no. Non va in chiesa tutte le domeniche, ma non lo fa nemmeno la grande maggioranza del Paese. Potrebbe andarci a Natale e Pasqua, ma questo è tutto“. Secondo lo scrittore, il principe di Galles nutrirebbe profondo rispetto per la Chiesa in quanto istituzione, ma non si troverebbe “a suo agio in un ambiente di fede“. Se ciò fosse vero, il futuro re condividerebbe un aspetto che lega la maggior parte degli inglesi. Meno della metà della popolazione dell’Inghilterra e del Galles oggi si definisce cristiana.

principe William
Ansa

Già 30 anni fa circa, re Carlo III ha espresso per la prima volta la sua preoccupazione a riguardo. Per il Re, infatti, è difficile accettare il fatto che debba rappresentare una società multiculturale e multiconfessionale e allo stesso tempo avere devozione per la Chiesa Anglicana. Per questo motivo ha cercato di coinvolgere i rappresentati delle altre confessioni religiose alla sua incoronazione. Il principe William potrebbe portare a compimento il progetto di suo padre. Le conseguenze per la Chiesa Anglicana sarebbero catastrofiche. La risonanza sarebbe di poco inferiore a quella delle azioni intraprese cinque secoli fa da Enrico VIII. Intanto la cerchia dell’erede al trono ha cercato di respingere questa idea.

Il Palazzo risponde alle speculazioni sulla fine del rapporto tra Chiesa e Corona

La notizia ha fatto insorgere anche figure autorevoli. L’ex cappellano della regina Elisabetta, Gavin Ashenden, ha suggerito che il principe William dovrebbe abdicare se non desidera diventare capo della Chiesa Anglicana. Ha accusato il principe di Galles di non “comprendere la monarchia” e i suoi forti legami con il cristianesimo, esortandolo anche ad accettare il suo ruolo o a farsi da parte. A tale proposito ha affermato: “Anche se molte persone hanno parlato di smantellare la Chiesa d’Inghilterra e di cambiare i nostri assetti costituzionali, sono immensamente complesse e risalgono a 500 anni di legislazione. Ci vorrebbe un esercito di avvocati dieci anni per farlo“. Il Palazzo non ha fatto attendere la propria risposta. I funzionari hanno rilasciato una dichiarazione al Times, respingendo le affermazioni. Hanno dichiarato che William non ha intenzione di cambiare il ruolo unico del sovrano all’interno della fede anglicana. Le fonti hanno chiarito che “non era mai emersa la conversazione” sul fatto che William tagliasse i rapporti e abbandonasse il ruolo.

Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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