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Giardino all’italiana: come è fatto e come si coltiva

Detto anche 'formale' si caratterizza per delle forme e delle piantagioni specifiche

Tra le tipologie di giardino rientra anche quello detto ‘all’italiana’. Si tratta di uno stile ben preciso caratterizzato da simmetria ed equilibrio, dove nulla sembra lasciato al caso. Una vera e propria evoluzione dal giardino medievale. 

Il giardino all’italiana nasce in epoca tardo rinascimentale e rappresenta un’evoluzione dell’hortus conclusus (il giardino medievale) che era coltivato a solo scopo di far crescere frutta, verdura e piante medicinali. Detto anche ‘formale‘, questo giardino inizia ad accogliere al suo interno anche elementi architettonici di ispirazione romana e il suo scopo diventa anche di armonia e bellezza. Simmetrico, geometrico e assolutamente ordinato, il suo stile influenzerà l’intera storia del giardinaggio.

Giardini all'italiana
I giardini all’italiana del Monastero dell’Escorial in Spagna @Wikipedia – VelvetMag

Cosa significa giardino all’italiana

Il primo ad ideare un giardino all’italiana fu l’architetto Niccolò Tribolo, suo progetto, ad esempio, quello dei Giardini di Boboli a Firenze. E in generale si può dire che lo stile di questi giardini è molto elegante, ideale per le ville sontuose. Composto da siepi e camminamenti che delimitano gli spazi, mentre aiuole e bordure fanno da decorazione, fondamentale elemento del giardino all’italiana è poi l’acqua. Questo tipo di giardino si distingue per la sua eleganza e il suo equilibrio, tanto che ogni aspetto è organizzato dettagliatamente. Al suo interno si trovano elementi imprescindibili quali siepi, statue, colonne ed alberi, tutti posizionati in modo simmetrico e regolare. Tornando poi all’acqua e alla sua presenza immancabile, si trovano fontane, laghetti artificiali, canali, ruscelli e giochi d’acqua.

Per realizzare un giardino all’italiana è utile affidarsi ad un giardiniere professionista in grado di progettare ed organizzare gli spazi nella maniera più accurata. Innanzitutto le siepi, che devono essere composte da piante adatte. L’erba deve essere corta, come per il prato all’inglese. Per quanto riguarda le aiuole devono avere una forma geometrica precisa e si possono arricchire con diversi fiori. Sontuosità al giardino sono poi fornite dalle statue e sicuramente dagli alberi ad alto fusto da potare in maniera regolare. Ruscelli, fontane, laghetti artificiali conferiscono il ritmo e la vivacità che solo l’acqua può fornire, rendendo il giardino vivo e allo stesso tempo vitale.

Giardini di Boboli
Veduta di Firenze dai Giardini di Boboli (Palazzo Pitti) @Crediti Ansa – VelvetMag

A chi è adatto?

Per quanto riguarda le piante, le più utilizzate in un giardino all’italiana sono le sempreverdi. Quindi si parla, in particolar modo, di cipressi, tassi, cedri e bossi. Molto ricercata anche la componente floreale che, in questo caso, opta per rose, fiori di lavanda, ficus, e anche rosmarino soprattutto nelle aiuole. Per gli alberi, invece, si trovano nel giardino all’italiana specialmente platani, lecci, aceri e pioppi bianchi. Come presumibile, un giardino così particolare esige molte cure e determinate manutenzioni. Questo perché, a differenza di altri, deve essere sempre ordinato e ‘preciso’.

Quindi le piante hanno bisogno di essere potate regolarmente per mantenere la forma geometrica prestabilita. I fiori devono essere annaffiati con la costanza che meritano e tutto deve essere sempre impeccabile. Insomma, si tratta di una tipologia di giardino adatta a chi ha voglia di dedicargli il tempo che merita. Dunque, se si ha poco tempo e poca voglia di cercare qualcuno disposto a curare il giardino al posto nostro, forse è meglio non scegliere la tipologia all’italiana.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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