Scatta un duro sciopero dei benzinai sulle autostrade dalla sera di oggi 13 dicembre fino a venerdì 16 dicembre.

Le motivazioni sindacali per la proclamazione dello stato di agitazione dal lavoro sono contenute in una nota congiunta delle organizzazioni di categoria. Attenzione, dunque. Chi ha intenzione di viaggiare sulle autostrade d’Italia nei prossimi giorni rischia di trovare le aree di servizio sbarrate. Si svolgerà infatti uno sciopero di 72 ore consecutive, dalle ore 22 di oggi 13 dicembre alla stessa ora di venerdì 16 dicembre. Nella nota congiunta delle organizzazioni di categoria dei gestori degli impianti autostradali, Faib, Fegica ed Anisa la motivazione è chiara. “Tutto lascia intendere che la bozza di Decreto Interministeriale che viene fatta circolare abbia l’obiettivo di preservare un sistema ormai incancrenito” affermano i sindacati.

Dalle 22 del 13 dicembre alla stessa ora del 16 dicembre sciopero dei benzinai sulle autostrade. Le stazioni di servizio saranno chiuse. Foto Ansa/Alessandro Di Marco

Sciopero contro le concessionarie

Un sistema, insistono le associazioni di categoria, “che ha consentito, consente e, a queste condizioni, continuerà a consentire prima di tutto alle società concessionarie di godere di ingenti rendite di posizione. Lucrate sul bene pubblico“. Non è la prima volta che i benzinai delle autostrade entrano in sciopero per protesta.

Si tratta della denuncia – prosegue la nota sindacale – già formalmente presentata per competenza ai ministri del precedente e dell’attuale governo“. Ovvero a Giovannini, Cingolani, Salvini e Pichetto Fratinsenza tuttavia alcuna risposta, né che si sia avuto l’incontro urgentemente richiesto. Ogni cittadino di questo Paese ha conosciuto a proprie spese lo stato di assoluto degrado a cui sono state sottoposte le aree di servizio autostradali. Sia in termini di prezzi dei carburanti e della ristorazione, del tutto abnormi e fuori mercato, che in termini di standard qualitativi“.

Autostrade, viaggi più complicati dato lo sciopero dei benzinai fino al 16 dicembre 2022. Foto Ansa/Giorgio Benvenuti

Benzinai in rivolta

Nella nota che spiega le motivazioni alla base dello sciopero dei benzinai si fa riferimento anche ad altro. “È l’effetto di una politica ormai ventennale – continua il comunicato – che ha permesso prima di tutto alle società concessionarie di utilizzare senza alcun controllo concreto dell’Amministrazione un bene in concessione. Come se fosse una ‘cosa privata’, da sfruttare unicamente a uso e consumo proprio e dei soggetti a cui è stato e viene tuttora consentito di lucrare. Tocca ancora una volta alle piccole società di gestione con il solo mezzo a propria disposizione, vale a dire lo sciopero, l’ingrato compito scoperchiare una pentola ormai marcia“.

Una realtà “che sembra essere funzionale a tutti: Governi, Autorità di Garanzia competenti, Concessionari, marchi della Ristorazione, compagnie Petrolifere ed ora persino quelle Elettriche. Tranne che ai Gestori ed ai Consumatori. I quali, infatti, in meno di 10 anni, hanno tagliato dell’80% i loro acquisti in autostrada, secondo quanto riportano le associazioni che hanno proclamato lo sciopero. La proclamazione formale dell’astensione dal lavoro – conclude la nota – “è già alla Commissione per lo sciopero nei pubblici servizi, cui si richiede l’attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione delle vertenze collettive di interesse nazionale, così come da normativa vigente“.