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Sophia Loren, fratture all’anca per un incidente domestico

La diva del cinema italiano, 89 anni, costretta a rinviare gli appuntamenti. Avrebbe dovuto ricevere la cittadinanza onoraria di Bari

Brutto incidente domestico per Sophia Loren nella sua abitazione di Ginevra, in Svizzera. L’attrice, che ha compiuto 89 anni il 20 settembre, è caduta quattro giorni più tardi riportando diverse fratture al livello dell’anca. C’è ora grande apprensione per l’artista che però si trova in buone condizioni, e già pronta ad avviare il pieno recupero della sua salute.  

Ricoverata d’urgenza, la diva è stata sottoposta a un intervento chirurgico, andato a buon fine. Ora dovrà osservare un periodo di convalescenza, al quale seguirà un percorso di riabilitazione. La Loren avrebbe dovuto inaugurare martedì 26 settembre la nuova sede di Bari della catena Sophia Loren Restaurant, la quarta in Italia. Il figlio Edoardo l’aveva diretta nel film La vita davanti a sé, uscito nel 2020 su Netflix e ambientato interamente proprio a Bari.

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Sophia Loren. Foto Ansa/Claudio Giovannini

La cittadinanza di Bari alla Loren

Si attendeva la presenza dell’attrice all’inaugurazione della nuova sede barese della sua catena di ristorazione, anche perché in quell’occasione il Comune e il sindaco Antonio De Caro avevano in programma di offrile la cittadinanza onoraria del capoluogo pugliese. È stato invece tramite un post sui social del franchise che si è appresa la notizia. “Fortunatamente tutto è andato per il meglio e la signora Loren tornerà prestissimo con noi” è la chiosa.

Accanto alla Loren adesso ci sono i due figli Edoardo e Carlo. Ai primi di settembre la star del cinema italiano, Premio Oscar 1962, aveva partecipato come madrina alla sfilata-evento One night only, organizzata da Armani all’Arsenale di Venezia. E qualche mese prima, in giugno, era stata fra i protagonisti alla serata di celebrazione dei cent’anni dell’Arena di Verona Opera Festival.

Sophia Loren ha cominciato a recitare da giovanissima, come ha ricordato su VelvetMag la nostra Cristina Migliaccio, e ha raccolto i primi frutti di quanto seminato molto rapidamente. C’è chi la ricorda in Pane, amore e… di Dino Risi, con Vittorio De Sica. E chi invece la celebra ne La ciociara, di Vittorio De Sica, il film che le ha permesso di vincere il suo primo Oscar. Fu un traguardo importante non soltanto per Sophia Loren, ma per l’Italia intera, perché per la prima volta un’attrice nostrana aveva vinto un Oscar con un film italiano. Tra i grandi successi di Sophia Loren si devono ricordare Una giornata particolare, Matrimonio all’italiana, I girasoli, e il Premio Oscar onorario nel 1991.

Il doc con materiale raro

Esattamente un anno fa a Palazzo Ischitella a Napoli era stato presentato il documentario Sophia! andato poi in onda su Rai Uno. “L’idea viene dal fatto di avere talmente tanto materiale fotografico e video” aveva spiegato il presidente di LaPresse, Marco Durante, produttore della pellicola insieme a Rai documentari. Significativa la sottolineatura di Titta Fiore, presidente della Film Commission Campania. “Questo documentario di Marco Spagnoli ha tra i suoi meriti quello di mostrarci degli aspetti inediti di Sophia – affermava Fiore – svelandoci molto approfonditamente la sua umanità, la sua determinazione. Insieme alla grande visibilità che ha sempre avuto, alla costruzione di una carriera grandissima e leggendaria, che non conosce interruzioni“.

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Sophia Loren con Marcello Mastroianni. Foto Twitter @__Artis_

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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