I tre moschettieri e D’Artagnan fanno ancora sognare
Nelle sale dal 6 aprile il film diretto da Bourboulon con Eva Green, Vincent Cassel e Louis Garrel
Decine di rifacimenti – alcuni fortunatissimi – non hanno intaccato il mito dei moschettieri e degli intrighi alla corte di Francia resi arcinoti da Alexandre Dumas. Non è da meno assolutamente quello che si appresta a sbarcare nelle sale italiane il prossimo 6 aprile con un cast d’eccezione tra Eva Green, Vincent Cassel e Louis Garrel diretti da Martin Bourboulon.
Sia ben inteso che le arcinote del giovane guascone D’Artagnan possono essere rilette, ma non cambiano. In fondo è lui che cambia la vita degli stanchi tre moschettieri che diventano quattro di colpo. Ma questo in un certo senso, non solo non ne diminuisce il fascino, ma segna un patto con lo spettatore, che questa volta per giunta se che le avventure saranno diluite come nella migliore tradizione del feuilleton (in fondo il primo libro della trilogia di Dumas è del 1844 fino al 1848, n.d.r.).
L’ultimo adattamento I tre moschettieri – D’Artagnan prevede due lungometraggi entrambi diretti da Martin Bourboulon (Eiffel, Papa ou Maman e Papa ou Maman 2) – con gli sceneggiatori Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière – in cui Eva Green interpreta Milady de Winter e Vincent Cassel nel ruolo di Athos. Il re di Francia, il giovane Luigi XIII, ha il volto di Louis Garrel. D’Artagnan è François Civil (Wolf Call), affiancato da Romain Duris nei panni di Aramis e Pio Marmaï in quelli di Porthos.
Ancora i moschettieri e il fascino non cambia
Archiviamo in primis la sinossi: naturalmente come ogni inizio che si rispetti il patto con i moschettieri è vedere come viene presentato l’arrivo del giovane e vivace guascone D’Artagnan a Parigi per rincorrere il sogno di emulare il padre anche arruolato in passato nel corpo degli spadaccini del re. Il regista Bourboulon sceglie di partire dall’agguato ad una carrozza dove una giovane fanciulla perde la vita e lo stesso futuro cadetto viene creduto morto. In cerca degli aggressori finisce nel vortice della guerra tra la regina e il cardinale Richelieu. L’alleanza tra D’Artagnan e i moschettieri del re Athos, Porthos e Aramis si cementifica con il famoso triplice duello. Non manca la componente amorosa con la bella Costance, confidente della Regina, perennemente a rischio e gli intrighi di Milady.
Una bella versione cinematografica rispondente all’epica di Dumas in salsa moderna specie per le scene d’azione e nei combattimenti. Nonostante i nomi altisonanti riesce a non scadere nel caricaturale o nel film costruito a tavolino per il trionfo al botteghino. Nessuna licenza per capirci alla Veronesi o alla Anderson. Torna il film di “cappa e spada” con tanto di costumi, cavalli e scenari della corte di Francia del tempo. E non si perde neppure l’allure comica dal puro gusto guascone. Sullo sfondo ma ben marcata la guerra di religione, come puro atto di fedeltà ad uno dei più grandi e letti e romanzo d’avventura di ogni tempo.
Il film sarà distribuito in Italia da Notorious Pictures a partire dal 6 aprile. In contemporanea con l’uscita cinematografica de I tre moschettieri – D’Artagnan usciranno nelle librerie il romanzo e il manga ufficiali tratti dal film, entrambi editi da Gallucci.