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Meteo: weekend di gelo, poi cambia tutto

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Arriva in Italia il picco del freddo: il meteo del prossimo fine settimana ci costringerà a coprirci ancora di più. La discesa di un’altra perturbazione di aria gelida dalla Russia verso Balcani, Carpazi e Turchia causerà un ulteriore calo delle temperature in quota anche in Italia. Soprattutto sul versante adriatico. L’attenuazione graduale dei venti favorirà poi il deposito dell’aria fredda più pesante nei bassi strati con forti gelate in pianura al Centro-Nord, spiegano i meteorologi.

Antonio Sanò, fondatore del sito ilmeteo.it, indica che entro la giornata di sabato 13 gennaio si raggiungerà un nuovo record di gelo un po’ su tutta Italia, specie al mattino con temperature minime di 5 gradi sotto zero in Pianura Padana e anche nei fondovalle del Centro Italia. Ma poi da domenica cambierà tutto.

Foto Ilmeteo.it

Previsioni del fine settimana

Nel dettaglio, nelle prossime ore avremo ancora diffuse gelate al Centro-Nord e venti tesi al Sud. Un’Italia divisa in due dalla configurazione meteo che vedrà ancora il passaggio di un blando ciclone mediterraneo sulle regioni meridionali e in Sardegna. Su queste zone sono attese le ultime piogge, con nevicate sugli Appennini. Al Nord, invece, complice l’attenuazione del vento, le temperature resteranno basse e si formeranno anche frequenti banchi di nebbia nelle ore notturne. Con possibili nubi basse anche di giorno.

Come detto, il passaggio sui Balcani della bordata artica russa causerà un calo termico su tutto il versante adriatico del nostro Paese. Un crollo delle temperature più accentuato al mattino di sabato 13 gennaio. Sabato troveremo molto più sole, praticamente quasi ovunque ad eccezione della Pianura Padana dove nebbie e nubi basse, insieme alle gelate, ricorderanno di essere in inverno. Al Centro-Sud e in montagna il cielo sarà azzurro, ma le temperature saranno frizzanti.

La svolta meteo

Domenica 14 gennaio il meteo cambierà in gran parte se non completamente. Gli esperti si attendono correnti occidentali meno fredde che porteranno al mattino già i primi piovaschi sul versante ligure-tirrenico. Poi dal pomeriggio avremo qualche fenomeno più diffuso, sempre dalla Liguria di Levante fino alla Calabria. Si tratterà di pioviggine, ma il cielo diverrà grigio sul versante occidentale.

Foto X @RivEnergia

Le temperature resteranno ancora fredde al Nord e sulle coste adriatiche. Tuttavia con l’inizio della nuova settimana il cambiamento si completerà con un aumento termico generale. E, addirittura, con il ritorno di temperature decisamente sopra la media del periodo: un brusco stop all’inverno. Dal punto di vista meteo la nuova settimana vedrà, infatti, il passaggio di un treno di blande perturbazioni atlantiche con piogge sul versante tirrenico e localmente al Nord, in un contesto decisamente più mite.

Per fare un esempio, Milano passerà dai -2 gradi ai più 3 e fino a più 7 gradi. Da questa rapida fase invernale passeremo, cioè, a un autunno di alternanza fra sole, nubi e un po’ di pioggia. Si confermerà, in pratica, la tendenza meteo a cui abbiamo già assistito nelle settimane finali del 2023, quando l’Italia è passata nell’arco di brevissimo temp da un caldo fuori stagione a un inverno secco, in una continua alternanza di temperature e forti sbalzi termici che danneggia l’agricoltura così come la stessa salute umana, favorendo la circolazione dei virus e delle sindromi influenzali.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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