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Festa della Repubblica, il manifesto del 2 Giugno

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Venerdì 2 giugno si svolgerà la Festa della Repubblica. Si celebra il 77° anniversario della nascita della Repubblica Italiana dopo la Seconda Guerra Mondiale. È infatti il 2 giugno 1946 il giorno in cui si svolse il referendum istituzionale che portò all’abolizione della monarchia e all’instaurazione di una nuova forma di Stato, regolata dalla Costituzione. 

Il Presidente, Sergio Mattarella, ha invitato al Quirinale, il 1° giugno, i Capi Missione accreditati in Italia al Concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Speranza Scappucci. In programma musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Gioacchino Rossini, Giuseppe Martucci e Giuseppe Verdi. Il Concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Uno e Rai Radio 3, a partire dalle 17.50 e lo aprirà Mattarella stesso con il suo saluto. Al termine seguirà il tradizionale ricevimento serale nei Giardini del Quirinale.

“L’Italia siamo noi” è lo slogan scelto per la 77/a edizione della Festa della Repubblica. Foto Ansa/Ministero della Difesa

Festa della Repubblica, le iniziative

Giovedì 2 giugno, alle ore 9.15, Sergio Mattarella, alla presenza delle più alte cariche Istituzionali, renderà omaggio all’Altare della Patria. Successivamente il presidente riceverà, in Via di San Gregorio, la presentazione dei Reparti schierati per la rivista. E assisterà dalla tribuna presidenziale di via dei Fori Imperiali alla tradizionale Parata Militare.

Nel pomeriggio del 2 giugno si svolgerà l’apertura al pubblico dei Giardini del Quirinale, dalle 16.30 alle 18.30. Sarà riservata a categorie di persone con fragilità. Di individuare gli ospiti si sono occupate alcune associazioni a carattere nazionale rappresentative delle categorie. In concomitanza dell’apertura dei Giardini, per la prima volta si esibiranno al Quirinale il Coro Giovanile Italiano della Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali (Feniarco) e la Banda Musicale Giovanile del Piemonte dell’Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome (Anbima). Ma anche, come lo scorso anno, la Banda Interforze.

Musei gratuiti

Prima della Festa della Repubblica, giovedì 1° giugno, alle ore 15, nella Piazza del Quirinale si svolgerà il cambio della guardia in forma solenne. A eseguirlo sarà il Reggimento Corazzieri a cavallo con la Fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo. In occasione della Festa della Repubblica il ministero della Cultura ha reso disponibile un elenco dei musei con ingresso gratuito per il prossimo venerdì 2 giugno.

Il sorvolo delle Frecce Tricolori per la Festa della Repubblica nel 2022

Festa della Repubblica, il manifesto

Non manca ovviamente il manifesto di questa 77ª edizione della Festa della Repubblica. “L’Italia siamo noi. Gli italiani, un patrimonio di valori per la Repubblica“. Nel manifesto appare un cielo appena striato dalle nuvole su cui sventola il Tricolore. “Gli italiani sono l’Italia e rappresentano il valore più grande per la nostra Repubblica. Oltre al Tricolore, emblema del nostro Paese, caratterizza il manifesto la frase: ‘L’Italia siamo noi’. Poche parole a simboleggiare che la Repubblica non esisterebbe senza la coesistenza di differenti sogni, provenienza, età, professioni, condizioni sociali che senza alcuna distinzione si identificano in una unità che affratella tutti i cittadini e le cittadine del nostro Paese“, si legge sul sito della Difesa a corredo del manifesto.

Ponte del 2 Giugno

A mettersi in viaggio in occasione del ponte del 2 giugno saranno oltre 15 milioni di italiani. E la località preferita resterà l’Italia, nel 94% dei casi, con particolare propensione per i luoghi di mare. Il tutto all’insegna del riposo e del divertimento, in località “vicino casa“, con l’obiettivo di dedicarsi a passeggiate nel verde, escursioni e gite, a visite culturali in zone artistiche. I dati emergono da un’indagine di Federalberghi con il supporto di Acs Marketing Solutions in riferimento al movimento turistico degli italiani in occasione della Festa della Repubblica.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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