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Auto usate, prezzi impazziti: +30% in 3 mesi

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La pandemia, con i lockdown e le chiusure che ne sono seguiti, ma anche gli effetti della guerra in Ucraina hanno stravolto i mercati di molti prodotti nel mondo, e le auto non ne sono rimaste escluse.

Così, complici i tempi di attesa infiniti per la consegna delle vetture nuove, il mercato delle auto usate in Italia è letteralmente impazzito. E adesso si registrano listini di prezzi praticati al pubblico che non si erano mai visti finora.

Auto nuove e usate: forte aumento nei listini dei prezzi

Auto, mercato fuori controllo

Il comparto delle auto appare fuori controllo in generale. Prima la crisi dei microchip, poi quella dei semiconduttori, sono state all’origine di questo fenomeno. A tutto questo si sono uniti problemi logistici, legati alla carenza di bisarche e di autotrasportatori. E all’aumento dei listini, tanto che il prezzo medio attuale di un’auto nuova è di 26mila euro. “I tempi di consegna delle macchine uscite di fabbrica si sono allungati al punto che oggi l’attesa supera con facilità i 12 mesi” afferma Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane.

Chi ha impellente bisogno di acquistare una vettura, o di cambiare quella che già possiede, deve così rivolgersi al mercato dell’usato” continua Federcarrozzieri. E per l’usato “i prezzi, proprio in ragione della maggiore domanda (372.696 trasferimenti di proprietà solo a gennaio, +7,8% su base annua) sono schizzati alle stelle“. Nel 2022, continua l’associazione delle autocarrozzerie italiane, “i prezzi delle auto di seconda mano hanno subito un rincaro medio del 24%. Fenomeno che prosegue anche nel 2023, al punto che nei primi 3 mesi dell’anno l’aumento dei listini si aggira attorno al +30%“.

I rischi dell’usato

In questa situazione vi sono ulteriori enormi rischi per gli automobilisti e per i consumatori che si affacciano al mercato dell’auto usata. Il primo è legato evidentemente ai prezzi di acquisto superiori rispetto al passato. Il secondo, di segno nettamente opposto – denuncia Federcarrozzieri – è determinato, in caso di sinistro, dall’insufficiente liquidazione dei danni da parte delle compagnie di assicurazioni.

Federcarrozzieri denuncia gli abusi nel settore delle assicurazioni auto

Auto nuove? Carissime

Nel 2013 per acquistare un’auto nuova si spendevano in media in Italia 18mila euro, cifra salita oggi a 26mila euro. Si tratta di un aumento spropositato del +44,4% in appena 10 anni, analizza Assoutenti. Secondo gli ultimi dati Istat, a marzo i prezzi delle auto nuove sono saliti del +6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Alla base di tali rincari, sia l’avvento delle auto elettriche sul mercato, i cui costi elevati hanno alzato la media, sia la crisi delle materie prime, dai microchip alla componentistica. Materiali sempre più rari e costosi che hanno determinato uno tsunami nel settore alterando i listini al pubblico.

Gli autovelox senza regole

Infine Simone Baldelli, già presidente della Commissione parlamentare di inchiesta per la tutela dei consumatori, lancia un allarme sugli autovelox. “Da 13 anni mancano regole certe e chiare sul loro utilizzo. Questo ha permesso e permette a diverse amministrazioni locali di usare questo strumento più per fare cassa che per fare sicurezza stradale. Dopo anni di battaglie e di annunci disattesi da parte dei governi precedenti, si spera che l’attuale Governo abbia la forza e la determinazione per varare finalmente il decreto ministeriale necessario a regolare questa materia senza farsi bloccare dagli enti locali“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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