NewsPrimo piano

Nikki Haley, la repubblicana che vuol mandare Trump ai giardinetti

Ex governatrice e ambasciatrice, 51 anni, potrebbe diventare al Meloni degli Usa, ma dovrà guardarsi le spalle da Mike Pence

L’ex ambasciatrice statunitense all’ONU, Nikki Haley, è sul punto di annunciare la sua candidatura alla Casa Bianca. Dovrebbe farlo il 15 febbraio, a Charleston, nella Carolina del Sud, di cui è stata governatrice.

In una mail ai suoi sostenitori, l’esponente repubblicana, già delfina di Donald Trump, ha indicato quella data per un “annuncio speciale“. Secondo il quotidiano The Post and Courier si tratta appunto della sua discesa in campo alle primarie che determineranno lo sfidante del Gop, il Grand Old Party, per la conquista della Casa Bianca nel 2024.

nikki haley biden trump elezioni 2024
Nikki Haley durante una convention politica nel Nevada. Foto Ansa/Epa Caroline Brehman

Haley vuole svecchiare Washington

Di certo Nikki Haley, 51 anni, sarà la prima candidata repubblicana a sfidare Donald Trump nelle primarie del partito repubblicano. L’ex presidente ha infatti già annunciato che si ricandiderà per tornare al potere a Washington. Ecco perché, politicamente, la corsa di Haley avrà un impatto significativo sull’opinione pubblica americana. A quanto sembra l’ex ambasciatrice trumpiana ora vuole ‘uccidere il padre’, per dirla in termini freudiani. Ci riuscirà? Non è escluso a priori, sebbene Haley debba tener conto di un altro sfidante di peso: l’ex vice di Trump alla Casa Bianca, Mike Pence.

Quest’ultimo ha già compiuto alcune ‘puntate’ nella Carolina del Sud, dove Haley ha governato per anni, a caccia delle simpatie dei militanti evangelici del Gop e anche di coloro che potrebbero iscriversi e votarlo. Dal canto suo, Trump ha snobbato la sua prossima rivale, limitandosi a una laconica dichiarazione di approvazione per il suo voler scendere in campo. Nikki Haley ha già precisato, anche sui social, il senso della sua prossima candidatura alle primarie del Partito Repubblicano. “Serve una nuova generazione alla guida” ha scritto su Twitter. Non bisogna avere 80 anni per essere leader a Washington“.

Doppio siluro: a Biden e a Trump

Un siluro in direzione del presidente in carica, il democratico Joe Biden, che pare non abbia alcuna intenzione di rinunciare a un secondo mandato. Ma anche verso il suo ex padrino politico, ovvero quel Donald Trump, che di anni il prossimo giugno ne compirà 77. Del resto Nikki Haley, figlia di una famiglia di professori universitari immigrati dall’India, in un’intervista a Fox News, si era detta già da settimane pronta ad impegnarsi per scacciare Joe Biden dalla Casa Bianca. E ora si aggiunge, di fatto, anche un altro obiettivo: far fuori politicamente Donald Trump e costringerlo a cedere il passo a quella che qualcuno, con un po’ di fantasia, potrebbe definire la Giorgia Meloni a stelle e strisce.

haley trump primarie repubblicani
Nikki Haley, 51 anni, sarà la prima donna a candidarsi contro Trump alle primarie del Partito Repubblicano, in vista delle presidenziali Usa del 2024. Foto Ansa/Epa C.J. Gunther

Se infatti Nikki Haley dovesse farcela, e, vincendo le primarie del Partito Repubblicano, diventare lei la sfidante dell’avversario democratico, la politica americana potrebbe subire un cambiamento. Considerato che all’orizzonte il Partito Democratico non sembra in grado di presentare una sfidante donna, né uomini, che abbiano il coraggio di detronizzare Biden, la prospettiva per Haley sarebbe allettante. Potrebbe alla fine diventare lei la prima donna presidente degli Stati Uniti battendo in breccia un Joe Biden ricandidato, che oggi appare ancora tenace ma già in parte logorato. Come ha dimostrato il voto alle elezioni di midterm, lo scorso novembre, per il rinnovo di Senato e Camera dei Rappresentanti: i repubblicani non hanno stravinto ma per Biden la strada non è certo in discesa.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio