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Meloni e Sanchez, intesa strategica al vertice Italia-Spagna

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Vertice Italia-Spagna a Palazzo Chigi il 5 aprile: la premier Giorgia Meloni ha incontrato il suo omologo spagnolo, il socialista Pedro Sanchez. La visita fa parte del tour che il premier di Madrid sta compiendo negli stati membri dell’Unione europea in vista della presidenza di turno di Madrid, che comincerà nel secondo semestre dell’anno.

Abbiamo ribadito il pieno sostegno alla causa ucraina” ha detto Meloni al termine dell’incontro. “Continueremo a garantire il sostegno al presidente Zelensky, ragioniamo su come arrivare a passi in avanti” per “una pace giusta“.

Giorgia Meloni e Pedro Sanchez a Roma il 5 aprile. Foto Ansa/Filippo Attili

Meloni e il Patto di Stabilità

Tutti auspichiamo di arrivare a una riforma del patto di stabilità e crescita entro la fine dell’anno” ha sottolineato la presidente del Consiglio italiana. L’Italia, ha affermato Meloni, chiede “una governance che punti sulla crescita più che sulla stabilità. Riteniamo fondamentale portare a casa entro fine anno questa riforma. E siamo pronti a lavorare insieme durante il semestre di presidenza spagnolo“.

Sanchez: “Italia e Spagna unite

Quando Italia e Spagna lavorano insieme avvengono cose buone per le nostre società” e l’Europa si muove, ha dichiarato, dal canto suo, Pedro Sanchez. E ha quindi portato l’esempio di quanto fatto durante il pieno della pandemia di Covid. “Durante la pandemia i nostri sono stati i Paesi più colpiti” ma Roma e Madrid hanno cooperato ottenendo risultati importanti nell’ambito dell’Unione europea. Il capo del Governo spagnolo si è riferito espressamente ai fondi che la Ue ha stanziato per affrontare le conseguenze del Coronavirus.

La questione dei migranti

Italia e Spagna, ha insistito Sanchez davanti a Giorgia Meloni, sono “allineati sugli obiettivi“. A cominciare dal “patto su immigrazione e asilo“. Il premier giunto da Madrid ha inoltre sottolineato che “si è fatto un passo avanti importante. Si è stato riconosciuto che l’immigrazione clandestina” è un problemaeuropeo che richiede una risposta europea“. Al concetto di responsabilità occorre tuttavia, ha argomentato, unire quello di “solidarietà“. Per questo Sanchez ha assicurato che su questo la Spagna si “spenderà durante il secondo semestre” di quest’anno. Ovvero nel corso dei 6 mesi in cui avrà la presidenza di turno della Ue.

Meloni di fronte a Sanchez che stringe la mano al ministro Fitto. Foto Ansa/Palazzo Chigi

Meloni, Sanchez e il partenariato

A conclusione del vertice bilaterale a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni ha dichiarato che “siamo interessati a rafforzare il partenariato strategico” tra Italia e Spagna. Un’intesa fra paesi strategici dell’Unione europea che in questi anni “ha già dato ampie soddisfazioni“. Ma “si può far meglio“.

La premier Meloni ha quindi citato i settori dell’energia e della cultura; ha ricordato come gli scambi economici tra l’Italia e la Spagna siano cresciuti molto nell’ultimo anno. E ha sottolineato l’importanza della visita in Spagna del ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, e di quello della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Ci sono imprese italiane che hanno guadagnato spazio. Penso ai nostri Freccia Rossa. In Spagna il know how italiano è ben visto e questo vale anche per gli amici spagnoli qui. Siamo due nazioni molto simili, che si capiscono anche quando ciascuno parla nella propria lingua” ha chiosato Giorgia Meloni.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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