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Ora il calcio fa paura: allerta disordini per Torino-Napoli e Roma-Feyenoord

Si teme che, specie gli olandesi, possano ripetere la devastazione del 2015, come hanno già annunciato sui social

Dopo la guerriglia urbana che ha devastato parte del centro storico di Napoli il calcio emerge sempre più come l’alibi che gruppi criminali di presunti ultras usano per farsi guerra armata fra loro nelle strade e nelle piazze d’Italia. In alcuni casi anche in autostrada.  

I violenti scontri del 15 marzo a Napoli in occasione del ritorno di Champions League fra gli azzurri e l’Eintracht Francoforte hanno fatto scattare – finalmente – l’allerta al Viminale. Ormai gli ultras costituiscono un problema di ordine pubblico molto grave.

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La fontana della “Barcaccia”, del Bernini, in Piazza Spagna a Roma, devastata dai tifosi del Feyenoord nel 2015. Foto Ansa/Vincenzo Tersigni

Calcio, la sfida Torino-Napoli

In particolare, al momento, sono soprattutto alcune le gare di calcio di cui si ha letteralmente paura. La prima è Torino-Napoli. È la prima trasferta a cui potranno prendere parte i supporter azzurri dopo i due mesi di stop imposti dal Ministero dell’Interno per i tafferugli sull’Autostrada del Sole A1 con alcuni ultras della Roma. Appuntamento attorno al quale c’è grande preoccupazione.

In occasione della partita – in programma alle 15 di domenica 19 marzo – il Viminale ha deciso infatti di “controllare con maggiore attenzione” tutta la tifoseria azzurra. E di impegnare un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine a presidio del settore ospiti per evitare qualsiasi contatto con i sostenitori granata. Misure che confermano la pericolosità del match dal punto di vista dell’ordine pubblico e coinvolgono tutte le autorità competenti in vista dell’evento. I fatti di Napoli, del resto, sono ancora freschi e negli occhi di tutti. E nessuno vuole che gli ultras si rendano ancora protagonisti con episodi di violenza.

Roma, incubo Feyenoord

I timori non ci sono soltanto a Torino, ma anche a Roma. Il Comune ha alzato il livello di guardia in vista del derby: Lazio-Roma alle 18 di domenica 19 marzo. Ma anche in previsione della gara di ritorno contro il Feyenoord, la squadra della città olandese di Rotterdam. Il sindaco Roberto Gualtieri ha contattato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e gli ha chiesto di porre in atto misure restrittive per prevenire disordini e guerriglia urbana al momento della sfida di Europa League.

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Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno. Foto Ansa/Carmelo Imbesi

Ho chiamato il ministro Piantedosi esprimendogli la mia preoccupazione per questo match” ha dichiarato Roberto Gualtieri al termine dell’incontro con il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Una partita che “tra l’altro, avviene proprio alla vigilia dell’arrivo degli ispettori del Bie per l’Expo di Roma, quindi c’è un ulteriore ragione di attenzione“. “Per cui ho chiesto al ministro di valutare l’ipotesi del divieto di trasferta delle tifoserie del Feyenoord. E quindi di avere un atteggiamento molto duro a tutela della città di Roma e del Paese” ha aggiunto Gualtieri.

“Abbiamo già visto episodi di violenza molto gravi a maggior ragione in un momento così delicato per la città“. Dichiarazioni che chiariscono la preoccupazione in vista del match e la volontà di evitare qualsiasi problema. Anche perché otto anni fa i tifosi olandesi presero d’assalto il centro di Roma trasformando Piazza di Spagna in un “campo di battaglia” tra lanci di fumogeni e bottiglie, auto, cassonetti e motorini distrutti e gravi danneggiamenti alla Barcaccia del Bernini. Scene che nessuno vuole può vedere nella capitale e non solo.

I sorteggi delle coppe

Tornando al calcio giocato, le preoccupazioni per il Feyenoord sono conseguenza dei sorteggi del 17 marzo. Sporting per la Juventus e appunto Feyenoord per la Roma nei quarti di finale di Europa League. A Nyon l’urna regalato il replay della finale della Conference League per i giallorossi, che ritroveranno gli olandesi dopo il successo della scorsa stagione. Per gli uomini di Allegri sarà sfida ai portoghesi che hanno eliminato, a sorpresa, l’Arsenal. Il cammino delle due italiane potrebbe incrociarsi solo in caso di finale.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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