Gaza, guerra ai giornalisti: decine di reporter uccisi
Sono almeno 28, palestinesi. Dall'inizio del conflitto fra Hamas e Israele si contano inoltre 4 israeliani e un libanese
Fra gli ultimi giornalisti vittime della mostruosa guerra in corso a Gaza fra Israele e Hamas c’è Mohammed Abu Hatab, che lavorava per la Tv palestinese. È stato ucciso il 2 novembre 2023 nel corso di un attacco aereo israeliano a Khan Yunis, nel sud della Striscia. Il Committee to Protect Journalists (CPJ), composto da 40 esperti in tutto il mondo, con sede a New York, stima che siano a oggi almeno 36 i reporter uccisi nella guerra che infiamma il Medio Oriente.
Fino a poco prima di morire Mohammed Abu Hatab aveva svolto il suo lavoro. Il raid israeliano ha colpito l’edificio in cui il cronista abitava e con lui anche 11 familiari, tra cui la moglie, il figlio e il fratello: sono tutti morti.
Lo rende noto la Federazione internazionale dei giornalisti sul suo profilo X, specificando che con la morte di Abu Hatab sale a 28 il numero dei cronisti che hanno perso la vita a Gaza dallo scorso 7 ottobre. Sul suo sito web il Committee to Protect Journalists aggiunge che dall’inizio del conflitto sono 36 i giornalisti rimasti uccisi: 31 palestinesi, 4 israeliani e un libanese.
Giornalisti, colpita l’AFP
I bombardamenti israeliani non hanno inoltre risparmiato la sede dell’Agenzia di stampa France Presse (AFP) a Gaza, gravemente danneggiata. Lo ha reso noto la stessa agenzia su X, specificando che nessuno dei suoi 8 giornalisti era all’interno degli uffici, dal momento che si erano già trasferiti nel sud della Striscia.
“La France Presse condanna il raid contro i suoi uffici a Gaza City” ha dichiarato il direttore dell’agenzia, Fabrice Fries, su X. Ha quindi sottolineato che “era noto a tutti, ed era stato ricordato negli ultimi giorni, che quelli erano i nostri uffici. Proprio per evitare un attacco del genere e permetterci di continuare a inviare immagini dal terreno“. In risposta a una domanda dell’AFP, un portavoce dell’esercito israeliano ha detto che l’IDF non ha sparato contro l’edificio che ospitava la sede dell’agenzia.
Mohammed Abu Hatab is the latest journalist to have been killed in Gaza, along with 11 family members reportedly by an airstrike on their home. @pressfreedom counts 36 journalists and media workers killed so far – 31 Palestinian, 4 Israeli and 1 Lebanese https://t.co/QaWQjNrotK https://t.co/LzbsMdQaKE
— Malachy Browne (@malachybrowne) November 2, 2023
“Non possiamo garantire sicurezza”
Al 3 novembre, le indagini preliminari del Committee to Protect Journalists (CPJ) hanno mostrato che almeno 36 giornalisti e operatori dei media erano tra i circa 10.000 uccisi dall’inizio della guerra il 7 ottobre. Vale a dire: più di 9mila palestinesi morti a Gaza e in Cisgiordania e 1.400 israeliani morti in Israele. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno dichiarato alle agenzie di stampa Reuters e Agence France Press di non poter garantire la sicurezza dei giornalisti che operano a Gaza.
I giornalisti rischiano la vita mentre cercano di coprire il conflitto a fronte dell’invasione di terra israeliana, cominciata il 28 ottobre. Ma anche di mai interrotti e anzi sempre più forti attacchi aerei che durano dal 7 ottobre, poche ore dopo il pogrom di stampo nazista che i miliziani di Hamas hanno messo in atto contro villaggi e kibbutz in Israele. A tutto ciò si somma il fatto che nella Striscia di Gaza le comunicazioni sono interrotte, anche a causa di estesi blackout di corrente elettrica.
Today is the International Day to #EndImpunity for Crimes against Journalists.
Impunity in cases of murdered journalists deeply threatens #pressfreedom.
In the last 10 years, 261 journalists were murdered for their work worldwide; 204 of those with complete impunity.
CPJ calls… pic.twitter.com/E2THNr1Zog
— Committee to Protect Journalists (@pressfreedom) November 2, 2023