Qualità della vita: Udine prima, a Foggia la maglia nera
La graduatoria stilata dal Sole 24 Ore su benessere, lavoro, giustizia e sicurezza nelle 107 province italiane
Per la prima volta Udine, città simbolo del Friuli, sale in testa all’annuale classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle città italiane. Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, ci sono Bologna e Trento. Il Sud popola gli ultimi posti con Foggia nuovamente ultima.
Monza Brianza vince nel settore “Ricchezza e consumi” e si posiziona fra le prime 10. Milano si conferma 8ª, Firenze scende al sesto posto, Roma è 35ª e perde quattro posizioni.
Vita e contesto urbano
Udine e la sua provincia entrano dunque nella storia della classifica che misura la qualità della vita nelle città italiane. Ciò avviene dopo un piazzamento nella top ten avvenuto 3 volte: nel 2016, 2020 e 2021. Suona come una conferma, invece, il secondo posto di Bologna, vincitrice dell’edizione 2022 e sempre in testa nella categoria “Demografia, salute e società” spinta dai livelli d’istruzione elevati. Così come come il terzo posto di Trento, già vincitrice dell’Indice della sportività e di Ecosistema Urbano 2023.
Udine e le città top ten
La graduatoria del Sole 24 Ore prende in considerazione 90 indicatori statistici. Udine primeggia nell’indice sulla Qualità della vita delle donne e si colloca l’ottavo posto in quello che misura la Qualità della vita dei bambini. Detiene il record di palestre, piscine e centri per il benessere fisico. Si distingue nella categoria “Giustizia e sicurezza” per la limitata frequenza di incendi, delitti informatici e furti di autovetture. Infine eccelle per la bassa incidenza di famiglie con Isee sotto i 7mila euro e di imprese in fallimento.
Per quanto riguarda la vita nelle altre città, Bergamo – quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia – sale al 5° posto della classifica dei territori più vivibili. Anche Modena, settima, torna in una top ten che aveva raggiunto solo due volte. Più solido, invece, oltre alla medaglia di bronzo di Trento, il piazzamento nella parte alta della graduatoria della provincia di Aosta, al quarto posto. Si confermano nella top ten anche Milano che è stabile rispetto allo scorso anno e resta prima nella categoria “Affari e lavoro“, e Firenze che, dopo aver occupato il podio nel 2022, quest’anno è sesta. Tra le prime dieci anche Monza e Brianza; a chiudere c’è Verona, mentre si notano le assenze di Trieste e Bolzano, scese rispettivamente in 12ª e 13ª posizione.
Sud: male Napoli, bene Isernia
Anche questa edizione dell’indagine sulla qualità della vita fotografa una concentrazione del Mezzogiorno nella parte bassa della classifica. Con l’unica eccezione di Cagliari che arriva al 23° posto. Foggia, invece, ultima al 107° posto, torna a vestire la maglia nera dopo 12 anni (come nel 2011 e nel 2002). Napoli si colloca al 105° posto. Nelle ultime 40 posizioni scivolano ben 9 province del Centro o del Nord, tre più dell’anno scorso al netto della risalita di Fermo. A Latina (87ª), Imperia (81ª), Frosinone (80ª), Alessandria (70ª) e Rovigo (68ª) si sono aggiunte Grosseto (74ª), Viterbo (75ª), Rieti (73ª) e Massa Carrara (72ª). Perdono terreno Agrigento, Sud Sardegna, Palermo, Brindisi, Trapani. Conquistano diversi gradini Vibo Valentia, Enna, Catanzaro, Salerno, Potenza e soprattutto Isernia che risale di 24 posizioni all’82° posto. Riportiamo qui una classifica della qualità della vita in Italia per fasce d’eta (bimbi, giovani e anziani) stilata lo scorso giugno dal Sole 24 Ore.