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David di Donatello 2024, inizia la corsa: svelate le prime candidature

In attesa dell'annuncio delle categorie, sono state svelate le quindici opere in gara per il Premio David di Donatello Cecilia Mangini 2024

È stata ufficialmente inaugurata la stagione dei Premi David di Donatello 2024, in attesa dell’annuncio delle prestigiose cinquine. Sono difatti state rivelate le candidature per il Premio David di Donatello Cecilia Mangini 2024, ovvero i quindici titoli in gara per il Miglior Documentario.

A distanza di alcuni giorni dall’annuncio dei Premi Oscar 2024, è arrivato il momento di guardare anche alla nostra industria cinematografica. L’ultimo anno ha regalato diverse sorprese sul grande schermo che si apprestano a dominare nel corso dei David di Donatello 2024, come C’è ancora domani di Paola Cortellesi. In attesa dell’annuncio delle cinquine, sono stati rivelati i quindici titoli che concorreranno per il Premio David di Donatello Cecilia Mangini 2024 – Miglior Documentario.

David di Donatello 2024: i Migliori documentari
David di Donatello 2024: le prime candidature – VelvetMag

A renderli noti ci ha pensato la Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, Piera Detassis. Quest’ultima ha preso la decisione in accordo con il Consiglio Direttivo composto da Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Francesco Giambrone, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti e Francesco Rutelli.

Rispetto alle edizioni precedenti, la commissione per i documentari composta da Guido Albonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Betta Lodoli, Pinangelo Marino e Giacomo Ravesi ha proposto un elenco più ampio. Non più dieci titoli, infatti, bensì quindici. Di seguito, ecco le pellicole che gareggeranno.

David di Donatello 2024, quali sono i quindici titoli in lizza per il Miglior Documentario

La scelta di proporre una selezione più ampia deriva dal “ritrovato interesse dell’industria per le molteplici forme del cinema del reale, accolto da un’importante risposta di pubblico, e sulla base della qualità che abbiamo riscontrato, con l’idea di restituire alla Giuria dell’Accademia una fotografia il più possibile rappresentativa della produzione nazionale“. Questa è la motivazione adotta dalla commissione per i documentari, per introdurre i quindici titoli in gara ai Premi David di Donatello 2024. Di seguito, dunque, la lista completa.

  • Chutzpah – Qualcosa sul pudore, di Monica Stambrini.
  • Enzo Jannacci – Vengo anch’io, di Giorgio Verdelli.
  • Fela, il mio dio vivente, di Daniele Vicari.
  • Io, noi e Gaber, di Riccardo Milani.
  • Kripton, di Francesco Munzi.
  • Laggiù qualcuno mi ama, di Mario Martone.
  • Le mura di Bergamo, di Stefano Savona.
  • MUR, di Kasia Smutniak.
  • N’en Parlons plus (non ne parliamo più), di Cécile Khindria e Vittorio Moroni.
  • Raffa, di Daniele Luchetti.
  • Roma, santa e dannata, di Daniele Ciprì, Roberto D’Agostino, Marco Giusti.
  • Sconosciuti puri, di Valentina Cicogna e Mattia Colombo.
  • Semidei, di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta.
  • Taxibol, di Tommaso Santambrogio.
  • Umberto Eco – La biblioteca del mondo, di Davide Ferrario.
David di Donatello 2024 MUR
“MUR” di Kasia Smutniak tra i documentari in gara ai David di Donatello 2024 @Crediti Ufficio Stampa Fosforo – VelvetMag

Si tratta di una prima scrematura, dalla quale sarà poi estratta la cinquina definitiva, annunciata in occasione delle altre candidature, tra cui sarà scelto il vincitore del David al miglior documentario. A partire dal 2021, il riconoscimento è intitolato alla memoria di Cecilia Mangini, regista e sceneggiatrice scomparsa proprio lo scorso 2021, pioniera del cinema documentaristico e instancabile ricercatrice del reale. Fu suo il primo documentario diretto da una regista donna in Italia, Ignoti alla città (1958), arricchito con i testi originali di Pier Paolo Pasolini.

Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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