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Meloni star dei social 2023, disastro Renzi

Dei 100 post più popolari pubblicati dai leader politici nel 2023, 66 sono su TikTok. Tra i primi 20, undici sono di Meloni

Giorgia Meloni premier e contemporaneamente influencer di successo? È così se si pensa al fatto che la presidente del Consiglio è campionessa sui social nel 2023. Meloni è in testa alla classifica stilata dalla società DeRev. Seconda Elly Schlein, poi Matteo Salvini e Giuseppe Conte. In coda Carlo Calenda, Antonio Tajani e Matteo Renzi.

La realtà del consenso social ai politici italiani nell’anno che si sta chiudendo mostra una premier in grado di aumentare notevolmente la platea di utenti che la seguono. Negli ultimi 12 mesi sono cresciuti del +33,8%, il che equivale a 1 milione e 840mila utenti acquisiti. Meloni registra inoltre un buon engagement, specie sui suoi account Instagram e TikTok.

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Giorgia Meloni. Foto Ansa/Instagram Meloni

Renzi e Conte in difficoltà

L’analisi, chiusa l’8 dicembre, è stata condotta da DeRev, società di strategia e comunicazione digitale, che ogni anno misura le performance dei leader politici italiani sulle principali piattaforme social. Ovvero su Facebook, Instagram, X e TikTok. La classifica è stilata in base ai seguenti parametri: il numero di follower, la crescita media settimanale nel corso dell’ultimo anno, l’engagement medio. Quest’ultimo è il numero medio di interazioni sui post di un profilo in rapporto al numero di follower, sia per giorno che per singolo post.

La ricerca, in questo 2023, ha messo in luce le difficoltà di Giuseppe Conte e di Matteo Renzi. Il primo perde follower su Instagram e Facebook, restando a galla unicamente grazie a TikTok, il social dei giovanissimi, dove ne guadagna 165mila. Il secondo perde seguito su X (ex Twitter) che è da sempre la piattaforma da lui prediletta. Più articolata la fotografia di Elly Schlein, che conquista la seconda posizione della classifica grazie a un unico exploit nelle due settimane coincidenti con la sua elezione alla segreteria del PD. In quel momento ha quasi raddoppiato il numero di follower totali, arrivando a 789.805. Ma non ha poi capitalizzato realmente la nuova visibilità e l’opportunità di utilizzare al meglio i canali social per coinvolgere gli utenti nella politica e nelle idee del partito.

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Matteo Renzi. Foto Ansa/Riccardo Antimiani

Meloni sui social

Il 2023 segna un ulteriore avanzamento di Meloni, che tallona il leader della Lega Salvini. Fra i due resta una differenza di un milione di follower (8 milioni e 782mila per la presidente di FdI e 9 milioni e 764mila per il leghista). Tuttavia appena due anni fa, quando Meloni cominciò a muoversi per le elezioni politiche che l’hanno portata alla presidenza del Consiglio, la leader di Fratelli d’Italia ne contava la metà di Salvini.

Il leader della Lega continua a primeggiare per engagement, ma soltanto in ragione del fatto che pubblica molto: 6.257 post in un anno (4,57 al giorno), un risultato secondo soltanto a quello di Carlo Calenda (7.695) che però si concentra su X, dove le pubblicazioni sono per caratteristica della piattaforma più frequenti, perché più rapide e meno impegnative. In generale, comunque, Salvini ha ripreso il ritmo dei tempi della ‘Bestia, concentrandosi molto sulla quantità.

I post più popolari

Dei 100 post più popolari pubblicati dai leader politici nel 2023, 66 sono su TikTok. Tra i primi 20, undici sono di Meloni, molti dei quali dedicati alle visite in India, dove la presidente del Consiglio potrebbe aver trovato una percentuale importante di nuovi follower; cinque sono di Conte, che su TikTok riesce in un dialogo al momento ‘scricchiolante’ con le platee di Instagram e Facebook; quattro, infine, sono di Salvini, con i cavalli di battaglia centrati sulla cronaca.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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