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I Musei Civici di Roma Capitale presentano il programma delle mostre nel 2024

Ideato e prodotto anche un nuovo logo accompagnato da una campagna di comunicazione

Alla presenza dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor e del Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicci, i Musei Civici di Roma hanno presentato ufficialmente il ricco e variegato programma di mostre che ospiteranno nel 2024, con una rinnovata identità visiva.

I Musei Civici di Roma iniziano il 2024 con un intenso programma di mostre e all’insegna di una nuova veste grafica. Con l’intento di valorizzare e rinnovare l’immagine dei Musei in Comune è stato ideato e prodotto, infatti, un nuovo logo accompagnato da una campagna di comunicazione il cui slogan, “La varietà ci rende unici“, sottolinea la molteplicità e la ricchezza dei musei e delle collezioni. Uniti in un sistema unico e riconoscibile dedicato a preservare e valorizzare il patrimonio culturale di Roma Capitale, aperto e accessibile a tutti.

Musei Civici Roma mostre 2024
Locandina nuovo logo Musei Civici di Roma/Musei Capitolini, mostra “Di padre in figlio. Filippo e Filippino Lippi pittori fiorentini del quattrocento” @Crediti Zètema – VelvetMag

Il logo rinnovato dei Musei Civici di Roma e le ‘mostre-omaggio’

Il nuovo logo dei Musei Civici di Roma è già visibile su tutti i materiali di comunicazione dei Musei in Comune, composto da M di colori diversi che si intrecciano creando una struttura che sintetizza visivamente le quattro tipologie dei musei. Nel dettaglio: archeologici (rosa), di arte moderna (viola), di arte contemporanea (verde) e scientifici (arancione). Le lettere si muovono, si colorano e si incastrano creando una struttura in grado di raggruppare le diverse esperienze. E la novità del nuovo logo si accompagna al vasto programma che i Musei in Comune hanno reso ufficiale per il 2024. Dall’arte antica all’arte contemporanea sono tanti i generi, i linguaggi e le narrazioni che comporranno il ricco programma museale del nuovo anno.

Come sottolinea una nota stampa ufficiale, tra le mostre più attese quella dedicata alla collezione Farnese, nello spazio espositivo di Villa Caffarelli ai Musei Capitolini. L’esposizione Origini e splendori della Collezione Farnese nella Roma del XVI secolo condurrà i visitatori alla conoscenza di una delle dinastie più potenti del Rinascimento italiano. Ancora ai Capitolini, da gennaio sarà esposta la tela di Francisco Goya El quitasol (Il parasole). Un prestito, quest’ultimo, concesso dal Museo del Prado di Madrid nell’ambito di uno scambio con l’Anima Beata di Guido Reni. Il capolavoro del maestro spagnolo sarà esposto nella Pinacoteca Capitolina, vicino a La Buona Ventura di Caravaggio, in un dialogo tra giganti intitolato Goya E Caravaggio: verità e ribellione.

A Palazzo Caffarelli (Musei Capitolini) in primavera arriva la mostra Di padre in figlio. Filippo e Filippino Lippi pittori fiorentini del quattrocento. Un progetto espositivo che ricostruirà il percorso artistico dei due maestri. Mentre il Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano dedicherà una grande esposizione all’imperatore Elagabalo e al suo tempo. Proseguendo sulla scia delle grandi figure della storia, nell’anno del centenario della sua morte, un omaggio al deputato e segretario del Partito Socialista Riformista Giacomo Matteotti, cui è dedicata una grande mostra al Museo di Roma. Passando alla storia della musica italiana, a quarant’anni dalla sua scomparsa, il Museo di Roma in Trastevere approfondirà la straordinaria genialità di Rino Gaetano.

Teatro, architettura e arte moderna e contemporanea

Il programma 2024 dei Musei Civici di Roma prevede anche mostre dedicate al teatro e all’architettura. Si parte dall’esposizione THEATRUM. Attori, autori e storie del teatro antico all’Ara Pacis, un racconto che parte dalle radici greche, magno greche, etrusche e italiche del teatro romano. Alla Centrale Montemartini, invece, Architetture inabitabili vuole indagare la dimensione simbolica e metafisica di questa arte, superandone la concezione di funzionalità abitativa. L’arte moderna e contemporanea sarà rappresentata nel 2024 con diverse proposte come quella alla Galleria d’Arte Moderna: Keith Haring Deleted, in occasione dei quarant’anni dagli interventi artistici di Haring a Roma.

Architettura mostra
Centrale Montemartini, mostra “Architetture inabitabili” @Crediti Zètema – VelvetMag

Da segnalare anche Estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano che presenta una selezione delle opere della collezione Iannaccone di Milano. Tra le ricche programmazioni espositive anche Reality optional. Miaz Brothers con i maestri del XX Secolo, il duo artistico Miaz Brothers rileggerà secondo il proprio stile originale e anticonformista alcuni capolavori della collezione permanente. Ancora, al Museo Carlo Bilotti l’esposizione Genius loci TTOZOI saranno esposti i risultati degli ultimi interventi artistici del duo TTOZOI alla Reggia di Caserta, a Pompei e al Colosseo.

Proseguono anche gli appuntamenti con QUOTIDIANA. Quest’ultimo il programma espositivo sull’arte italiana contemporanea avviato nel 2022 al Museo di Roma e curato dalla Quadriennale di Roma, con la finalità di diffondere la conoscenza dell’arte italiana del XXI secolo. LAUDATO SIE! Natura e scienza. presenta invece l’eredità culturale di frate Francesco al Museo di Roma, con una mostra che accende diverse riflessioni sul Creato e su come Esso è stato rappresentato dalla scienza. Sulla stessa linea, le due mostre in programma al Museo Carlo Bilotti: Manuel Felisi, scenografico progetto espositivo sul mondo animale e Paolo Di Capua “Natura umana”. Mentre il Museo Civico di Zoologia ospiterà il progetto espositivo Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi con l’obiettivo di promuovere una visione olistica della cultura che contemperi l’endiadi ‘arte-scienza’ come chiave di lettura della storia.

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Museo Carlo Bilotti, mostra Paolo Di Capua @Crediti Zètema – VelvetMag

La fotografia

Nel programma dei Musei Civici di Roma non manca, poi, lo spazio dedicato alla fotografia. Tra queste Franco Fontana. Monografica che arriverà al Museo dell’Ara Pacis. E sempre alla fotografia sono diverse le mostre dedicate che si terranno al Museo di Roma in Trastevere, come Hilde in Italia. Arte e vita nelle fotografie di Hilde Lotz – Bauer, poi l’omaggio all’artista Ouka Leele. A due testimoni della società del loro tempo sono dedicate le mostre su Giacomo Pozzi Bellini e su Dino Pedriali. Ancora il corpus di opere del fotografo Dino Ignani sarà al centro di una mostra di approfondimento sulla sottocultura degli Anni ’80. E per finire Roma Chilometro Zero, il progetto realizzato da 15 giovani fotografi romani chiamati a documentare le trasformazioni, la complessità e le particolarità della città.

Ancora a Trastevere la mostra La quercia del Tasso che ripercorrerà le passeggiate letterarie di intellettuali italiani e non solo alla Quercia del Tasso. Al Museo di Roma e Museo Napoleonico, poi, due mostre dedicate all’Oriente. La prima UKIYOE. Il Mondo Fluttuante testimonianza dell’incontro con il Giappone e la passione per il collezionismo di due viaggiatori italiani, Edoardo Chiossone e Vincenzo Ragusa e, insieme, degli artisti e della produzione artistica giapponese fino ad Utagawa Kunyioshi. La seconda, Giuseppe Primoli e il fascino dell’oriente espone la collezione di 14 kakemono appartenuti al conte.

Uno sguardo sulle donne ai Musei Civici di Roma

Tra le mostre che riempiono il programma dei Musei Civici di Roma anche diversi progetti espositivi dedicati a protagoniste dell’arte e della cultura. Titina Maselli al Casino dei Principi di Villa Torlonia, la cui figura verrà riletta come pittrice e, insieme, come scenografa. Maria Barosso al Museo di Roma, Giancarla Frare. Abitare la distanza al Casino dei Principi, uno dei nomi più autorevoli della grafica italiana, ma anche pittrice, fotografa e poetessa dalla carriera quarantennale.

Locandina Musei Civici
Locandina Musei Civici di Roma @Crediti Zètema – VelvetMag

Invece la mostra Roma pittrice. Le artiste a Roma tra il XVI e XIX secolo è dedicata alle artiste che lavorarono a Roma a partire dal XVI secolo, come Lavinia Fontana e Artemisia Gentileschi, ma anche Elisabeth Vigée Lebrun e Angelika Kauffmann. Infine, il progetto L’arte delle donne a Roma. Secessione, futurismo e ritorno all’ordine al Casino dei Principi di Villa Torlonia. Un programma espositivo quest’ultimo che intende documentare come le pittrici e le scultrici attive nel corso del Novecento abbiano riletto ed interpretato l’impegno artistico, in particolare nella vita culturale della capitale.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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