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César 2024, “Rapito” di Marco Bellocchio in lizza per gli “Oscar francesi”

Dopo il successo riscosso al Festival di Cannes, la pellicola gareggerà come "Miglior Film Straniero"

liRapito di Marco Bellocchio è rientrato di recente in gara nelle cinquine dei Premi César 2024, gli “Oscar” francesi. La pellicola, presentata in concorso al Festival di Cannes 2023, gareggerà difatti come Miglior Film Straniero. Di seguito, le altre candidature.

Dopo essere stato riconosciuto come Miglior Film Italiano dell’Anno dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, Rapito di Marco Bellocchio è entrato ufficialmente in gara per i Premi César 2024. Tra i riconoscimenti cinematografici più importanti a livello europeo, vedranno la pellicola in lizza come Miglior Film Straniero.

César 2024: Rapito di Marco Bellocchio in lizza
César 2024: Rapito di Marco Bellocchio in lizza (ANSA) – VelvetMag

Acclamato al Festival di Cannes, esaltato dal Guardian e consigliato da Variety, è tra i migliori film dell’anno per Télérama, Radio France e Cahiers du Cinéma. Dopo il successo dell’uscita in sala negli USA e in Francia, dove è uscito a novembre e ha già registrato 250.000 spettatori, Rapito in Italia ha vinto anche il riconoscimento della stampa estera, Globo d’Oro, e di quella italiana con 7 Nastri d’Argento.

Venduto in molti paesi del mondo – Nord America, Inghilterra e Irlanda, Australia e Nuova Zelanda, Giappone, America Latina, Spagna, Belgio, Svizzera, Polonia, Portogallo, Grecia e Cipro, Repubblica Ceca e Slovacchia, ex-Jugoslavia, Ungheria, paesi baltici, Bulgaria, Israele, Ucraina, Taiwan e Indonesia – dopo aver partecipato ai festival di Toronto, New York, sarà a fine gennaio anche al Festival di Rotterdam e Göteborg Film Festival nella sezione Masterful auteurs. Di seguito, tutte le altre candidature dei Premi César 2024.

Premi César 2024, c’è anche Marco Bellocchio con Rapito

Miglior film

  • Anatomia di una caduta, prodotto da Marie-Ange Luciani, David Thion, diretto da Justine Triet
  • Chien de la casse, prodotto da Anais Bertrand, diretto da Jean-Baptiste Durand
  • Je verrai toujours vos visages, prodotto da Hugo Selignac, Alain Attal, diretto da Jeanne Herry
  • Le Procès Goldman, prodotto da Benjamin Elalouf, diretto da Cédric Kahn
  • The Animal Kingdom, prodotto da Pierre Guyard, diretto da Thomas Cailley

Miglior regista

  • Justine Triet per Anatomia di una caduta
  • Catherine Breillat per L’Été Dernier
  • Jeanne Herry per Je verrai toujours vos visages
  • Cédric Khan per Le Procès Goldman
  • Thomas Cailley per The Animal Kingdom

Migliore attrice

  • Marion Cotillard per Little Girl Blue
  • Léa Drucker per L’Été Dernier
  • Virginie Efira per Il coraggio di Blanche
  • Hafsia Herzi per The Rapture
  • Sandra Hüller per Anatomia di una caduta

Miglior attore

  • Romain Duris per The Animal Kingdom
  • Benjamin Lavernhe per L’Abbé Pierre – Une vie de combats
  • Melvil Poupaud per Il coraggio di Blanche
  • Raphaël Quenard per Yannick – La rivincita dello spettatore
  • Arieh Worthalter per Le Procès Goldman

Migliore attrice non protagonista

  • Leïla Bekhti per Je verrai toujours vos visages
  • Galatea Bellugi per Chien de la casse
  • Élodie Bouchez per Je verrai toujours vos visages
  • Adèle Exarchopoulos per Je verrai toujours vos visages
  • Miou Miou per Je verrai toujours vos visages

Miglior attore non protagonista

  • Swann Arlaud per Anatomia di una caduta
  • Anthony Bajon per Chien de la casse
  • Arthur Harari per Le Procès Goldman
  • Pio Marmaï per Yannick – La rivincita dello spettatore
  • Antoine Reinartz per Anatomia di una caduta
César: le candidature oltre Rapito di Marco Bellocchio
Premi César 2024, tutte le candidature oltre “Rapito” di Marco Bellocchio (ANSA) – VelvetMag

Le altre candidature

Migliore attrice esordiente

  • Céleste Brunnquell per La fille de son père
  • Kim Higelin per Le Consentementement
  • Suzanne Jouannet per La Voie Royale
  • Rebecca Marder per Grand Expectations
  • Ella Rumpf per Le Théorème de Marguerite

Miglior attore esordiente

  • Julien Frison in Le Théorème de Marguerite
  • Paul Kircher per The Animal Kingdom
  • Samuel Kircher per L’Été Dernier
  • Ivilo Machado-Graner per Anatomia di una caduta
  • Raphaël Quenard per Chien de la casse

Migliore sceneggiatura originale

  • Justine Triet, Arthur Harari per Anatomia di una caduta
  • Jean-Baptiste Durand per Chien de la casse
  • Jeanne Herry per Je verrai toujours vos visages
  • Nathalie Hertzberg, Cédric Kahn per Le Procès Goldman
  • Thomas Cailley, Pauline Munier per The Animal Kingdom

Miglior sceneggiatura non originale

  • Valerie Donzelli, Audrey Diwan per Il coraggio di Blanche
  • Vanessa Filho per Le Consentement
  • Catherine Breillat per L’Été Dernier

Migliore colonna sonora originale

  • Gabriel Yared per Il coraggio di Blanche
  • Delphine Malaussena per Chien de la casse
  • Vitalic per Disco Boy
  • Andrea Laszlo de Simone per The Animal Kingdom
  • Guillaume Roussel per I tre moschettieri (Parte 1: D’Artagnan / Parte 2: Milady)

I premi tecnici

Miglior sonoro

  • Julien Sicart, Fanny Martin, Jeanne Delplancq, Olivier Goinard per Anatomia di una caduta
  • Remi Daru, Guadalupe Cassius, Loic Prian, Marc Doisne per Je verrai toujours vos visages
  • Erwan Kerzanet, Sylvian Malbrant, Olivier Guillaume per Le Procès Goldman
  • Fabrice Osinkski, Raphael Sohier, Matthieu Fichet, Niels Barletta per The Animal Kingdom
  • David Rit, Gwennole le Borgne, Oliver Touche, Cyril Holtz, Niels Barletta per I tre moschettieri (Parte 1: D’Artagnan / Parte 2: Milady)

Migliore fotografia

  • Slivion Beaufils per Anatomia di una caduta
  • Jonathan Ricquebourg per La passion de Dodin Bouffant
  • Patrick Ghiringhelli per Le Procès Goldman
  • Davio Cailley per The Animal Kingdom
  • Nicolas Bolduc per I tre moschettieri (Parte 1: D’Artagnan / Parte 2: Milady)

Miglior montaggio

  • Laurent Sénéchal per Anatomia di una caduta
  • Francis Vesin per Je verrai toujours vos visages
  • Valérie Loiseleux per Little Girl Blue
  • Yann Dedet per Le Procès Goldman
  • Lilian Corbeille per The Animal Kingdom

Gli altri premi

Migliori costumi

  • Jürgen Doering per Jeanne Du Barry – La Favorita del Re
  • Pascaline Chavanne per Mon Crime – La colpevole sono io
  • Tran Nu Yên Khê per La passion de Dodin Bouffant
  • Ariane Daurat per The Animal Kingdom
  • Thierry Delettre per I tre moschettieri (Parte 1: D’Artagnan / Parte 2: Milady)

Miglior scenografia

  • Emmanuelle Ouplay per Anatomia di una caduta
  • Angelo Zamparutti per Jeanne Du Barry – La Favorita del Re
  • Toma Baquéni per La passion de Dodin Bouffant
  • Julia Lemaire per The Animal Kingdom
  • Stéphane Taillasson per I tre moschettieri (Parte 1: D’Artagnan / Parte 2: Milady)

Migliori effetti visivi

  • Thomas Duval per Acide
  • Lise Fischer, Cédric Fayolle per La Montagne
  • Cyrille Bonjean, Bruno Sommier, Jean-Louis Autret per The Animal Kingdom
  • Olivier Cauwet per I tre moschettieri (Parte 1: D’Artagnan / Parte 2: Milady)
  • Léo Ewald per Vermines

Miglior cortometraggio

  • L’Attente, diretto da Alice Douard, prodotto da Marie Boitard, Alice Douaro
  • Bolero, diretto da Nans Laborde-Jourdaa, prodotto da Margaux Lorier
  • Rapide, diretto da Paul Rigoux, prodotto da Anne Luthaud
  • Les Silencieux diretto da Basile Vuillemin, prodotto da Thomas Guent Ch

C’è anche Rapito di Marco Bellocchio

Migliore film d’animazione

  • Manodopera diretto da Alain Ughetto, prodotto da Alexandre Cornu, Jean-François Le Corre, Mathieu Courtois
  • Linda e il pollo, diretto da Chiara Malta, Sébastien Laudenbach, prodotto da Marc Irmer, Emmanuel-Alain Raynal, Pierre Baussaron
  • Mars Express diretto da Jérémie Périn, prodotto da Didier Creste

Miglior documentario

  • Atlantic Bar diretto da Fanny Molins, prodotto da Chloé Servel, Nicolas Tiry
  • Les Filles d’Olfa diretto da Kaouther Ben Hania, prodotto da Nadim Cheikhrouha
  • Little Girl Blue diretto da Mona Achache, prodotto da Laetitia Gonzalez, Yaël Fogiel
  • Notre corps diretto da Claire Simon, prodotto da Kristina Larsen
  • Sur l’Adamant diretto da Nicolas Philibert, prodotto da Miléna Poylo, Gilles Sacuto, Céline Loiseau

Migliore opera prima

  • Bernadette diretto da Léa Domenach, prodotto da Antoine Rein, Fabrice Goldstein
  • Chien de la casse diretto da Jean-Baptiste Ourand, prodotto da Anaïs Bertrand
  • The Rapture diretto da Iris Kaltenbäck, prodotto da Alice Bloch, Thierry de Clermont-Tonnerre
  • Vermines diretto da Sébastien Vanicek, prodotto da Harry Tordjman
  • Vincent doit mourir diretto da Stephan Casting, prodotto da Thierry Lounas, Claire Bonnefoy

Miglior film straniero

  • Rapito diretto da Marco Bellocchio
  • Foglie al vento diretto da Aki Kaurismaki
  • Oppenheimer diretto da Christopher Nolan
  • Perfect Days diretto da Wim Wenders
  • La natura dell’amore diretto da Monia Chokri

Lorenzo Cosimi

Cinema e tv

Romano, dopo la laurea triennale in Dams presso l’Università degli Studi Roma Tre, si è poi specializzato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza. Ha conseguito il titolo con lode, grazie a una tesi in Teorie del cinema e dell’audiovisivo sulle diverse modalità rappresentative di serial killer realmente esistiti. Appassionato di cinema, con una predilezione per l’horror nelle sue molteplici sfaccettature, è alla ricerca costante di film e serie tv da aggiungere all’interminabile lista dei “must”. Si dedica alla produzione seriale televisiva con incursioni sui social.

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