Primo pianoVelvet Wedding & Bon Ton

Bon Ton in viaggio: dall’aereo, al treno, alla nave come comportarsi

Lo stile deve guidarci anche in vacanza con poche e semplici accortezze

Con l’arrivo della bella stagione inizia a crescere la voglia di viaggiare. C’è chi opta per il treno, chi preferisce l’aereo; in qualsiasi caso per ognuno di questi mezzi di trasporto è necessario fare attenzione ad alcuni comportamenti per essere sempre ben educati. Il bon ton in viaggio ci dà delle indicazioni su come comportarsi. 

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (Marcel Proust).

Bon ton in viaggio
Bon ton in viaggio, anche in vacanza lo stile rimane

Bon ton in viaggio in treno

In treno bisogna rispettare alcune norme. Per prima cosa il bon ton in viaggio ci indica, raggiungendo il nostro posto, di salutare chi siede accanto a noi. Non occupiamo altri posti rispetto a quello riservato. Le signore si sistemeranno da sole il proprio bagaglio, senza lanciare occhiate supplichevoli verso coloro che dovrebbero, secondo loro, aiutarle. Diverso è il caso di una persona anziana o ammalata: noi per primi offriremo il nostro aiuto, in mancanza del personale di bordo. Non si spostano i bagagli altrui per mettere in ordine i propri. Il viaggiatore educato non ha le esigenze di un neonato, non deve continuamente bere, mangiare, sgranocchiare, aprire e chiudere i finestrini. E’ stucchevole anche lamentarsi in continuazione del caldo, del freddo, chiedere informazioni, avviare conversazioni non gradite con i vicini di posto o chiedere loro in prestito giornali o libri, caramelle o sigarette.

Chi si addormenta è tenuto a non assumere pose scomposte, a non mettere i piedi sul sedile di fronte. In treno il volume del telefonino è silenzioso e se si risponde alle telefonate il tono della voce è bassa. Ai vicini non interessano le nostre chiacchiere di lavoro, familiari o personali. Gli animali viaggiano in una gabbietta, sotto il sedile e mai sopra.

Per gli spuntini scegliamo cibi non unti

Non stiamo facendo un picnic in campagna pertanto stiamo attenti a non seminare briciole o a lasciare rimasugli sul sedile. Non fissiamo chi è davanti a noi e sta mangiando, potrebbe sembrare un’imbarazzante richiesta di cibo. Il bon ton in viaggio ammette però di offrire caramelle o cioccolatini. Chi viaggia con i bambini sa bene che è difficile tenerli a freno. Può tentare di organizzarsi portando con sé dei giochi, figurine e cercando di farli rimanere il più tranquilli possibile. Al momento dell’arrivo nella nostra stazione salutiamo chi era seduto accanto a noi augurando una buona continuazione di viaggio. Se si viaggia di notte, infine, non è concesso spogliarsi; sarà possibile solo togliersi solo le scarpe se si viaggia in cuccetta, se invece si è scelto di prenotare una cabina privata nel vagone letto ci si potrà comportare come in un hotel.

Bon ton in viaggio
Bon ton in viaggio in treno

Bon ton in aereo

Dilaga la maleducazione ad alta quota: passeggeri che non stanno seduti durante l’atterraggio, passeggiano nei corridoi mentre vengono serviti i pasti, non vogliono chiudere il tavolinetto durante il decollo, non si allacciano le cinture durante il segnale, si alzano in piedi prendendo il bagaglio a mano non appena l’aereo tocca terra ignorando allegramente i segnali luminosi che prescrivono di restare seduti con le cinture allacciate fino allo spegnimento dei motori o chi non tiene il telefonino in modalità aereo o spento. Sulle nuvole gli errori di stile sono ancora più evidenti che su un mezzo di trasporto terrestre perchè contravvengono a regole di sicurezza, oltre che di educazione.

Per non parlare del gesto ormai demodé di applaudire il pilota all’atterraggio, guardiamoci bene dall’unirci all’imbarazzante battimani. Il bon ton in viaggio in aereo ci indica che nel momento di salire la scaletta non si strattonano gli altri passeggeri. Se l’aereo attraversa una turbolenza non si sottolinea ogni vuoto d’aria con lamenti angoscianti o risatine isteriche. Se il vicino di posto si alza si è tenuti ad agevolarlo alzandosi in piedi per farlo arrivare nel corridoio.

Chi viaggia in compagnia di parenti o amici è tenuto a tenere basso il tono della voce e ad evitare argomenti intimi e delicati che chiunque potrebbe ascoltare. Se si trascorre la notte in volo è preferibile indossare scarpe comode e tenere a portata di mano una felpa, libri, giornali, acqua e tutto ciò di cui si necessita. Gli assistenti di volo non sono camerieri personali, ma padroni di casa, quando ci si rivolge a loro si è tenuti ad utilizzare il “lei”, “per favore” e “grazie”.

E’ necessario rispettare sempre i posti assegnati

I bagagli vanno posizionati secondo le indicazioni del personale di bordo, ad ogni posto occupato corrisponde uno spazio nella cappelliera per il bagaglio a mano ed uno sotto il sedile per la borsa personale o dei piccoli sacchetti ed in tal senso si dovrebbe evitare di occupare altro spazio. Se, infine, si sceglie di acquistare qualcosa dal carrello bar sarà necessario essere decisi e rapidi nella scelta in modo da non bloccare il personale di bordo e permettere anche agli altri di usufruire dei servizi offerti.

Bon ton in viaggio in barca

Il bon ton in viaggio in barca ci indica che è buona consuetudine dare una mano, dalle pulizie quotidiane sino alle manovre di bordo. Se si ha poca dimestichezza, si seguirà ciò che dice il capitano della nave, stando attenti a non correre rischi inutili e di non portare valigie ingombranti. Se si è in barca, prima di farsi una doccia, va chiesto il permesso: le riserve di acqua dolce sono molto importanti, ed è buona educazione informarsi sempre, prima se c’è acqua a bordo. Inoltre non bisogna spalmarsi mai creme troppo unte che potrebbero sporcare ed è necessario fare attenzione a non sedersi con il costume bagnato sui cuscini.

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

Pulsante per tornare all'inizio