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Migranti: decreto del Governo sui rimpatri, in 100 fuggono da Porto Empedocle

Nuovi Cpr e trattenimento fino a 18 mesi. Ma la situazione in Sicilia è pesante. A Roma il ministro francese Darmanin

Il Consiglio dei ministri ha varato un pacchetto di misure contro i migranti. Fra le norme approvate quella che prevede l’allungamento a 18 mesi dei tempi massimi del trattenimento ai fini del rimpatrio per chi chi arriva irregolarmente in Italia. Si costruiranno, inoltre, nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) in varie zone d’Italia.

Desidero esprimere – ha detto Meloni – grande soddisfazione per la compattezza e per il grande lavoro di squadra di tutto il Governo. Per far fronte all’emergenza migranti e per trovare soluzioni concrete alla forte pressione esercitata dai flussi di immigrati irregolari sulle nostre coste. È la conferma che, su questi temi, come su tantissimi altri, tutto il Centrodestra ha la stessa visione“.

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Il centro di prima accoglienza a Porto Empedocle (Agrigento), stracolmo di migranti. Foto Ansa/Concetta Rizzo

Soldi alla Tunisia e più Cpr

La presenza della presidente von der Leyen a Lampedusa – ha detto la premier in Cdm – è molto importante anche da un punto di vista simbolico. La presenza dell’Europa ai confini più esposti all’immigrazione illegale di massa sottolinea che quelli di Lampedusa non sono solo confini italiani ma anche europei. Ora il Governo seguirà con grande attenzione, passo dopo passo, gli impegni che l’Europa si è assunta con l’Italia sui migranti. A partire dall’impegno per sbloccare in tempi rapidi le risorse previste dal Memorandum con la Tunisia“.

Il Governo Meloni, tramite il ministero della Difesa, avvierà la realizzazione di nuovi Centri per il rimpatrio. Dovranno essere, secondo quanto si apprende, “in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili“. Inoltre, affermano dal Governo. Il Consiglio dei ministri della prossima settimana affronterà poi la questione dei minori non accompagnati. “Il nostro obiettivo è tutelare i veri minori per evitare, come accade ora, che con una semplice autocertificazione chiunque possa essere inserito nei circuiti rivolti ai minori” ha sottolineato la premier Giorgia Meloni.

Caos in Sicilia

Nelle stesse ore convulse di questo 18 settembre in Sicilia la situazione dei migranti si è fatta ancora più complicata. A Porto Empedocle (Agrigento), dove dal 17 settembre sono stipati oltre mille migranti, si assiste a un continuo tentativo di fuga delle persone dalla struttura sul molo. Una struttura nella quale le forze dell’ordine collocano gran parte dei migranti che giungono da Lampedusa. Almeno un centinaio di persone è già riuscito ad allontanarsi e a disperdersi sul territorio. Nel centro di prima accoglienza c’è inoltre preoccupazione per i trasferimenti a singhiozzo a causa della mancata disponibilità delle autolinee private a mettersi in viaggio verso i centri di raccolta del Nord Italia. Cosa che esaspera ovviamente la situazione di sovraffollamento.

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Giorgia Meloni (a destra) con Ursula von der Leyen (a sinistra) a Lampedusa il 17 settembre. Foto Twitter @riccardomagi

Trecento dei 1.200 migranti, sistemati nelle tensostrutture di Porto Empedocle dovrebbero partire entro la giornata con i pullman di cui la Prefettura di Agrigento è riuscita a trovare disponibilità. Dopo l’incidente stradale di venerdì scorso 15 settembre, lungo l’autostrada A1 presso Roma, in cui sono morti due autisti di un bus che trasportava migranti, le ditte di autolinee non danno più piena disponibilità a effettuare i trasferimenti dei migranti. All’hotspot di Contrada Imbriacola a Lampedusa restano per il momento 1.104 ospiti. Nelle tensostrutture di Porto Empedocle ce ne sono 1.200, oltre ai circa 100 che si sono allontanati dalla struttura e che la polizia sta cercando. Nell’arco della settimana trascorsa si è arrivati a toccare quota 7.000 persone migranti a Lampedusa.

La Francia: “Non accoglieremo migranti”

Alle 19:30 del 18 settembre è intanto atteso a Roma il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin. In mattinata ha annunciato che arriverà per discutere di cooperazione europea. Il tema è quello l’enorme afflusso di migranti a Lampedusa negli ultimi giorni. La Francia desidera in particolare “aiutare l’Italia a tenere la sua frontiera esterna” prima porta d’ingresso verso l’Europa dal Nord Africa. Ma non è disposta ad accogliere parte dei migranti sbarcati a Lampedusa in questi giorni, se non nel caso in cui si tratti di rifugiati per motivi politici le cui domande d’asilo sia accoglibili.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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