Caivano, maxi operazione antidroga con 400 agenti
Sequestrati soldi e armi, perquisite persone e appartamenti. Mai era avvenuto un blitz di questa portata fra le 'piazze di spaccio'
Una vasta operazione interforze di polizia è scattata all’alba del 5 settembre al cosiddetto Parco Verde di Caivano (Napoli), dopo che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva visitato il centro alle porte di Napoli lo scorso 31 agosto.
Caivano, Comune che fa parte della città metropolitana di Napoli, è assurto alle cronache in queste settimane per gli stupri perpetrati contro due bambine da un gruppo di ragazzi giovani, in parte minorenni. Lo sdegno suscitato dai fatti, accaduti nello stesso periodo di agosto in cui da Palermo emergeva la vicenda di uno stupro di gruppo ai danni di una giovanissima, hanno provocato l’intervento di Palazzo Chigi.
Caivano, il blitz all’alba
Giorgia Meloni, su invito del parroco, don Maurizio Patriciello, si è recata al Parco Verde – denominazione che non indica un parco ma un’area di caseggiati-alveare a Caivano – e ha incontrato rappresentanti della comunità locale. Come effetto indiretto, la visita della premier ha avuto quello del blitz, il 5 settembre. Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza hanno eseguito numerose perquisizioni e identificazioni di persone e veicoli sospetti. Sia nel quartiere Parco Verde che nelle località limitrofe. Si tratta di un controllo straordinario ad “alto Impatto” che, per la prima volta, arrivano a svolgere in contemporanea oltre 400 operatori delle diverse forze dell’ordine.
Nel corso del blitz i carabinieri hanno trovato e sequestrato una busta contenente 30mila euro e che, con tutta probabilità, è il frutto di attività illecite. Sono stati poi trovati altri soldi per un valore complessivo di 44mila euro. Le forze dell’ordine hanno inoltre perquisito un appartamento abbandonato: era divenuto una ‘piazza di spaccio’ della droga. All’interno dell’abitazione c’era materiale utile al confezionamento di sostanze stupefacenti. I militari hanno trovato anche una bomba molotov e 150 proiettili per fucili d’assalto AK-47 Kalashnikov.
Nell’ambito dei controlli sono stati coinvolti i reparti specializzati delle forze di polizia e, tra questi, i cinofili antidroga, le Api (Aliquote di primo intervento) dei Carabinieri e un elicottero del Reparto Volo. L’operazione di Caivano prevede inoltre una serie di accertamenti per verificare il rispetto delle norme del codice della strada. Nonché delle condizioni di salubrità ambientale e igienico-sanitaria dei vari immobili che le forze dell’ordine hanno controllato e perquisito. Per svolgere questi compiti arriverà il sostegno pratico della polizia metropolitana.
Piantedosi: “Riaffermare la sicurezza“
Commentando l’operazione, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha detto che “il Governo Meloni è determinato a riaffermare la sicurezza e la legalità sul territorio nazionale, a partire dalle aree da troppo tempo in sofferenza“. Secondo Piantedosi, “lo Stato lavora per riportare la sicurezza in ogni periferia. Abbiamo iniziato con le grandi stazioni, poi Ostia, oggi Caivano e nei prossimi giorni andremo in altri contesti problematici affinché non ci siano zone franche“, ha dichiarato il capo del Viminale.
L’operazione delle forze dell’ordine a Caivano fa ripensare alle minacce di morte che la premier Meloni aveva ricevuto alla vigilia della sua visita al Parco Verde. All’origine dell’aggressività contro la premier, manifestata sui social media, c’era, da parte di alcuni, la stretta contro il reddito di cittadinanza da parte dell’esecutivo. In realtà poi non si sono verificate particolari contestazioni alla presidente del Consiglio, sebbene Meloni non abbia ricevuto un’accoglienza calorosa a Caivano.